Non passano settimane che qualche autorevole carica istituzionale non venga nel capoluogo campano per far sentire la sua vicinanza ad una citta' che vive un periodo di forte decadenza.
Il Premier Berlusconi e' spesso in citta'. Dice di risolvere a breve tempo il dramma rifiuti, senza ottenere al momento, nessun miglioramento nello stato dei fatti.
Il Presidente della Repubblica si sofferma per l'ennesima volta nel condannare la camorra. Da un lato ne accusa l'ingerenza nella gestione dei rifiuti tossici, dall'altra indica il nord come fonte del problema, come se tali scarti pericolosi fossero venuti da soli da queste parti.
Noi come cittadini siamo stufi di questi pellegrinaggi istituzionali di facciata al capezzale di una citta' moriente. Vorremmo che lo Stato facesse sentire in modo diverso la sua forza con leggi e tribunali ad hoc per questa terra, con l'utilizzo di un ingente spiegamento di forze, uomini e mezzi.
Da tempo ormai, sulla citta' e su questa regione allo sbando si sta facendo solo uno sterile filosofare.
Le sciagurate vicende di questo territorio hanno alimentato la fantasia di letterati dell'ultima ora, pseudo narratori, che per ragioni di notorieta' e fama, hanno pubblicato in modo esclusivamente populistico, rappresentativo e scenografico tale triste realta', senza minimamente contribuire al coinvolgimento delle coscienze ma determinando solo dei "mitologismi" narrativi.
Da tempo infatti, i veri esponenti della cosiddetta cultura partenopea hanno abbandonato la citta', ritirandosi nel lusso dei salotti borghesi delle loro case romane, filosofando appunto, sul crepuscolo della citta' all'ombra del Vesuvio.
A testimoniare questa filosofia dell'inutile, questa accettazione distaccata della realta', si organizzano gare equestri in Piazza del Plebiscito, simbolo dell'illusorio rinascimento partenopeo, dando una finta ed utopistica rappresentazione della citta', in cui le periferie soffocano inghiottite dal loro degrado.
1 commento:
Ciao, sei invitato a fare un pronostico sugli europei 2008 di calcio.
ciao
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