martedì 7 febbraio 2023

LA POVERTA' NEL NOSTRO PAESE E' UN FENOMENO CICLICO DI NATURA MEDIATICA

 

Interessante o quanto meno curioso o addirittura particolare, vedere come in Italia i media di sinistra parlino di poverta' e disagio sociale solo quando e' la destra al Governo.
 
Cosi fu, quando dopo la cruenta crisi finanziaria della fine del 2008, gli strascichi raggiunsero anche l'UE e l'Italia, a quell'epoca guidata dal Governo Berlusconi.
Nel 2011 la crisi si accentuo', con lo spread che saliva di 100 punti al giorno. I colpevoli erano Berlusconi e il Governo di centrodestra.
Nelle varie trasmissioni di approfondimento politico si mandavano in continuazione le immagini di vecchiette dedite a raccattare avanzi di cibo decomposto ai mercati generali o file di disperati alla Caritas, in attesa di un pasto caldo o di una parola di conforto. Fu coniato per la prima volta il concetto del mese di tre settimane, poi di due, per tutti i dipendenti pubblici e privati che vedevano finite le loro risorse preche' stritolati dalla crisi.
L'Italia si scopriva povera e affamata e la causa di tale declino era per l'appunto il centrodestra, nella persona di Berlusconi.
 
Poi venne Monti, alla guida di un Governo tecnico e furono lacrime (della Fornero) e sangue versato dai contribuenti...
Poi si susseguirono Governi di sinistra. In successione a Palazzo Chigi si insediarono Letta, Renzi, Gentiloni.
Di poverta' non se ne parlo' piu'. L'Italia all'improvviso divenne una sorta di agognato Eldorado, di Eden dorato. Il benessere si diffuse a profusione. La crisi era soltanto un lontanissimo ricordo. Tutti vivevano bene. Nessuno si lamentava. D'altronde la crisi era scomparsa come tema di discussione dai talk di approfondimento politico-sociale. D'altronde e' risaputo che il livello di informazione del nostro Paese e' sempre puntuale, preciso, corretto, onesto e soprattutto fortemente disinteressato...quindi se non si parlava piu' di misieria in Tv, la miseria era scomparsa per davvero.
 
Nel 2018 arrivo' il Governo Conte, con i 5S nel Palazzo, pardon all'interno della scatoletta di tonno.
In quel periodo addirittura non solo non si parlo' piu di poveri, ma si annuncio' da un balcone che la poverta' fosse stata definitivamente abolita dal Paese! L'Italia consolidava la sua posizione di dominio economico. Peccato pero' che i dati relativi alla fine del 2019, la indicavano ultima nella zona UE per crescita del PIL (+0,8%) insieme a Cipro, alla 28ima posizione. Ma questi dati sono quisquiglie e poi la gente si sa, ha memoria corta. Nel Paese si aveva quella percezione che tutto andasse a gonfie vele!
Anche durante il biennio della pandemia, non si parlo' piu' di poverta', nonostante' le aziende chiudessero, aumentasse la disoccupazione e di conseguenza la poverta'. Oltre ai morti di Covid ci furono tanti martiri economici. Ma questi non meritavano di essere menzionati. Il film mandato in onda si incentrava soltanto sulla grande capacita' del Governo di affrontare la pandemia. Fu coniato per la circostanza il concetto di MODELLO ITALIANO, per come il nostro Paese fu cosi capace e all'avanguardia a fronteggiare il Covid. E noi ovvio, della nostra informazione altamemte professionale, ci fidiamo ciecamente. Ci mancherebbe.
 
Ma poi qualcosa muta. La Destra ritorna al governo. Non si tratta di centrodestra, ma proprio di Destra storica, sovranista e conservatrice. Non solo. A guidare la Nazione per la prima volta c'e' una donna. Non una donna qualunque. Ma una donna dipinta come una pericolosa nazionalista, una leader che avrebbe portato nuovamente l'Italia allo sfacelo. Per molti lei e' una pesciarola, una persona senza cultura, senza sapere, senza morale. E per incanto, i media ancora una volta ci avevano indovinato. L'Italia si scopriì improvvisamente povera. Nuovamente si parlava di fame, di disoccupazione. Aumentavano le bollette di gas e luce. Aumentava d'improvviso la benzina. Cresceva l'inflazione. Aumentava anche il costo del denaro e il relativo aumento dei tassi di interesse.
 
E questa volta chi e' il colpevole? Non ci sono dubbi. E' la destra
Meglio ridere 🙂