venerdì 29 maggio 2009

MUNNEZZA: IL SEGRETO, E' MILITARE

Il Paese sta scivolando in una crepuscolare e stagnante acquiescenza comatosa. Il caos diventa norma, cosi' come la contrapposizione delirante. Il vuoto di contenuti, si trasforma in un colmo di effimera ed evanescente pochezza.
L'economia non da segnali di ripresa. Anche Draghi se ne e' accorto. Ha dovuto per forza di cose, rendere pubblici, numeri non confortanti. Al Premier cio' non avra' fatto piacere. Lui per distrarre in ogni modo il suoi "video-elettori" si e' inventato lo scoop delle crociere per terremotati, disgraziati abitanti colpiti da una calamita' naturale che ha coperto in larga misura tutte le incertezze e i primi disagi anche politici - crisi scongiurata con la lega - di un governo che avra' pure larghi numeri ma che non ha compiuto interventi concreti a fronte della forte crisi economica che attanaglia il paese.
In Campania il copione e' lo stesso. Dopo aver denigrato l'amministrazione al governo della regione e usato il dramma rifiuti come arma per attaccare la sinistra, Berlusconi e il suo staff non hanno preso le dovute distanze da Bassolino. Solo in questi ultimi venti giorni di campagna elettorale, si sentono spot elettorali che accusano gli attuali amministratori, di aver distrutto il territorio.
La sinistra ha certamente instaurato un apparato di casta clientelare ma per l'emergenza rifiuti tutte le forze politiche hanno gravissime responsabilita'. Contro gli inceneritori, si opposero tutti, da Rifondazione a Forza Nuova, dai centri sociali ai vertici del clero.
Gli inceneritori, appunto. Oggi pare siano diventati il nuovo business. In Campania ne sono previsti altri tre, oltre quello molto discusso di Acerra. A me pare una esagerazione. A Napoli - zona orientale - a Salerno e a Santa Maria la Fossa dovrebbero essere realizzati i nuovi impianti, chissa' quando...
Su quello di Acerra, gia' si celano molti dubbi. L'impianto non ancora funzionando a pieno regime, ha gia' superato per ben 17 volte su 35 giorni di lavorazione i Pm10 consentiti. Il Premier garanti' che le emissioni prodotte, erano paragonabili a quelle di tre auto di media cilindrata. L'opinione pubblica, "devotamente" come suo solito, gli credette.
Al momento, non si sa che tipo di rifiuti vengono conferiti. Non si sa se i termini per l'apertura delle altre mega-discariche saranno rispettati. Non si sa quando inizieranno i lavori di bonifica dei territori martoriati. Non si sa quando e in quanto tempo, saranno smaltiti i 4 milioni di metri cubi di eco-balle dall'area di Giugliano, localita' Taverna del Re. Non si sa soprattutto, se la soglia del 25% di differenziata imposta per legge, e' un limite che tutti i comuni del territorio campano stanno raggiungendo, pena il commissariamento.
Si sa solo che Bertolaso e' rimasto molto meravigliato dalle domande dei magistrati a cui sono stati sottoposti i suoi generali, in merito a tutta la fase di superamento dell'emergenza e di inizio dell'ordinarieta'.
Una cosa e' certa. Visto che tutte le zone adibite a discarica, stoccaggio, lavorazione e incenerimento, sono diventate per legge, zone militari, su cio' che ruota intorno ad esse, mai nulla si sapra'. Avete mai saputo ufficialmente la verita' sull'incidente di Ustica?
Per la munnezza il meccanismo e' uguale. Il segreto, e' militare.

martedì 26 maggio 2009

A NOEMI, PREFERISCO SAMANTHA

Viviamo in un periodo mediocre. La banalita' ci circonda, riempendo un vuoto fatto di nulla.
Subiamo una societa' fatta di futile esteriorita', di valori effimeri, di pochezza di contenuti.
In televisione si ammazzano per sparlare delle presunte scappatelle del Premier.
Della tal cosa, l'unica a beneficiarne, e' la diciotenne Noemi Letizia, acerba ragazzina a breve famosa.
Proprio in questi giorni, una notizia davvero bella, e' passata quasi nel silenzio e nell'indifferenza. Nel nostro Paese, il merito conta poco. Anche quando se ne ha tanto, la notizia non crea piu' clamore. Per la prima volta infatti, l'Italia avra' una donna astronauta! Da noi ahime', conta di piu' chi vince l'isola dei famosi - di cosa???
Il suo nome e' Samantha Cristoforetti, selezionata in questo ruolo dall' ESA - European Space Agency.
Samantha ha 32 anni e' tenente dell'Aureonatica Militare Italiana.
Due lauree. La prima in ingegneria meccanica, ottenuta all'Universita' di Monaco di Baviera.
La seconda in Scienze Aeronatiche, presso la prestigiosa Accademia di Pozzuoli.
Premiata con la "Sciabola d'Onore" onoreficenza attribuita all'allievo che nei primi tre anni di corso, si classifica sempre primo.
Tra le prime donne in Italia a diventare pilota militare. La Cristoforetti ha frequentato con ottimi risultati anche la Scuola Superiore di aeronatica di Tolosa e di Mosca. Attualmente le sue mani comandano la cloche degli AM-X e degli AM-XT del 32° Stormo di Amendola.
La tenente-ingegnere-pilota parla perfettamente il tedesco, l'inglese, il francese e abbastanza bene il russo.
Come hobbies ama la lettura, lo yoga, il nuoto, lo sci, la speleologia e la mountain-bike.
Dovendo scegliere con chi andare a cena, non avrei dubbi. Preferirei la top gun, sicuramente avrebbe molti piu' "argomenti"... di discussione.


sabato 23 maggio 2009

MC GREGOR OFFENDE CASERTA. COME DARGLI TORTO?

L'attore inglese Ewan Mc Gregor, protagonista del film Angeli e Demoni, offende Caserta. Le sue dichiarazioni diventano un caso internazionale.
Il caso fa riferimento al giugno dello scorso anno. Per esigenze della produzione che non poteva girare le sequenze del film all'interno del Vaticano, furono scelti i saloni della Reggia Vanvitelliana, uno dei maggiori simboli architettonici dell'intera regione Campana.
L'attore, le cui dichiarazioni sono state fonte di esilaranti risate, all'interno del talk shaw inglese Friday Night, ha testualmente descritto la Reggia come un monumento abbandonato nel degrado, all'interno di un'area paragonabile al piu' grande buco di merda mai visto prima.
L'attore dice testualmente: " shit hole " riferendosi alla cittadina in terra di lavoro.
Mc Gregor sottolinea come la produzione si dovette sobbarcare una meticolosa opera di pulizia. Arrivarono appositi mezzi per bonificare le aree interessate dalle riprese. Furono tolte finanche le erbacce cresciute nei solchi apertisi nella mura dell'edificio che facevano triste mostra di se, offendendo lo sguardo di chi attraversava i viali all'interno del palazzo.
L'attore rincara la dose, affermando che una residenza storica, per importanza e prestigio paragonabile al Louvre, non potesse essere utilizzata come parcheggio per le auto, pista per i motorini, dimora per i cani randagi, spazio per la vendita degli ambulanti.
L'amministrazione locale si ritiene offesa. Accusa l'attore di maleducazione e mancanza di stile, dimenticando colpevolmente, come realmente viene tenuta un'opera monumentale di tale portata e in che stato versava specie in quel periodo.
Oggi si parla di crisi economica. Si fa dello sterile vittimismo sulle conseguenze dell'emergenza rifiuti. Ma in concreto, cosa si sta facendo per attirare i turisti da queste parti?

mercoledì 20 maggio 2009

LE INCOGNITE DI UN CAMBIAMENTO

La scadenza elettorale si avvicina. Il clima politico questa volta non sembra rovente. Qui in Campania non si aspetta altro che l'inizio del rinnovamento. Come ho detto spesso da questo spazio, la svolta sara' storica, non politica.
La sinistra ha fatto il suo tempo, quella che oggi si chiama destra - un contenitore acchiappatutto senza anima e personalita' carismatica - in cui personalmente, non mi riconosco, si appresta a conquistare la Provincia di Napoli, un'Istituzione che specie in Campania, non ha mai contato molto.
Non mi esprimo sul candidato. E' stata fatta una scelta di "consenso" e non di contenuto.
Intanto molte verita' vengono sottaciute o strategicamente ovattate. Accendere troppo i riflettori non conviene alla politica, ne' a chi nel breve non governera' piu', ne' a chi dovra' addossarsi tale pesante fardello.
Napoli e il territorio campano, restano aree ad elevatissima presenza criminale.
La massiccia presenza di forze dell'ordine - in molti non sanno che parte dei loro straordinari e' congelato momentaneamente come risorsa da destinare all'abruzzo - sta dando importantissimi risultati in termini di arresti e sequestri di beni, meno purtroppo nel numero dei morti ammazzati.
Il degrado continua a regnare sovrano. La spazzatura nell'hinterland, specie nella provincia di Caserta, torna a far capolino. Anche le spiagge del litorale domizio, sono invase dai rifiuti, diventati stabile conformazione morfologica del paesaggio marino, le cui acque hanno raggiunto livelli di inquinamento da codice penale.
Nel capoluogo si ripetono scene da far west. Giorni or sono si e' verificato l'ennesimo assalto ai vigili urbani, dopo il fermo di un minore extra-comunitario.
Grosse devastazioni sono state perpetuate anche dai disoccupati organizzati. Scene di guerriglia urbana hanno paralizzato la citta'. Occupate le impalcature utilizzate per i lavori di restauro della galleria Umberto, decine di cassonetti rovesciati, autovetture ribaltate, lancio di fumogeni, incendiato un autobus e occupata la zona che porta al nuovo sversatoio cittadino di Chiaiano. Al grido "mafiosi, mafiosi" il corteo ha cercato di fare un blitz anche nel teatro Augusteo, dove si teneva una convention del PDL.
Nel frattempo la sanita' e' sull'orlo della bancarotta. L'ospedale pediatrico Santobono, e' un vero inferno. La terapia d'urgenza ha rischiato la paralisi. I bambini sono stati tenuti sulle barelle come in un lazzaretto. In altri reparti invece, i letti vengono utilizzati per ammassare le sedie. Questo e' il caos in cui versa la sanita' locale. Fare il medico da queste parti e' diventato ormai una missione.
In citta' la concentrazione di idrocarburi, complice l'improvviso aumento delle temperature, ha sforato per l'ennesima volta i parametri di sicurezza. Si continuano a realizzare blocchi provvisori del traffico, senza generare un efficace piano alternativo. Nel frattempo l'amministrazione locale, propone il divieto di fumo oltre che allo stadio, anche nei parchi pubblici.
Effimera originalita', approssimazione e patetica improvvisazione, da queste parti, oltre a essere prerogative caratteriali , diventano "compiute" lineee strategiche di chi governa la res pubblica.
Il tanto atteso rinnovamento, portera' un cambiamento? La svolta sara' di idee o di potere?

lunedì 18 maggio 2009

CARO DE LAURENTIIS, GLI EFFETTI SPECIALI SONO FINITI

Il Napoli perde ancora davanti al suo pubblico. Ormai i problemi tecnici e quelli di spogliatoio, diventano un caso. Il pubblico fin troppo paziente e affezionato alla squadra, riversa la sua rabbia verso i giocatori e la societa'.
Non e' bastato il cambio sofferto della guida tecnica a risollevarne le sorti.
Donadoni, tecnico ancora acerbo, nonostante abbia guidato la nazionale, non e' riuscito a ridare entusiasmo e risultati ad una squadra ancora legata indissolubilmente alla mano del tecnico precedente, Reja, con un organico con palesi limiti tecnici, specie tra le seconde linee.
Dopo una partenza sprint, dovuta anche ad una preparazione anticipata per gli impegni internazionali, anch'essi finiti prematuramente, la squadra si e' lentamente dissolta, entrando in una crisi di identita' oltre che di risultati.
I media locali ci hanno messo del loro. All'inizio sono stati spesi proclami a dir poco trionfalistici, alimentando il delirio di una piazza facile a surriscaldarsi. Poi c'e' stato un esagerato buonismo, una sorta di univoco e servile lecchinaggio, verso un imprenditore, De Laurentiis, che in questa citta' e' venuto in primo luogo a vendere meglio i suoi "panettoni" natalizi.
Il presidente, deve rivedere i suoi programmi. All'inizio godeva di molto consenso in citta'. Aveva permesso di far rimanere presente tra le squadre professioniste il Napoli, prelevandolo dalla serie C. Il suo impegno era quello di portare la squadra azzurra tra le grandi, in 5 anni e sopratutto di divertire. Questo tempo e' scaduto, ma il Napoli resta una realta' ancora piccola. Non c'e' una vera sede sociale, non c'e' un vivaio degno di questo nome, non c'e un assetto societario che dia alla squadra una pur minima parvenza di seria organizzazione tecnico-dirigenziale.
Lo spogliatoio e' diviso. Non c'e' unicita' di vedute nella futura scelta dei giocatori. De Laurentiis ha commesso anche l'errore di sminuire la figura del direttore generale Marino, unica persona competente nel suo staff e unico parafulmine alle sue frequenti uscite "naif" da uomo di spettacolo ma mediocre conoscitore di calcio. Lo stesso Marino ci ha messo del suo, sbagliando alcuni acquisti, spendendo cifre spropozionate per giocatori modesti, come Rinaudo e Aronica.
Ma e' il presidente che adesso deve scoprire le sue carte. Ci deve far capire se vuole fare scelte importanti, se vuole davvero portare il Napoli ai livelli che gli competono. In questi anni si e' puntato a giocatori di "prospettiva" che alla fine si sono rilevati non adatti alla piazza. Piu' che talenti emergenti, ci siamo trovati a cospetto di giovanotti di buone speranze.
Caro presidente, gli effetti speciali del tuo "film" sono finiti. Il fumo negli occhi che hai irradiato a iosa qui in citta', si e' ormai dissolto.
Se vuoi ancora pubblico al botteghino, compra attori di primo livello, non comparse e figuranti adattati al ruolo di protagonisti.

venerdì 15 maggio 2009

PARLANO DI ME

E' bello ricevere gratificazioni, si vive anche di quello.
Vi giro un link, in cui viene rimarcata, in modo spontaneo e disinteressato, l'attivita' che svolgo da quasi sei anni, in una zona difficile, Casal di Principe, senza ricevere forse, i giusti riconoscimenti.
A volte pero', queste piccole soddisfazioni, sono iniezioni di positivita' e ottimismo che mi inducono a guardare al futuro con maggiore entusiasmo.
Sono sicuro che alle persone che mi vogliono bene e che seguono la mia attivita' anche da lontano, questo articolo faccia altrettanto piacere.
http://caffenews.wordpress.com/2009/05/14/arbustum-lagriturismo-che-non-ti-aspetti-a-casal-di-principe/

martedì 12 maggio 2009

NAPOLI. TUTTO VA MALE, TUTTO NORMALE

Napoli rotola nella sua normalita', fatta di degrado, incuria, scarso senso civico.
La citta' si trascina nei suoi paradossi, nei sui contrasti disarmanti. Una citta' stupenda abbandonata al suo destino.
La munnezza non c'e' piu' - chissa' dove e' finita... - ma il livello di vivibilita' resta da paesi del terzo mondo.
Non c'e' programmazione o meglio, ci sono tanti progetti senza un' unica e chiara linea di coerente omogeneita'. Il teatro San Carlo, prima viene aiutato grazie anche ad un commissario ad h.o.c. poi, viene fatto oggetto di notevoli tagli di bilancio, alimentando spaccature all'interno della giunta.
Bagnoli resta l'incompiuta per antonomasia, un sogno mai realizzato, la prova evidente dell'incapacita' degli amministratori attuali.
Per fare cassa, il Comune decide di imporre una tassa sui loculi di 9 euro, per recuperare circa 3 milioni di euro l'anno, con l'unica particolarita' che la tassa avra' applicazione retroattiva a partire dal 2006.
La raccolta differenziata stenta a partire in tutta la citta' e soprattutto nell'hinterland, dove spesso si assiste ancora alla presenza di indecorosi sversatoi a cielo aperto. Come si fara' a raggiungere il 25% di differenziata per la fine del 2009? Quanti comuni verranno commissariati? Si applichera' tale provvedimento o tutto il tal-quale finira' nel termovalorizzatore di Acerra?
La citta' non ha un impiantistica sportiva degna di questo nome. Non c'e' un palazzetto per il basket, lo stesso stadio San Paolo non ha tutti i requisiti per poter disputare gare internazionali. Stesso discorso vale per strutture atte a ricevere grandi eventi o spettacoli internazionali. Mal che vada, c'e' sempre la "poliedrica" Piazza del Plebiscito, spazio usato e abusato per iniziative di ogni genere. Le periferie giacciono nel solito abbandono. Le vele a Scampia sono sempre li, con la loro mortificante struttura che ferisce l'animo di chi le abita.
Continua "l'autoglorificazione" per il prosieguo dei lavori della metropolitana, senza dubbio un vanto per Napoli ma ci si dimentica che la citta' e' un cantiere aperto da oltre venti anni mentre in superfice il problema traffico resta irrisolto, così come quello dell'inquinamento da idrocarburi.
Non si parla piu' di riprogrammazione aeroportuale. Capodichino resta un aeroporto pericoloso, per la sua ubicazione nella citta'. Grazzanise resta un' altra promessa incompiuta.
Nel frattempo prosegue a rilento e con un notevole aumento dei costi inizialmente preventivati, la costruzione dell'Ospedale del Mare, progettato nella zona di Ponticelli, dove sara' ubicato in futuro anche il termovalorizzatore cittadino, in una zona per giunta, distante solo 8 km. dal Vesuvio, con tutte le ripercussioni che tale scelta puo' comportare. Questa puo' definirsi progettualita'?
Il tutto mentre si continua "normalmente" a morire ammazzati. Ieri l'ultima vittima in ordine di tempo nel rione Sanita', nel pieno di un pomeriggio assolato, tra donne, anziani e bambini.
In questo contesto si aspetta il tanto agognato cambiamento politico, a partire dalla Provincia. Un cambiamento di casta, di potere, di clientele, di favoritismi, di consenso arrivista.
Mastella stringe la mano a Cesaro, lasciando la moglie Lonardo alla Presidenza del Consiglio Regionale. L'Udeur torna col PDL. Se il buon giorno si vede dal mattino...

domenica 10 maggio 2009

CIAO MAMMA

Cara mamma, non ci sei piu'.
Te ne sei andata la sera prima della tua festa, per farti ricordare ancor di piu'.
Reminiscenze fulminee attraversano la mia mente.
Fotogrammi di allegre giornate al mare o di spensierate gite in collina.
Il tuo sguardo intenso, il tuo inmancabile sorriso, la tua voce squillante mi permeano.
Pensieri gioiosi mi abbracciano, facendomi tornare indietro nel tempo, quando ero bambino e da te ricevevo anche forti ceffoni.
Sei stata padre quando ancora lo avevo, sei stata guida e riferimento per la mia crescita.
Mi hai allevato in modo rigido, quasi spartano, trattenendo dentro te la tua infinita dolcezza.
Con la tua durezza mi hai permesso di affrontare meglio le asprezze della vita, con la tua saggezza a prendere meglio le mie decisioni, con la tua cultura a trovare in te supporto per il mio sapere.
Te ne sei andata. Fino alla fine hai mostrato orgogliosamente il tuo coraggio, la forza di un corazziere racchiusa in un corpo di scricciolo.
Ricordero' sempre i tuoi insegnamenti, cerchero' di mettere in pratica il piu' possibile i tuoi consigli.
Sei stata una grande insegnante per i tuoi alunni, per me una grande maestra di vita.


venerdì 8 maggio 2009

QUALI LE VERE LIBERTA'?

Oggi in Italia, tutti parlano di liberta'. Concetto usato e abusato, divenuto anche termine identificativo di partiti politici. Ma siamo davvero liberi nel nostro Paese?
Per portare esempi fattivi di tale principio, a cui oggi tutti tendono, vengono rappresentati e presi ad esempio, modelli politici presenti in altri paesi, democrazie moderne, evolute che rispetto la nostra, sono reali forme di convivenza civile, soprattutto per quanto riguarda i comportamenti dei loro protagonisti publici. Che dire. In Italia, viviamo un'epoca dove si sbandiera ai quattro venti il concetto di liberta', divenuto ormai inflazionato.
Come possiamo essere liberi in un paese governato dalle mafie, dove i politici sono collusi con tale sistema e da esso prendono il consenso? Come possiamo essere liberi in un paese dove si puo' essere ammazzati perche' derubati di pochi euro? Come possiamo essere liberi in un paese dove il narcotraffico controlla l'economia, gestisce lo spostamento dei migranti, investendo poi i proventi fuori dai confini, indebolendo in tale maniera due volte il nostro paese?
Viviamo ormai militarizzati. Ci sentiamo, ci illudiamo, di vivere piu' sicuri. La nostra liberta' e' maggiomente garantita dall'impiego diffuso delle forze dell'ordine - a breve ci saranno tagli per mancanza di risorse. Spesso, purtroppo, ho dovuto affermare che c'e' piu' liberta' in uno Stato militarizzato che in una democrazia epurata dei suoi fondamentali valori. Non so se cio' sia una conquista o una sconfitta.
Come possiamo essere liberi in un paese, dove il Vaticano influenza i nostri costumi, le nostre abitudini, i nostri orientamenti politici, facendo diventare il credo non piu' solo una componente della propria coscienza, ma un imput sociologico a cui far riferimento?
Come possiamo essere liberi in un paese dove un giornalista per fare un pezzo deve chiedere il parere del caporedattore, questo al direttore, quest'ultimo all'editore?
In tale Paese una moglie, solo perche' compagna dell'uomo riconosciuto come il piu' potente, e' priva di far sapere le sue intenzioni circa la volonta' di separarsi da lui. Mi domando: poteva fare altrimenti? Si poteva mai non sapere una cosa del genere? Non sarebbe finita lo stesso sui giornali? Non sarebbe partito ugualmente lo scoop? Forse il momento non era adatto. C'erano le elezioni. Ma qui da noi, siamo sempre in campagna elettorale, sia per come i nostri politici si approcciano reciprocamente, sia perche' davvero tra amministrative, comunali, provinciali, nazionali, referendum da noi si vota una volta l'anno.
Circa la liberta', quella insita in ciascun individuo, penso come ho spesso scritto sul mio blog ed anche sul facebook, oggi essa sia rappresentata dal tentativo di liberarsi appunto, dalla politica. In questo momento storico, rappresentato da un omogenizzazione del pensiero politico, da un appiatimento culturale, da un decadentismo socio-relazionale, l'unica certezza e' la riappropriazione delle singole coscienze soggettive. Non votare, deve essere inteso non come un comportamento di protesta politica ma come la materializzazione di una disobbedienza sociologica. Non un fenomeno ideologico quindi, ma l'espressione di un evoluzionismo sociale. Contare una volta tanto, vorra' dire non essere contati, come votanti. Recuperare il proprio io soggettivo, si tradurra' nella possibilita di decidere di non voler decidere. La politica con le sue regole ha preso piu' distanza dall'elettore. L'elettore puo' far sentire il prorio peso, prendendo le distanze dalla politica.
La politica sceglie i candidati, nel freddo degli uffici romani. Tali uffici possono sprofondare nel gelo, se le masse diserteranno le urne. Certo in Italia, disertare le urne e' un rischio. Non solo vieni etichettato come anarchico, ma data l'assoluta "libertà"... che regna nei seggi, la tua scheda e' un boccone troppo appettitoso per non essere mangiato...

domenica 3 maggio 2009

SILVIO, QUESTA VOLTA L'HAI FATTA GROSSA

La Sig.ra Veronica Lario, ha preso la sua decisione. La richiesta di divorzio pare imminente.
La consorte del Premier, da sempre relegata ad un ruolo secondario rispetto alle altre first lady, esce allo scoperto e pubblicamente dichiara tutta la sua delusione per un marito ormai distante anni luce da quella che e' gia' la sua seconda famiglia.
Da sempre ci siamo domandati perche' la moglie di Berlusconi vivesse in modo distante dalla frenetica vita del marito, non sapendo se fosse realmente una scelta di lei o un "suggerimento" del consorte, vista la spasmodica ricerca di assoluto e univoco presenzialismo mediatico di quest'ultimo.
Giorni or sono, fece gia' sentire la sua voce, in merito alle possibili scelte di altre candidate di sicuro "valore intellettuale" per gli imminenti appuntamenti elettorali di giugno.
Il Premier smentiva seccamente, affermando che era la solita stampa di sinistra bolscevica ha inventare tali fantasiose congetture, alla stessa stregua di una sua tenera, anzi "tenerissima" frequentazione a Napoli, con una giovanissima teenager, Noemi Letizia, per la quale non ha rinunciato ad un saluto lampo per la sua festa di 18 anni, in occasione di una sua visita in ordine all'andamento attuativo dell'inceneritore di Acerra - sulla cui operativita' c'e molto da discutere.
La cosa che si presta a tante interpretazioni e il fatto che la ragazzina, secondo i beni informati, si rivolga al Premier chiamandolo "papi". Eccesso di affetto o altro?...
La cosa che c'e' da chiederci e se nei prossimi giorni, questa vicenda che anche la Sig.ra Lario, spera rimanga in confini familiari, abbia la stessa risonanza di tutte le altre niziative del Premier. C'e' la curiosita' di vedere se le varie trasmissioni di approfondimento - attendo di scoprire cosa fa il "maggiordomo" Vespa - concentrino la loro attenzione su tale questione, per evitare di mettere a repentaglio l'immagine di un Presidente del Consiglio che a tutti i costi deve apparire forte, vincente, "familiarmente"... rassicurante.
I sondagisti di questo che e' diventato un "regime mediatico" propongono livelli di apprezzamento del Governo e del Premier mai visti prima. Anche per l'opera di pronto ed univoco sciacalaggio opportunista fatto in Abruzzo, con tanto di spostamento del G8, Berlusconi ha raggiunto una "graditudine" vicina al 75% nel Paese, cose che non succedevano dal ventennio fascista.
Questa volta c'e' di mezzo la famiglia, e pur se ci troviamo in un'epoca moderna, in una societa' in evoluzione, svincolata da quelli che possono sembrare parametri convenzionali, stiamo sempre in Italia, un paese dove tutti conosciamo il ruolo della chiesa. Ma forse, nemmeno il Vaticano, mettera' becco nelle questioni pubblico-private del Premier.
Sta di fatto Silvio, che questa volta l'hai fatta grossa e sara' proprio una donna a mettere a repentaglio la tua immagine di uomo vincente.