martedì 29 ottobre 2013

LA POLITICA VECCHIA E NUOVA BLATERA MENTRE IL PAESE MUORE

Si parla del nulla mentre il Paese affonda.
Da settimane si ipotizzano spaccature in seno al PDL. Non si sa se il condannato in via definitiva Berlusconi, riuscira' a tenere in pugno ed unito il partito, se sara' abile nel portare a termine e senza danni, la riedizione di Forza Italia, una cinematografica riesumazione, piu' nostalgica che strategica di un partito di plastica che nulla a che spartire con i principi e gli ideali della destra italiana. E in tal caso, chi guidera' il partito? Si faranno primarie farsa (decise dal padrone) o si avra' una successione di tipo monarchica, dando le redini in mano alla figlia Marina? Il Paese richiede un rinnovamento. Da destra l'unico nome alternativo a Berlusconi Silvio, e' quello di Berlusconi Marina. Che tristezza.
Dall'altra parte, il PD, radunatosi alla Leopolda senza bandiere, quasi a rinnegare la propria appartenenza,  si prepara all'ennesimo congresso in poco piu' di due anni. Pare che finalmente, il bimbo Renzi, ex chirichetto democristiano vestito da Fonzie,  riuscira' ad ottenere l'ambito giocattolo: la segreteria del partito. E se come pare ci riuscira', grazie ai tanti voltagabbana interni che, nel frattempo, hanno abbandonato le loro correnti di origine per appoggiare il nuovo che avanza, non sara' poi grande la tentazione di far collassare l'esecutivo per andare subito alle urne con l'ambizione di conquistare il Governo? In questo trovera' sicuri alleati nello stesso Berlusconi ed anche in Grillo, quest'ultimo per motivi ben diversi, non legati al potere, ma all'annientamento di una classe dirigente che di questo potere ne ha fatto uno stile di vita.
Il Paese sta crollando. Si mettono in scena rappresentazioni di fanta-politica (nello specifico questa e' morta da tempo) per nascondere l'ormai prossimo collasso. Professionisti della politica, vecchi e nuovi, continuano a promettere rivoluzioni epocali per il Paese. Non si rendono conto che mentre loro blaterano a platee sempre piu' ristrette, l'olezzo del cadavere Italia si diffonde nell'aria.

lunedì 14 ottobre 2013

QUANDO SI PENSERA' A NOI ITALIANI?

In questi ultimi giorni non si fa altro che parlare della condizione di vita nelle carceri (quando Pannella faceva gli scioperi della fame nessuno si interessava alla questione) e delle ripetute tragedie accadute nel canale di Sicilia. Da piu' parti viene chiesto un provvedimento di amnistia, cosi come si invoca la realizzazione di un corridoio umanitario di soccorso ai migranti. Gli schieramenti politici come al solito si dividono, gli studi televisivi si ingolfano di opinionisti e di rappresentanti politici che per ore si confrontano sul tema.
Ma dei milioni di italiani in sofferenza, chi si interessa? Migliorare l'accoglienza dei profughi, rendere migliore la vita dei detenuti, questo e' diventato l'impegno tassativo del momento. Immancabile chiaramente, l'intervento di Napolitano. Scontato in senso contrario, pur di generare rumore intorno alla sua persona, quello di Renzi, sempre in cerca di ribalta mediatica. 
Ma dei cittadini italiani, delle famiglie, delle imprese, dei lavoratori, chi si preoccupa? 
Mai come adesso, i riflettori sono puntati su delle minoranze, mentre la maggioranza della popolazione viene del tutto dimenticata. Il popolo non ha nessun potere di discussione su i suoi problemi. Il suo ruolo e' solo quello di apporre una x sulla scheda elettorale, su il nome dei candidati scelti dalle segreterie di partito.
Nessuno piu' ascolta il lamento, avverte la sofferenza, raccoglie il grido di disperazione della cittadinanza.
Questo e' il destino del nostro Paese. Rispondere ai dictat imposti dall'Europa, ma risolvere in a casa propria,  tragedie come quella dei profughi di Lampedusa.
Quando alzeremo la testa? Quando finalmente faremo sentire la nostra voce? Si sono trovati fondi per mantenere tantissimi detenuti stranieri nelle nostre carceri che sarebbero costati meno mantenendoli nei loro paesi a nostre spese. Si invocano stanziamenti straordinari per trovare migliori soluzioni a favore delle masse di profughi che a breve si affacceranno nel nostro Paese. Nobili gli inteni.
Ma in questa Italia impoverita, sul l'orlo della bancarotta, con famiglie sfrattare da Equitalia, imprenditori falliti per non aver ricevuto altra fiducia dalle banche, cinquantenni esodati senza stipendio ne' pensione per opera dei tecnici nominati da Napolitano, disoccupazione giovanile che al sud arriva al 50%, imprese nazionali svendute agli stranieri, in un Italia cosi mal messa, quando si incomincera' a pensare a noi italiani?




domenica 6 ottobre 2013

"PILLOLA" LETTA E TI PASSA LA PAURA...

Il Governo Letta rimane in vita. Berlusconi e' stato dichiarato decaduto. A voi la vita e' cambiata?
Tutti gli organi di informazione hanno battezzato questa fase storico-politica come l'alba di un cambiamento epocale. Un ventennio si e' chiuso ma la condizione generale rimane la stessa. Gli italiani soffrono e dovranno patire dure privazioni ancora per lungo tempo. L'IVA rimane al 22%, chissa' se non ci tocca pagare una rata di IMU. Le province rimangono al loro posto, cosi come tutti i privilegi dei politici, il numero dei parlamentari, il finanziamneto ai partiti, la stessa orrenda legge elettorale, le migliaia di pensioni d'oro, le spese folli per la difesa, gli inarrestabili flussi di migranti.  
Il Parlamento nel frattempo prende fiato, i partiti si riorganizzano, le correnti si ricompongono e nulla cambiera' nel breve. Nessuno impegno formale e' stato preso da Letta, nessuna scadenza e' stata indicata, nessun preciso programma di ripresa economica e' stato tracciato. Si continuera' a vivacchiare, nel nome di quel concetto astratto di stabilita' imposto dall'Europa, di quella responsabilita' verso istituzioni ormai prive di peso e valore. L'obiettivo primario secondo il Premier, e' raggiungere il semestre europeo a partire dalla meta' del 2014. Ma noi cittadini, in cambio cosa avremo? La stabilita' non incendiera' i mercati, terra' pure lo spread sotto controllo, ma si riuscira' a non far fallire il sistema Paese?
La fine dell'anno si avvicina e nuove tasse stanno per cadere sulla testa dei cittadini come mannaie. Fino a quando tutto cio' potra' durare? Il Paese e' in svendita, molti italiani iniziano a non poter mettere un piatto caldo a tavola tutti i giorni. 
Niente paura. Abbiamo Letta al comando. Possiamo dormire sonni sereni, sara' lui il nostro "tranquillante", il nostro "farmaco" anticrisi. Almeno cosi ci stanno inducendo a pensare...

mercoledì 2 ottobre 2013

" E' ASCIUTO PAZZ O' PADRONE "

Oggi in Parlamento e' andata in scena l'ennesima farsa berlusconiana. Il padrone della destra italiana, da settimane aveva minacciato di essere capace di staccare la spina al Governo. Nei giorni passati prima c'e' stata l'espressa richiesta delle dimissioni dei parlamentari, poi a seguire quella dei Ministri. Alle prime avvisaglie di ripensamento di alcuni dei suoi di non far proseguire l'esperienza Letta, con un partito in piena frantumazione, a pochi minuti dall'inizio del discorso del Primo Ministro, ebbene il Cavaliere cambia idea. 
La fiducia va data, il Governo deve andare avanti. Ma non si doveva creare la crisi perche' l'IVA era aumentata?
Ormai ci troviamo di fronte alla schizofrenia pura. Il delirio di onnipotenza ha raggiunto la sua massima espressione. A pochi giorni dalla sua definitiva uscita formale dal Senato, Berlusconi tenta ancora di far passare l'idea di controllare la vita politica di questo Paese. Ormai lui, Brunetta, Santanche' e tutti gli altri falchi dalle ali di pettirossi, fanno tenerezza, sono come dei cani rabbiosi che pero' hanno ricevuto una bella bastonata. A Napoli di Berlusconi si direbbe: " E' asciuto pazz o' padrone ".
Per sua opera, l'Italia non ha piu' una destra degna di questo nome. Questa si e' sdoganata in un ipermercato in svendita, i cui dipendenti cercano un nuovo proprietario. Il Paese continuera' a vivacchiare, nonostante le belle parole di Letta, dette con quel tono da chirichetto che fa tanto DC.
Piu' che il senso di responsabilita', sono stati i moniti dei mercati che hanno convinto tutti a non creare ulteriori spaccature nel Paese. Quanto potra' durare tutto cio? Quanto potra' ancora arrancare Letta nel seguire politiche decise non di certo nei nostri confini?
L'unica cosa certa e' che dopo tanto rumore, con il si dato a Letta, Berlusconi ha perso definitivamente la faccia e con lui tutti i suoi viscidi figuranti che a loro volta, hanno perso la fiducia nel loro padrone.