giovedì 28 luglio 2011

" E' ASCIUTO PAZZ O' PADRONE"

Il Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, lascia la Lega Calcio in preda ad un attacco d'ira irrefrenabile.
Il motivo della sua collera, e' motivato dalla stesura del calendario della prossima stagione 2011-2012, che vede la sua squadra impegnata in scontri difficili contro Milan ed Inter, proprio a ridosso degli appuntamenti di Champions League.
De Laurentiis vede una congiura dei poteri forti del nord contro la sua squadra, al punto di affermare che il sistema calcio e' tutto pilotato. Il Presidente si lascia andare ad uno sfogo incontrollato, suggellato da una vera e propria fuga in motorino (aperta a sua carico un'inchiesta del Codacons per aver usato il motociclo senza l'uso del casco obbligatorio), preso al volo da uno scooterista di passaggio, per evitare le domande incalzanti dei tifosi.
E' uno sfogo momentaneo? C'e' dietro un disegno prefigurato? Il Presidente sta instaurando una strategia? Questo non lo possiamo sapere. Di certo i modi usati non sono stati appropriati, il linguaggio adoperato, l'aver abbandonato la Lega, non si addice ad un Presidente di una grande squadra di calcio.
Perche' tanto vittimismo? Se lui considera davvero il Napoli una grande, non deve continuare a sciorinare questi piagnistei, piu' vicini all'attaggiamento di una cossiddetta provinciale.
Certo De Laurentis, ultimamente sta un po' sclerando, forse per manie di protagonismo. Il suo e' stato sempre l'atteggiamento tipico del padre-padrone, del messia venuto a salvare una squadra e con essa, una citta' intera. Siamo grati al Preasidente per quello che ha fatto finora, ma speriamo che per il futuro ci risparmi da queste uscite davvero poco eleganti.
Dopo aver criticato Messi, dandogli del cretino, per poi correggersi dando le colpe (e del cretino) al ct della nazionale argentina, Batista, per come utilizza il fuoriclasse, dopo essersi inimicato parte della stampa per come e' stato gestito il ritiro in Trentino, adesso il Presidente la spara grossa e a suo modo, sulla Lega Calcio.
Caro Presidente, stai attento! Dopo tutti questi attacchi, cerca di ricucire gli strappi, altrimenti, al primo sciviolone, rischi di attaccarti al tram...

lunedì 25 luglio 2011

FANATISMO DAGLI OCCHI AZZURRI

La strage di Oslo deve far riflettere. Oggi si riteneva che il fondamentalismo islamico, fosse l'unica forma di minaccia per le democrazie occidentali e l'insormontabile ostacolo affinche' paesi sotto pregnanti dittature, potessero aspirare a vere forme di democrazia.
Il massacro avvenuto in Norvegia, ahime', smentisce questa tesi. Il fondamentalismo e il fanatismo, non possono essere racchiusi in un'unica matrice. Un paese, storicamente evoluto ed aperto al pluralismo interculturale, multietnico e policonfessionale, esempio di convivenza interraziale, e' stato sconvolto per mano di un suo abitante autoctono, un terrorista dagli occhi azzurri, il quale, in virtu' di radicato estremismo nazionalista xenofobo, ha compiuto una strage di innocenti.
Questo barbaro eccidio, e' stato consumato per difendere l'identita' di un territorio da possibili "contaminazioni" esterne, in un momento storico in cui, la globalizzazione economica e l'integrazione culturale tra i popoli, e' un fenomeno socio-culturale non piu' arrestabile.
Il gesto brutale di un folle, animato da una convinta ma distorta ideologia filo-nazionalista, non puo' minare e limitare la propensione democratica di un paese ritenuto esempio di pacifica convivenza multietnica a cui anche noi italiani ci dovremmo ispirare.
Ritengo, che la radicalizzazione e l’eccesso di difesa delle identita’ autoctone, possa comportare anche queste pericolose manifestazioni di violenza estrema. Temo purtroppo, che il rischio di emulazione, sia assai elevato.

sabato 23 luglio 2011

LA POLITICA HA UN SOLO COLORE

Il verdetto della Camera, sull'incarcerazione di Papa, non lascia dubbi: oggi la maggioranza e' piu' che mai divisa, nonostante i due storici ed acciaccati leaders, Berlusconi e Bossi, dicano il contrario.
Chi comanda la Nazione? Una maggioranza soltanto numerica, spesso non lo e' piu' nemmeno dal punto di vista aritmetico.
Nel frattempo il PD continua nel suo scontro interno, nella sua lenta ed inesorabile erosione di consenso. Il Senatore Tedesco, salvatosi in aula, non fa il passo indietro richiestogli dal partito, ma passa al gruppo misto.
Anche il Consigliere della Regione Lombardia, Penati, e' raggiunto da un'inchiesta, relativa ad un giro di tangenti.
Che il PDL, d'improvviso, diventasse il partito degli onesti, poteva davvero apparire come una riuscita barzelletta. Ma che il marciume in Italia, risparmiasse il principale partito di opposizione, cio' davvero puo' sembrare un'offesa all'intelligenza delle persone. La presunta e assai remota, superiorita' morale della sinistra, e' uno sbiadito ricordo dissoltosi nel tempo o se vogliamo una ben riuscita costruzione artificiale, impossibile da riproporre in quest'epoca.
Ladri e malfattori, di qualsiasi colore politico, vanno sbattutti in galera. Una democrazia retta da delinquenti legalizzati, va epurata. I partiti che non prendono distanza dai loro rappresentanti inquisiti o, in modo ancor piu' grave, ne assumono la difesa, diventano complici delle loro malefatte. Finito il berlusconismo, si dissolvera' anche l'antiberlusconismo. A noi italiani, restera' solo merda, ultimamnete l'unico colore della politica.
Le Istituzioni garanti della democrazia, hanno ormai assunto un arrogante atteggiamento anarchico, a difesa dei loro privilegi di Casta. E' giunta l'ora in cui, la cittadinanza, per troppo tempo considerata come un soggetto privo di propria coscienza critica, faccia sentire il suo sdegno.

giovedì 21 luglio 2011

HO INCONTRATO IL SINDACO

Ieri a Palazzo San Giacomo, ho incontrato il Sindaco Luigi de Magistris.
Ero un po' emozionato, molto onorato di aver avuto questa grande opportunita'. Il Sindaco ha inaugurato gli appuntamenti aperti alla cittadinanza. Ogni mercoledi' pomeriggio, ascoltera' enti, associazioni o singoli cittadini che proporanno idee, progetti, semplice proposte da girare all'amministrazione. Sono venuto a conoscenza di questa iniziativa tramite la rete. Mi sono prenotato e ho ricevuto la richiesta di appuntamento da parte della sua segreteria.
Ho incontrato una persona molto disponibile, motivata, convinta di imprimere alla citta' una scossa culturale. Napoli non e' solo monnezza. L'amministrazione anche in questo ennessimo periodo di sofferenza, ha gia' avanzato proposte molto interessanti, come quella di creare una grande zona a traffico limitato, di promuovere aree verdi gestite direttamente dalla cittadinanza, di tentare nuovamente la grande impresa di portare a Napoli l'America's Cup e, chiaramente, quella di allargare il piu' possibile, la raccolta differenziata porta a porta.
Nel merito del nostro incontro, ho girato al primo cittadino la proposta di promuovere un progetto per le scuole elementari che insistono in aree particolarmente depresse della citta', come Scampia, Ponticelli e la Sanita'. La mia idea e' quella di "gemellare" le scuole di aree depresse con il mio agriturismo che, come molti sanno, insiste in un territorio molto difficile: Casal di Principe. Dare quindi, ai bambini che vivono in un contesto difficile, la possibilita' a titolo gratuito, di vivere la campagna, tutelando e promulgando al tempo stesso, un patrimonio storico-paeseggistico che, secondo la filosofia del Sindaco, deve essere considerato come bene comune. Nel caso specifico, trattasi delle alberate aversane, unica testimonianza al mondo, di produzione viticola "maritata ai pioppi".
Certo la mia idea ha notevoli difficolta' di natura territoriale, in quanto il mio agriturismo fa parte della provincia di Caserta.
A prescindere da come si sviluppera' l'idea, devo sottolineare ancora una volta la possibilita' datami dall'amministrazione comunale di Napoli. In otto anni di attivita', non ho mai avuto la stessa disponibilita' da parte delle diverse amministrazioni succedutesi a Casal di Principe.
Congedandomi dal Sindaco, gli ho girato un'altra mia proposta. Girare un video da mettere su you-tube, a scopo emulativo-propagandistico, mostrando come il quartiere in cui vivo a Napoli, i Colli Aminei, abbia superato da oltre due anni il problema rifiuti. La differenziata ha superato il 70%, i cassonetti sono spariti dalle strade, la cittadinanza e' fortemente partecipe e motivata a tenere in ordine il quartiere in cui vive.
Un 'altra Napoli e' possibile. Basta volerlo.

martedì 19 luglio 2011

RIBELLIAMOCI

Ribelliamoci! Il Parlamento continua a legiferare a danno della cittadinanza ed a salvaguardia del mantenimento dei privilegi dei suoi rappresentanti. In un momento di enorme difficolta' per le famiglie e le imprese italiane, i nostri governanti hanno la faccia tosta di conservare intatti i propri stipendi, i loro svariati benefits e tutti gli altri innumerevoli vantaggi di casta.
Con l'alibi della speculazione, e' stata varata una manovra lacrime e sangue che continua ad infliggere altri tagli, genera nuovi costi agli italiani, impone ulteriori sacrifici, ennesime rinunce. Non ci sono pero', i tanto attesi tagli alla politica, i cui rappresentanti per l'ennesima volta, si macchiano per comportamenti penalmente illeciti. In un paese normale, questi politici si sarebbero dimessi immediatamente. In Italia invece, questi malfattori, proprio in seno al Parlamento, sperano di trovare rifugio e copertura per le proprie malefatte. Vergogna!
E' giunto il momento di far sentire il proprio sdegno. L'esperienza referendaria, ha dimostrato che il popolo italiano non e' narcotizzato, ne' tele-mediaticamente indottrinato dal verbo chi si illude ancor oggi di governare questo Paese, solo perche' riesce in un modo o nell'altro, ad ottenere un'effimera maggioranza numerica in Parlamento, senza capire o meglio, senza voler lontanamente accettare che, la maggioranza dei cittadini ormai, non e' piu' ai suoi ordini ne' alle sue dipedenze. Controllare una maggioranza di sottoposti striscianti, alla stessa stregua di dipendenti della propria azienda, non equivale affatto a governare, specie se per governare si intende dare soluzioni ai bisogni della collettivita'.
L'indignazione non basta piu'. Ribelliamoci a questo sistema. Sovvertiamo questo coacervo purulento di mestiranti della politica. Rescindiamo i tentacoli a questa piovra legalizzata. Anche i piu' convinti sostenitori dei partiti di maggioranza di governo, non si riconoscono piu' nei loro rappresentanti.
Democraticamente costoro, hanno occupato, lottizandole con le proprie clientele, le Istituzioni. Democraticamente, con pacifiche manifestazioni di piazza e con iniziative referendarie mirate, e' possibile capovolgere questo "disordine" costituito.
Non ristiamo dinanzi all'ostacolo. E' giunto il momento di osare, di costruire dal basso un'alternativa, di porre in essere una rivoluzione culturale.

sabato 16 luglio 2011

IL TITANIC AFFONDA. L'ARCA NON E' PRONTA

Sono bastate solo 8 ore (record assoluto nella storia della Repubblica), per approvare la manovra finanziaria lacrime e sangue, tesa ad evitare il fallimento Italia. Basteranno oltre 70 miliardi in 3 anni? Ne dubito, se ai tagli non segue la crescita.
E' una manovra che chiaramente colpisce maggiormente le fasce deboli della popolazione, quelle che con i loro sacrifici, riescono a far muovere cassa. I privilegi della casta restano di fatto invariati. I tanto attesi tagli alla politica, vengono per l'ennesima volta rinviati. Anche il Colle plaude. Vergogna!
Tremonti ha asserito che come sul Titanic, anche i passeggeri di "prima classe", non scampano al pericolo. Puntuale la precisazione delle opposizioni, per bocca di Casini: "Ma il comandante della nave e tutti i suoi piu' diretti sottoposti, non si erano accorti della presenza di un grosso iceberg durante la navigazione?..."
Qualsiasi manovra che propone soltanto tagli e nessun progetto di crescita alternativo, non arreca nessun giovamento a chi la vara. Un paese che non si da una linea programmatica di sviluppo, e' destinato a fallire. Per il momento si continua a galleggiare nella melma. La spina e' ancora inserita. Il coma indotto, prosegue.
Il problema non e' solo convincere le borse ed allontanare gli speculatori. La cosa piu' complicata e' creare nuova ricchezza, muovere il famoso P.I.L. L'aumento di questo indicatore, per ammissione dello stesso Tremonti, non puo' avvenire per legge, nonostante si determini un clima di forzata ed apparente concordia nazionale.
Il "Titanic Italia" sta attraversando una grande tempesta. La piu' grande incognita, e' rappresentata dal fatto che, al momento, Noe' non ha ancora costruito l'Arca...



giovedì 14 luglio 2011

DALLA C ALLA CHAMPIONS

Oggi a Castelvolturno, si e' radunato il Napoli di Mazzarri, in vista della partenza per il ritiro in Trentino a Dimaro, previsto il prossimo sabato. Nella Val di sole, il cielo questa estate, sara' piu' azzurro...
L'entusiasmo in citta' e' alle stelle. Il Napoli, dopo venti anni, ritorna in Europa a disputare la competizione piu' prestigiosa, la Champions League.
La societa' si e' rinforzata, con gli acquisti di Donadel, Santana, Dzemaili, Britos, Fernadez, Rosati e soprattutto grazie all'arrivo del tanto atteso Inler, il "leone" del centrocampo.
Se De Laurentiis, riuscira' a trattenere il trio delle meraviglie, composto da Hamsik, Lavezzi e Cavani, magari acquistando un altro attaccante di spessore, nessun traguardo potra' essere precluso alla squadra.
In cinque anni si e' passati dalla serie C alla Champions, con un bilancio in perfetto ordine. Non e' cosa da poco di questi tempi.
Certo, adesso verra' il difficile. Confermarsi a certi livelli e' impresa ardua. Ma il piglio del tecnico livornese, la sapienza e l'alta professionalita' del preparatore atletico Pondrelli ( la passata stagione la squadra ando' a mille senza registrare nessun tipo di infortunio muscolare), il calore del pubblico saranno di grosso aiuto alla squadra.
Napoli si lecca ancora le ferite di un'emergenza rifiuti infinita.
Il Calcio Napoli dimostra che, con programmazione, metodo e competenza, i risultati arrivano.
Forza Napoli! I tifosi, sono orgogliosi di te.

domenica 10 luglio 2011

ATTENZIONE ALLA "TEMPESTA PERFETTA"

Molti l'aspettano per anni. E' un fenomeno naturale, dovuto al coincidere di particolari condizioni metereologiche. E' la tempesta perfetta, l'urugano terribile, il grande fungo nero che spazza via ogni cosa trova dinanzi al suo passaggio. Quando la sciagura si presenta nella sua dirompente potenza, c'e' poco da fare. Chi la osserva, macabramente, ne trova gusto. Chi la subisce, o ne perisce, o la ricordera' per sempre come il piu' grande incubo mai vissuto.
Anche sull'Italia sta per abbattersi una tempesta. Non si trata di un tifone, di un violento tornado. In questi giorni anzi, il nostro Paese e' attraversato da una forte canicola di origine africana.
Mi riferisco alla tempesta finanziaria che a breve si abbattera' sulle nostre borse. Il timore e' altissimo, anche se al momento, non ci sono previsioni esatte sulle dimensioni della "perturbarzione".
Le condizioni pero', ci sono tutte. Una crisi di Governo divenuta cronica, di non ritorno. Una litigiosita' elevata, insostenibile, tra le piu' alte cariche dello Stato. Una diversa cognizione programmatica su come affrontare la crisi che sta attanagliando il Paese. Un debito pubblico arrivato alle stelle. Una produzione in fase di stallo, ai limiti della stagnazione.
Se a cio' aggiungiamo, la mazzata economica caduta sul Presidente del Consiglio, in merito al mega-risarcimento di oltre 560 milioni per la vicenda Mondadori e le conseguenze che tale sentenza determinera' sui titoli e sui beni del gruppo ( un vero e proprio tzunami ), l'inchiesta che sta interessando Milanese, parlamentare PDL e stretto collaboratore di Tremonti e tutta la vicenda relativa a Bisignani e la P4, possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che stiamo vivendo un periodo fortemente critico.
Il nostro sistema economico, non e' mai stato così fragile. Tale debolezza economica, si fonde ad una forte incertezza politica. Il pericoloso mix mette i brividi.
Il maggiore rischio per il Paese tuttavia, e' dovuto ad una variabile per così dire indipendente: la speculazione. Nella settimana appena trascorsa, i titoli finanziari delle nostre banche, hanno registrato perdite colossali. Il panico e' diffuso.
Professionisti del settore, in tutti i modi, da ogni parte del mondo, stanno per sferrare il colpo decisivo. A breve la "tempesta" si abbatera' sul Paese. Quali saranno le conseguenze? Il vento di grecale, arrivera' anche da noi? Tutti i nostri "metereologi" al momento, smentiscono questa ipotesi nefasta. Possiamo soltanto sperare, che il "vortice depressionario" non colpisca in pieno il nostro Paese.




giovedì 7 luglio 2011

FINE DELLA DESTRA

Un elettore di destra, oggi, in quale partito dovrebbe riconoscersi? Quale forza politica potrebbe incarnare i suoi ideali? La delusione e' il sintomo predominante.
Lo scenario e' davvero triste, squallido, insignificante.
Il PDL e' in piena confusione ed in costante perdita di consenso. Berlusconi e' al crepuscolo, i suoi colonelli litigano, la nomina di un segretario di plastica di certo non dara' slancio ad un partito composto soltanto da mediocri portaborse e da loschi portavoto. Gli scandali continuano e non riguardono piu' soltanto la figura del Premier. I parlamentari Alfonso Papa e Marco Milanese, gli ultimi ad essere sotto inchiesta, devono chiarire la loro posizione davanti ai giudici.
La Lega a sua volta, e' divisa in correnti. Il dopo Bossi e' gia' attualita'. Il partito ha perso la sua forza dirompente di movimento di protesta territoriale. I suoi rappresentanti, dopo aver assaporato il lusso e l'agio capitolino, sono diventati a loro volta, dei burocrati ministeriali, gelosi dei loro scranni romani ed impegnati in alchemiche intese per non veder perduto il potere conquistato.
FLI rimane un'incognita, non ha incontrato al momento il tanto sperato consenso a livello nazionale.
Fini ha pagato i suoi errori. Quello principale a mio avviso, e' stato cancellare AN, un grande partito di destra moderna, sociale, nazionale e al tempo stesso di caratura europeista. Il sostegno al Governo andava garantito con un proprio partito, con una sua anima, una sua storia, un proprio elettorato. Il secondo errore, e' stato quello di ripudiare il cammino intrapreso nel PDL, cercando a piu' riprese di sferrare il colpo decisivo per interrompere il normale cammino della legislatura. Molti hanno apprezzato il coraggio di Fini. Io come tanti, avrei preferito che l'ex leader di AN, perseguisse questo intento, una volta dimessosi dalla carica di Presidente della Camera. Il suo gesto, sarebbe stato piu' nobile, di certo piu' coerente e corretto.
FLI a sua volta diviso in falchi e colombe, per cercare una sua dimensione e, soprattutto, per conquistare in fretta un certo numero di elettori, ha guardato al centro, ai moderati, sia laici che cattolici. E' nato il Terzo Polo, che ha messo fine al bipolarismo, esperienza per la quale i suoi stessi esponenti, per lustri, si sono battuti nel tentativo di snellire i mastodontici ingranaggi della politica nazionale.
Oggi tutti decretano la fine di Berlusconi e del Berlusconismo, del liberismo, della finanza e dei mercati, rivelatisi alla stregua del nostro Premier, delle grandi bolle speculative.
In questo melmoso scenario decadente, di certo, nel nostro Paese, la destra e' definitivamente scomparsa.

domenica 3 luglio 2011

ONESTI (tanti?), DISONESTI (pochi?) ED UN PERSEGUITATO

Il PDL ha il suo segretario. Angelino Alfano e' stato eletto all'unanimita' dall'assamblea del partito. Mi chiedo e vi domando, chi mai si sarebbe permesso di opporsi all'indicazione del sultano?
Il partito di maggioranza al Governo, cerca di darsi una struttura normale, dopo anni di verticismo padronale. Bastera' questa figura imposta dall'alto, a dissipare le correnti interne, a mantenere in vita un partito in via di sgretolamento, un Parlamento che continua a legiferare a colpi di maggioranza, tenuto in piedi dallo Scilipoti di turno?
Gia' si grida al trionfo, alla ritrovata unita'. In realta', si tira a campare, scacciando le minacce di crisi e dimenticando l'insuccesso referendario. Quanto durera' questa ennesima sceneggiata?
La manovra economica non soddisfa le classi deboli, non assicura affatto la ripresa. Si continua a non decidere, si preferisce continuare a galleggiare in acque diventate ormai torbide. Soprattutto si continua a rimandare nel tempo, la realizzazione interventi strutturali di piu' ampia portata, quasi augurandosi che saranno altri, un domani, a dover agire in tal senso.
Ma la cosa piu' eccentrica, se vogliamo utilizzare un termine garbato, e' stato il discorso del neo-eletto segretario Alfano. Angelino, ha parlato di onesta' come valore fondamentale in cui si dovrebbe rispecchiare il partito. Ha poi usato il termine perseguitato, riferendosi al Premier ed al calvario che il "povero" Berlusconi ha dovuto sopportare suo malgrado, da quando e' sceso in politica, nell'unico e nobile intento di salvare il nostro Paese, garantendo la liberta' dalla minaccia comunista.
Ha precisato che nel partito, chiaramente, non tutti hanno questa grande virtu', l'onesta appunto, alludendo quindi, all'esistenza di soggetti disonesti ( ma chi li sceglie questi soggetti...), vere e proprie mele marce che attentano la reputazione di un grande organismo politico. Sara' Alfonso Papa, la vittima sacrificale, il destinatario dell'epurazione e della bonifica del partito? Credo proprio di si.
Che belle parole, quanta saggezza. A me sembra follia, ricordando il grande "contributo d'onestà" che gente come Cosentino, Verdini, Scajola e Brancher (solo per citarne alcuni) hanno dato al partito. Penso invece, che sia stato davvero triste vedere quella platea di plastica, intrisa di strisciante arronganza, applaudire un segretario di partito che in realta', non potra' essere altro, che il segretario personale del padrone dell'azienda PDL.

sabato 2 luglio 2011

L'INCEDERE DEL TEMPO

Le spighe di grano si fanno dorate, ma di quei campi ricordo il pantano invernale

Le vele si gonfiano di mite libeccio, alla mente pero', mi torna il freddo maestrale

L'intenso profumo di tiglio permea il giardino, di quell'albero rimembro il suo fusto spoglio

La frenetica estate non mi da sussulto, il risveglio primaverile e' gia' un lontano acquerello

Le stagioni passano nel loro corso, come il costante mutar dell'acqua del torrente

I grappoli d'uva prendono corpo e forma, mentre il castagno prepara il suo frutto d'autunno

Il caldo e' soffocante ma la giornata, inesorabile, inizia a divenir piu' breve

Le rughe scandiscono l'incedere del tempo, il ricordo svanisce nella ripetitivita' quotidiana