mercoledì 29 settembre 2010

IL MALATO E' ANCORA IN VITA

Il Governo continua a rimanere a galla, la palude pero', e' diventata piu' fangosa.
Nessuno ha avuto il coraggio di staccare la spina. Il malato e' ancora in vita.
Lo stato comatoso permane, nessuno vuole pronunciarsi circa la sua durata.
A breve, iniziera' una lunga ed estenuante veglia al capezzale del moribondo.
Sara' una sorta di supplica, affinche' la maggioranza esali l'ultimo respiro.
Tutti sono consapevoli di essere in una strada di non ritorno.
Si e' persa anche la speranza e la fede, per un improbabile miracolo.
Lo scontro tra gli eredi per la successione, e' gia' cruento.
Lo stesso dicasi per chi dovra' organizzare le esequie.

Soltanto il "medico" continua a rimanere ottimista...








martedì 28 settembre 2010

UN INDICATIVO COPIA E INCOLLA

E' la prima volta che ripubblico un post. Non so se accuso un improvviso attacco di pigrizia. Di certo, dato lo scenario politico a cui assistiamo inermi noi italiani, da un po' di tempo a volte, fare copia e incolla su determinati argomenti non implica di uscire fuori tema.
Il post in oggetto, e' del dicembre 2009. Da allora, almeno per il sud, le cose sono soltanto degradate.
I protagonisti della politica sono gli stessi, il loro impegno per il meridione, ahime', e' miseramente peggiorato.
Se vi va, dategli un'occhiata. Buona lettura!

sabato 25 settembre 2010

FATE UN PASSO INDIETRO

Oggi il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha parlato al Paese tramite la rete, per esporre la sua versione dei fatti, sulla vicenda della casa a Montecarlo, diventato un affare internazionale.
Concordo con Fini. La politica ha perso il senso delle cose, l'essenza del suo principale servizio: quello di risolvere al meglio i problemi dei cittadini, quindi del Paese.
Se Fini, sara' costretto a dimettersi, sara' una perdita per l'intero paese, anche per quella parte di maggioranza, oggi a lui antagonista che domani, a sua volta, sara' orfana di un grande statista.
Oggi il passatempo preferito dei nostri rappresentanti della maggioranza, e' quello di misurarsi con sondaggi interni, per constatare quotidianamente, come va l'andamento delle rispetive correnti.
Nessuno ha compreso il delicato momento che sta attraversando la Nazione. Ancora una volta si sta gettando all'aria, l'occasione di potersi dare nuove riforme.
L'acerrima rivalita' tra i gruppi, ha portato ad una cecita' pressocche' totale su quelle che sono le delicate problematiche del momento, ancora piu' avvertite al sud. Se a cio' aggiungiamo la mancanza di una opposizione degna di questo nome, a sua volta frantumata da frizioni e separatismi intestini, possiamo senza dubbio asserire che in Italia la politica sta definitivamente scomparendo.
Le elezioni di 2 anni or sono, avrebbero potuto aprire una stagione di rinnovamento. Oggi assistiamo inermi, alla perdita di peso delle istituzioni, per opera della stessa maggioranza. Peccato.
La disaffezione alla politica non potra' che aumentare. Con essa, conseguentemente, crescera' la recrudescenza dello scontro sociale, inevitabile quando la democrazia perde i suoi pezzi.
Penso che e' davvero giunto il momento che ognuno faccia un passo indietro, per il bene del Paese.

venerdì 24 settembre 2010

POLITICA CIECA IN UN PAESE ALLO SBANDO

Dossieraggio o non dossieraggio, questo pare ultimamente essere l'unico problema per l'Italia.
La politica diventa talk-shaw, un reality di basso livello, uno strillato chiacchiericcio da bar.
I membri della maggioranza passano il loro tempo negli studi televisivi ad azzuffarsi sul nulla.
Il paese rotola in una crisi che solo le fanfare governative non riescono a vedere.
Giurano fedelta' agli elettori per il rispetto del programma. Vorremmo sapere anche noi di quale programma si tratta.
La disoccupazione avanza inesorabile, i precari aumentano, i cassintegrati a breve, saranno inoccupati.
A questi drammi, quali risposte sta dando il governo? E l'opposizione, il famoso governo ombra, cosa sta producendo in quest'ultimo periodo?
Assistiamo inermi, all'agonia di un paese allo sbando, bloccato dalla cecita' della politica, diventata in questi ultimi anni, sterile contrapposizione personalistica.
La gente e' stufa, arrabbiata, a breve sara' anche affamata.
L'esasperazione delle masse, portera' a breve, il ripresentarsi cruento dello scontro sociale.

lunedì 20 settembre 2010

A NAPOLI, SI E' PERSA ANCHE LA SPERANZA

Ieri l'omelia del Vescovo di Napoli, Crescenzo Sepe, in occasione del ripetersi del miracolo di San Gennaro, si e' incentrata sulle difficolta' (ormai croniche) di questa citta'.
Il Vescovo, ha tuonato frasi sibilline che inducono a fare un'attenta riflessione.
Napoli e' allo stremo. La citta' deve affrontare gli effetti di una crisi economica che, da queste parti, fa sentire in modo piu' pesante le sue conseguenze.
Napoli e' stata sempre una citta' che ha vissuto di espedienti, dell'arte di arrangiarsi, dove il problema lavoro da tempo, e' stata la principale causa di un'emorragica fuga sia di braccia che di cervelli.
Nonostante tutto, i napoletani sono sempre stati persone positive, radiose, ottimiste.
Il detto Eduardiano, "adda passa' a nuttata" (domani sara' un altro giorno, sicuramente migliore), inizia a non trovare piu' riscontro da queste parti.
La citta', inizia ha smarrire la sua principale forma di sicurezza introspettiva. A Napoli, si sta perdendo anche la speranza, per un domani migliore.
La citta' non reagisce piu', i suoi cittadini sono sempre piu' rassegnati.
Sulla citta', incombe il buio pesto. La cassaintegrazione dilaga, importanti cantieri vedono compromessa la loro attivita'.
La politica ( presa dalle sue lotte indestine) sembra ad un tratto, aver dimenticato questa citta', sempre piu' abbandonata al suo destino.
Lo Stato, nella lotta alla criminalita' ha compiuto risultati eccezionali. Ma buttare in galera i malavitosi senza generare prospettive di crescita alternative, vuol dire creare nelle stesse zone, una desertificazione economica irreversibile. E quando la gente ha fame, e' disposta a tutto.
E' la prima volta che anche il miracolo del santo patrono, non riesce a far sorridere il suo popolo.

sabato 18 settembre 2010

NAPOLI, RISCHIO DI NUOVA EMERGENZA

Non c'e' pace all'ombra del Vesuvio, in merito all'immondizia.
La raccolta subisce un nuovo brusco rallentamento. Varie volte ne ho parlato da questo spazio, basta vedere alla categoria "emergenza rifiuti".
Il problema pare stia avendo una rapida recrudescenza. La crisi, qui in Campania molto piu' avvertita, ha avuto il suo effetto. Ci sono stati notevoli tagli alle municipalizzate (lontani sono i tempi delle assunzioni clientelari). Gli stipendi al personale iniziano ad accumulare ritardo. I fondi europei stanziati per l'emergenza, non arrivano. Il passaggio dalla gestione comunale della raccolta a quella provinciale sta palesando una notevole disorganizzazione. Le discariche sono stracolme ( Terzigno e' quasi al collasso, Chiaiano saturera' la sua capienza ad inizio 2011).
Questa volta si e' messo di traverso anche l'inceneritore di Acerra. Inaugurato in pompa magna dallo stesso Premier, ha dovuto affrontare nel corso di questo breve periodo di attivita', diversi problemi, ma questa volta l'inconveniente pare essere piu' serio.
I riflettori hanno spento le luci su questo problema. A livello nazionale e' passato il messaggio che il Governo ha risolto l'emergenza "munezza". L'esperienza napoletana ha spesso sintetizzato, esaltandolo, il concetto ripetuto come un mantra, del governo del fare.
Ma qui le cose sono molto diverse (guarda il video), rispetto a quello che i media irradiano nelle case degli italiani. Inoltre, non c'e' piu' Bassolino. Con chi prendersela?
L'hinterland napoletano e la provincia di Caserta, hanno continuato a convivere in situazioni si sofferenza. Il problema e' che ora, l'immondizia ricompare, in straripante voluminosita', anche nelle vie del centro partenopeo. E' iniziata una corsa contro il tempo. Se la raccolta non torna a regime, si accumuleranno per strada, 1000 tonnellate di immondizia al giorno.
Tengo a precisare che tutto cio' accade nella citta' italiana dove e' piu' alto il costo della Tarsu.
Al danno, la beffa.


mercoledì 15 settembre 2010

BALLARO': VA IN ONDA IL REALITY POLITICO

La politica torna in televisione.
Ieri prima serata di Ballaro'. Floris dopo la rovente pausa estiva, dove per la prima volta, per sua stessa ammissione da Mentana al Tg de La 7, ha cercato di proporre uno speciale estivo dopo la bufera scoppiata alla fine di luglio per la casa di Fini a Monte Carlo, ripropone il format del martedì sera.
Soliti ospiti, stesse polemiche, inevitabile rissa. La politica, raggiunto un livello di bassezza senza uguali, va nuovamente in onda, proponendo tutta la sua pochezza. A breve, i programmi di approfondimento politico, diventati mediocri talk-shaw, andranno a erodere ascolto ai reality.
Il politico diventa attore protagonista, recitando a menadito il suo ruolo di comunicatore chiassoso, a mezzo etere. Il copione e' sempre lo stesso, salvo interruzioni dalla regia...
Da una parte i berlusconiani, impegnati nel loro ultimo sforzo di campagna acquisti estiva, per assicurarsi la fatidica soglia dei 316 si, in vista della fiducia di fine mese.
Dall'altra, gli anti-berlusconiani, di prima e seconda generazione. Gli ultimi romantici del comunismo ed i nuovi giustizialisti di destra, i finiani che, in nome del ripristino della moralita'in politica, cercano di proporre anche in Italia, un modello di destra europea, liberale, laica, progressista, dimenticando tutto ad un tratto, a quale forza politica hanno dato il loro incondizionato appoggio per alcuni lustri.
La televisione, e' lo specchio della societa' in cui viviamo.
La politica, in questo momento, ne riflette la sua diffusa opacita'.


sabato 11 settembre 2010

BRUNETTA SPARA A ZERO SU NAPOLI. CONCORDO

Spesso le uscite del ministro Brunetta, alimentano accese polemiche.
Il ministro tanto odiato dai dipendenti pubblici (sui fannulloni dissi a suo tempo la mia), questa volta l'ha sparata grossa sul meridione, piu' esattamente sulla Campania e sulla Calabria, senza le quali, secondo il ministro, l'Italia sarebbe il primo stato europeo per competitivita'.
A suo dire, Napoli, rappresenterebbe un cancro culturale, sociale ed etico.
Da cittadino campano, non trovo astio in cio' che afferma Brunetta ma un profondo sentimento di disagio e vergogna.
Quante volte, trovandoci lontano dalla nostra regione per motivi di lavoro o per periodi di vacanze, noi campani notiamo il diverso standard della qualita' della vita, di cui godono i cittadini di altri territori?
Le zone citate dal Ministro, non sono state tirate in ballo a caso.
La Calabria non la conosco a fondo, ma Napoli ed il suo hinterland, Caserta e la parte di provincia che si protende nell'agro-aversano, posso dire che le conosco come le mie tasche.
Da queste parti, l'incuria e l'abbandono regnano sovrani, la mancanza di un'efficiente amministrazione e' la regola, lo scarso senso civico della popolazione e' diventato un'atavica e radicata espressione comportamentale, dalle sfumature antropologiche.
Lo Stato sta finalmente facendo sentire la sua presenza contro la criminalita' organizzata, ma il ritardo nella crescita culturale della popolazione, e' quanto mai avvilente.
Faro' un esempio banale ma significativo: fino a quando a queste latitudini, non si indossera' il casco, non si allaccera' la cintura e si continuera' a passare con il rosso, tutti gli altri seppur minimi miglioramenti qualitativi nella vita dei singoli e quindi delle comunita' di questi territori, tarderanno a venire.
Chi non ama e non protegge la propria persona e quella dei suoi cari, come puo' amare e proteggere il territorio in cui vive?...


mercoledì 8 settembre 2010

FRA INCUDINE E MARTELLO

La paralisi istituzionale e' totale.
Da un lato, i finiani giorno dopo giorno mettono in atto una sfiancante opera di erosione ai danni del Premier. Dall'altro, la Lega scalpita per andare al piu' presto alle urne, per veder leggittimata la crescente ed indiscussa leadership nel nord Italia.
Quanto potra' durare questa imbarazzante stasi decisionale?
Tutto e' fermo. Di riforme neanche a parlarne, mentre il paese deve registrare l'ennesimo errore, nelle stime di previsione di crescita.
Berlusconi intende salire al Colle, per manifestare il proprio disagio al Presidente Napolitano.
La Lega, intuendo che il Premier vorrebbe evitare le urne nel breve, ha minacciato in modo tassativo, di non votare la fiducia, dando di fatto un fendente alle spalle al suo inseparabile alleato. La fine della Legislatura, a questo punto, pare essere assai piu' vicina.
Il Premier ormai e' come un vecchio ferro arroventato che riceve colpi tra l'incudine ed il martello.
Dopo essere stato ripetutamente colpito ai fianchi nel corso di questi mesi, dal Presidente della Camera, nonche' co-fondatore di questo sciagurato partito chiamato PDL (un verticistico contenitore clientelare, dinastico e nepotista, destinato ad implodere), ancora una volta, con ogni probabilita', Berlusconi andra' a casa, ricevendo il colpo di grazia dal leader padano, Bossi.
Un ciclo politico sta volgendo al termine. Io lo preannunciai, un anno or sono.

lunedì 6 settembre 2010

FRA I 2 LITIGANTI, LA LEGA GODE

A Mirabello si e' ufficalmente manifestata nella sua piu' nitida espressione, una crisi ormai strisciante all'interno della maggioranza di Governo.
Fini pero', non ha osato dare il colpo di grazia al PDL. Ha ammesso tutte le spaccature al suo interno, la netta distanza su alcune grandi questioni, la diversita' di vedute su i temi da discutere nelle prossime settimane.
Per Fini il PDL non esiste piu', (io lo affermavo un anno fa). Lui pero', ne vuole fare ancora parte, per rispetto degli elettori.
Non si tratta di un atteggiamento incoerente o di un "istituzionale" smarcamento dal suo co-fondatore, Berlusconi. Ci troviamo dinanzi ad un vero e proprio tatticismo politico.
Il Presidente della Camera sa benissimo che se si andasse a votare domani, il suo movimento non sarebbe ancora pronto ad assumere tutti i crismi di nuovo partito, ne' tanto meno avrebbe i numeri per poter diventare forza di rilievo a livello nazionale. Dovrebbe allearsi, guardando al centro, ma Casini gli ha fatto gia' sapere di non essere disponibile. Quindi non gli resta che continuare nella sua opera di erosione, di graduale indebolimento verso il suo principale alleato, diventato in breve tempo, acerrimo competitor.
Il Parlamento nelle prossime settimane, ci dira' se la rottura sara' inevitabile.
Mai come in questa circostanza, e' il caso di dire: tra i due litiganti, il terzo ( la Lega) gode.
Bossi, Maroni & company, si stanno gia' sfregando le mani, pronti a raccogliere i frutti inattesi di questo scontro fratricida.
Se molti nostalgici, oggi sognano che Futuro e Liberta' possa far riaccendere la fiamma (errore imperdonabile fu spegnerla) della destra sociale, un domani assai vicino, si sveglieranno delusi, trovandosi dinanzi una componente politica molto diversa (oggi definita europeista) da quella che nacque a Fiuggi sulle ceneri del MSI, costretta a elemosinare alleanze e appoggi esterni per poter avere una certa autonomia.
Andare al potere e governare per sedici anni, alleati ad un leader su cui pendono da anni, vari capi di imputazione, per poi prenderne le distanze e fare della questione morale il proprio credo, mi sa tanto di calcolato opportunismo.
In Italia, chi vuole dare il proprio appoggio ad un partito giustizialista, sa gia' a chi rivolgersi.



domenica 5 settembre 2010

HO RIVISTO UN'AMICA

Ieri sera ho rincontrato un'amica. Così considero Kay Rush, una donna eccezionale, eclettica, poliedrica, colei che attraverso la rete, mi ha esortato affinche' aprissi il mio blog.
A distanza di circa un anno, quando la conobbi per la prima volta, in occasione di una serata a Battipaglia, l'ho trovata in splendida forma, come suo solito.
L'occasione mi e' stata offerta da un evento che lei teneva a Napoli, la mia citta', esattemente all'Arenile, una bella discoteca open space, sul litorale di Coroglio.
Non potevo non esserci, questa volta anche in compagnia di mia moglie e di una nostra cara amica.
Il locale era stracolmo. Tantissimi i giovani accorsi per ascoltare della buona musica (un sofisticato e raffinato sound cool e deep house, in onda nei weekend a Radio Monte Carlo) direttamente selezionata da Kay, sempre molto paziente e disponibile verso i suoi fans, in cerca di autografi e foto.
I brani ( i piu' belli sono raccolti nelle sue compilation Unlimeted, giunte alla 9° edizione) per l'occasione sono stati mixati brillantemente dai i suoi inseparabili Dj, Harlem & Muscle.
Ciao Kay! Spero di rivederti presto.





sabato 4 settembre 2010

RAI IN FUORI GIOCO

L'Italia del calcio, ieri in Estonia per la prima gara ufficiale della stagione, valida per le qualificazioni degli europei del 2012, ritorna alla vittoria dopo oltre dieci mesi.
Il nuovo gruppo di Prandelli, guidato dal talentuoso Cassano lasciato a casa da Lippi per i mondiali in Sudafrica, pur soffendo (gli estoni sono anadati in vantaggio nella prima fase della gara), guadagna i primi tre punti utili, scacciando i fantasmi di un'ennesima figuraccia.
Il goal del pareggio, firmato proprio dal fuoriclasse barese, non viene seguito in diretta.
Colpa di un mini spot della Rai, mandato in onda con una irreparabile scelta di tempo.
Grazie Rai. Gli oltre sedici milioni di abbonati ti ringraziano, per aver fatto perder loro l'emozione di un attimo, un orgasmo concesso al replay.
Per mantenere un linguaggio calcistico, penso che ieri la tv nazionale, e' andata palesemente in fuori gioco.