giovedì 24 novembre 2022

GOVERNARE CON LA PAURA. GOVERNARE CON LA POLITICA


Ai tempi del Covid, il Premier otteneva facile consenso dal suo popolo impaurito, attraverso l'irradiazione costante del terrore ( le bare portate dai camion militari) o con la rappresentazione scenografica del potere ( le sue dirette a reti unificate alle 23.30 per aumentare il pathos del pubblico a casa o la diretta dell' arrivo dei primi vaccini sotto la neve scortati da decine di mezzi delle Forze dell'Ordine ), il tutto sotto la vigile regia di Rocco Casalino il suo portavoce, ma di fatto, lo stratega della sua comunicazione
 
Con l'irradiazione della paura, la sua immagine cresceva a dismisura, proprio in un momento storico dove la compagine di Governo era al minimo del suo consenso ( fine del 2019 )
La pandemia fu adoperata per recuperare compatezza nell'Esecutivo e nella stessa compagine del M5S ( a fine 2019 Grillo fece fuori Di Maio e nomino' Crimi capo del Movimento )
 
La convocazione degli Stati Generali nella primavera del 2020 ( ben 450 super manager guidati da Colao ) nel ben mezzo di una pandemia, fu una kermesse futile, autocelebrativa, un espediente per irradiare fuffa al popolo e recuperare autorevolezza ( si parlo' di nuovo Rinascimento e di Modello Italia!)
 
Oggi il Premier deve trovare il consenso con le sue decisioni politiche. Ad alcuni piacciono, ad altri no. Sono decisioni scomode, divisive, dolorose ma di sicuro non possono essere etichetatte come strumento per la ricerca di maggior consenso. Tutt'altro
 
Ma e' molto meglio che ci sia un confronto anche duro tra le parti politiche e le diverse parti sociali, rispetto a governare il Paese sterilizzando il Parlamento, depauperandolo di fatto di ogni sua funzione e abindolandosi il popolo sotto irradiata ipnosi mediatica
 
Per 2 lunghissimi anni la democrazia era stata congelata. Con l'elezione del nuovo Governo, piaccia o non piaccia, la politica e' tornata svolgere il ruolo che le compete