venerdì 30 agosto 2013

IN TANTA POCHEZZA POLITICA, IL DOMINUS RESTA NAPOLITANO

Il singhiozzo del Governo continua. Nell'arco di sole ventiquattro ore, si e' passati dall'annuncio in pompa magna dell'eleminazione dell'IMU, alle tensioni riguardanti le reali coperture a tal scopo, con la piu' che possibile e quasi inevitabile ipotesi di aumentare l'IVA dal 1° ottobre, sempre che a gennaio nel calcolo della prossima tassa comunale, non andremo a pagare in modo eguale o addirittura maggiore.
Si continua a navigare a vista, mentre la nebbia si fa sempre piu' fitta, specie per le continue minacce create da Berlusconi, sulla fine anticipata dell'Esecutivo, qualora il Senato metta fine alla sua esperienza politica.
A tali continue minacce, ha risposto con i fatti, il Presidente Napolitano. Oggi infatti, sono stati nominati 4 nuovi Senatori a vita che, nonostante provengano dal mondo della cultura e non propriamente della politica, non hanno nascosto le proprie simpatie per l'area di sinistra. " Re Giorgio ", a suo modo, ha garantito piu' peso al Governo di larghe intese, qualora ce ne fosse bisogno, confermando la sua visione su di un' ipotetica crisi: le Camere non andranno sciolte, cercando nuove maggioranze in Parlamento. Dopo la nomina di Monti e la sua susseguente promozione a Primo Ministro, il Presidente Napolitano continua a caratterizzare la vita parlamentare del Paese.
Nel frattempo nel PD, si inizia a muovere la complessa e mastodontica macchina del partito, per organizzare le prossime primarie. Continuano le feste democratiche. Chissa' cosa hanno tanto da festeggiare, in un Paese ormai moribondo, in cui il tasso di disoccupazione continua a crescere e dove, molti giovani, un lavoro neanche piu' lo cercano. Renzi come al solito, parte in pole position. Per tale motivo, c'e' da pensare che perda anche questa volta.
Letta nel frattempo, continua a dispensare sorrisi. Non una parola sulla possibile guerra in Siria, silenzio che non puo' che accentuare la pochezza del nostro Paese in politica internazionale, limite ormai divenuto una costante. 
Per molti Letta resta un interprete di passaggio, di transizione. Ma intanto, singhiozzando, questo Governo transitorio resta a galla.



mercoledì 21 agosto 2013

E' INIZIATA L'EUTANASIA DELL'ESECUTIVO

Ancora una volta il Paese si ferma per le vicende di Silvio Berlusconi. La politica si conferma come una lenta e complessa macchina sempre piu' distante dalla realta'. Il PDL da parte sua, sta cercando ancora scappatoie e cavilli burocratici, per salvare il Cavaliere dall'abbandono forzato dalla vita politica. Il PD, storico "alleato occulto" di Berlusconi non sa se staccare la spina al leader del centro-destra, poiche' teme un pericoloso effetto domino che mini la stabilita' del governo.
Si sta nuovamente giocando una delicatissima partita a scacchi, dove ciascuno dei due principali partiti della maggioranza, tende ad addossare all'altro l'ipotetica apertura della crisi. Nessuno dei due, riesce a comprendere che la crisi, nonostante Letta dice che si intravede la "Terra Promessa", e' gia' in atto.
Questo Governo, nato come forma di forzato "inciucio" istituzionale, si sta incamminando verso il suo naturale destino: una fine anticipata. Troppe erano le incognite con cui e' nato, gia' conosciute erano le pendenze del Cavaliere, fin troppa chiara la posizione del Presidente della Repubblica, vero tutore di questo esecutivo.
Sia PD che PDL, non comprendono che l'eutanasia dell'esecutivo e' gia' in atto. 
Berlusconi se non sara' salvato dal Parlamento, provera' a far cadere il Governo. Napolitano tuttavia, non sciogliera' le Camere. In questa situazione di stasi istituzionale, si sta avviando il Paese. Altro che luce alla fine del tunnel...


sabato 10 agosto 2013

PDL E PDmenoL: SI PASSANO UN CERINO SENZA CAPOCCHIA

E' da un po' che non apro questo spazio, anche perche' negli ultimi 10 giorni sono stato in ferie nella meravigliosa isola d'Ischia, rilassandomi tanto con la famiglia.
In vacanza si dovrebbe staccare con tutto ma, per forza maggiore, non potevo non seguire la scia di polemiche generata dalla sentenza a Silvio Berlusconi.
Ancora una volta, il Paese si divide sulle vicende di un singolo uomo, condannato in via definitiva ma ancora nel pieno del suo delirio di onnipotenza, grazie a dei replicanti inermi quali i suoi adepti, sottoposti uomini di partito. Siccome questa gente oltre ad essere ladra e' anche ignorante, si e' assitito anche all'ipotesi di una richiesta di grazia da rivolgere al Capo dello Stato che a sua volta, farebbe bene a dimettersi visto cio' che la sua scelta ha genrato ( il Presidente era al corrente dei vari processi a cui era sottoposto il leader del centro-destra).
Dall'altra parte poi, nel PD, partito sempre piu' frantumato da correnti, sette e fazioni, non si sa quale strategia seguire. Per assurdo, pare che la via meno dolorosa sia quella di mantenere lo status quo, affinche' non si stacchi la spina a questo "pasticcio scomposto" chiamato governo. 
Nei precedenti governi spesso si usava dire che tra le forze di governo c'era il cosiddetto passaggio del cerino, cioe' l'attuazione di atteggiamenti tesi a innescare l'implosione dell'esecutivo. Oggi potremmo affermare che " il cerino ha perso la capocchia". Le due principali forze sedute in Parlamento, fingono di combattersi. Nessuna di esse in sostanza ha il coraggio e la capacita' di innescare la miccia dell'implosione istituzionale, la scintilla per aprire in modo formale l'ennesima crisi. Non converebbe a nessuno. Loro affermano che non converebbe al Paese. In realta', noi da tempo navighiamo nella merda. E solo per loro colpa. Sono come due pugili suonati, sanguinanti, offuscati nella vista e nella mente che non decidono pero' di gettare la spugna. Non riescono a comprendere che l'ultimo gong, per loro, e' suonato da tempo.
Questa gentaglia, buffoni che campano sulle spalle di noi cittadini, ha davvero stufato. Il Paese grida supplicando, la realizzazione di provvedimenti urgenti. Di certo non si puo' piu' sopportare questa disdicevole commedia. Agli occhi del mondo siamo diventati ridicoli.
Urge un perentorio ripulisti.