lunedì 31 dicembre 2012

SPEGNETE LA TV. INDOSSATE L'ELMETTO. BUON 2013!

Stasera festeggiate, per quanto vi e' possibile. Almeno in queste ultime ore dell'anno, non pensate ai problemi: pensarci non li risolve. Non dico di organizzare feste sfavillanti. Basta stare insieme con amici e parenti intorno ad una tavola, mangiando cose semplici ma genuine, bevendo del buon vino e stappando dello spumante, rigorosamente italiano.
Ma vi prego, non ascoltate il solito discorso di fine anno del Presidente, la solita litania, il solito requiem ad un Paese ormai in coma. Anzi, iniziate a disintossicarvi, a disabituarvi gradualmente all tv in genere, contenitore ipnotico gestito dalla solita casta di potere.
Anche lo scorso anno, io mi astenni dall'ascoltarlo. Frasi fatte, discorso di circostanza, auspici confezionati ad arte da chi e' stato il principale artefice di questo sfascio. Berlusconi andava defenestrato, ma i cittadini avevano il diritto di nominarsi un nuovo governo. Altro che spread. Uomo di sinistra, assai distante dalla povera gente che viene a fare il turista nella sua Napoli, la mia citta', senza esserne piu' cittadino.
Napolitano, in una notte, nomino' Monti senatore a vita, per poi concedergli la guida della Nazione. Napolitano, il Presidente da cui Monti si reco' per consegnare le sue dimisssioni, come fa un generale in armi al suo Re.
Con ogni probabilita', il Presidente della Repubblica, restera' artefice del destino del Paese, fino alla fine del suo mandato. Incerto, sara' l'esito delle prossime elezioni. Che fara' il Presidente? Ne prendera' atto, proponendo un'altra tornata elettorale, o chiamera' nuovamente Monti a guidare il Paese? La nostra Repubblica rimane Parlamentare solo sulla carta. Di fatto, il Presidente, negli ultimi anni, ne detta l'andamento istituzionale.
La sua figura poi, restera' per sempre coperta da un alone di mistero, circa la sua posizione in merito all'ipotetico accordo Stato-mafia. Abbiamo visto che in questo Paese, la Legge non e' uguale per tutti. Neanche le intercettazioni lo sono... Cosa gli disse di così rilevante, il Senatore Mancino? Cosa portera' con se per sempre in segreto?
L'anno che verra', sara' ancora piu' duro. Una cosa e' certa. In tanti non crederemo piu' agli imbonitori di turno. In tanti poi, saremo in grado di capire le operazioni di facciata che, per l'ennesima volta, ci stanno proponendo i partiti, veri e propri "fustini di detersivo" che cambiano l'involucro esterno, senza mutarne il contenuto.
Messo l'elmetto, predisposti alle ennesime rinunce, ai piu' svariati sacrifici, saremo pronti alla "guerra".

BUON 2013 A TUTTI!




giovedì 27 dicembre 2012

MONTI: ENTITA' ASTRATTA PIOVUTACI DALL'ALTO

Monti e' stato nominato Presidente del Consiglio, dal Presidente della Repubblica e non dal popolo.
Si e' dimesso autonomamente, senza essere stato formalmente sfiduciato dalle Camere.
Si ipotizza una sua ricandidatura, in base alla presentazione di una sua agenda, un'agenda erga omnes(?).
Con uno strategico gioco di prestigio, il professore si mette a capo di una forza politica, dai contorni vaghi e misteriosi, senza esserne formamelnte il capo.
Per la prima volta nella storia democratica del nostro Paese, potrebbe governare un'entita' astratta piovutaci dall'alto.
Cio' che sta per accadere ha dell'inverosimile. Il Paese potrebbe essere guidato da un leader costruito in laboratorio e "salito" a fare politica, con l'unico scopo di raggranellare quattrini dalle tasche di noi cittadini.
Di illusionisti e venditori di fumo, ne avevamo avuti abbastanza. Ma almeno prima, accecati nel cervello, omologati nel pensiero, "tele-plasmati" nel comportamento, davamo loro formalmente il voto nelle urne. Questa volta, con ogni probabilita', ci guidera' un vero mago, un uomo a cui saranno affidate le sorti del Paese, in base soltanto al suo nome, cognome e curriculum vitae.



lunedì 24 dicembre 2012

BUON NATALE!

Auguro un sereno Natale a tutti i lettori di questo spazio.

Un forte abbraccio a voi tutti!

Io domani saro' a lavoro ad Arbustum. Vi allego il menu.

A presto.

Angelo

domenica 23 dicembre 2012

LA POLITICA ANCHE A NATALE

Un tempo almeno a Natale, non si parlava di politica. I parlamentari si ritiravano nelle proprie lussuose dimore (a volte acquistate a loro insaputa...) o a limite, sentivamo parlare delle loro faraoniche vacanze in note localita' montane o in esclusivi resort ai tropici ( spesso e volentieri rimborsati con i soldi del partito).
Quest'anno invece, il periodo delle feste natalizie, coincide con l'inizio della campagna elettorale in vista del voto del prossimo febbraio. Non solo noi poveri italiani, sommersi dai debiti e dalle tasse, dobbiamo fare i conti con la crisi, privandoci degli acquisti natalizi e di qualche prelibatezza a tavola, ma a breve, subiremo le frenetiche risse televisive messe in scena dai soliti venditori di fumo, gente che negli ultimi vent'anni ci ha riempito il cervello di balle.
Non basta qualche mescolamento delle carte all'ultimo momento, per dare credibilita' a questi imbonitori. Per anni ci hanno preso per i fondelli, promettendoci un rinnovamento del Paese. La loro inadeguatezza a governare la cosa pubblica, e' diventata imbarazzante. Sono davvero improponibili, come tristemente patetici sono diventati quei professionisti dell'informazione che, a seconda il loro leader di riferimento, ci continuano a massacrare con quei programmi di approfondimento politico, dove si parla di aria fritta e dove il contenuto delle argomentazioni e' gia' pattuito in anticipo.
Nel frattempo pero', in tanti hanno preso coscienza della necessita' di voltar pagina, di mettere fine a questo scempio, a questa vergogna. In tanti hanno intuito che cambiare si puo'. E per farlo, l'unica possibilita' che ci resta, e' abbracciare il nuovo che avanza, nonostante il palese tentativo della politica tradizionale, di sminuirne l'oggettiva ed inarrestabile propagazione. Potremo dire almeno, di non essere stati complici dello sfascio della Nazione.
In tanti hanno scritto la letterina a Babbo Natale. Chissa' se esaudira' questo desiderio...

sabato 22 dicembre 2012

ELEZIONI: L'ESITO E' GIA' SCRITTO

Forse ci ripensa. Alla fine Monti fa un passo indietro. Forse no. L'immobilismo politico continua.
Il professore accentua il clima d'incertezza decisionale nel Paese. Diciamo che anche una sua chiara discesa in campo, avrebbe generato comunque scompiglio tra gli schieramenti.
E se fosse puro tatticismo? Se il suo terciversare, fosse ordito in modo cinicamente calcolato?
Non scendere apertamente in campo subito per poi farsi "pregare" nuovamente, per salvare il Paese dopo una turnazione elettorale, nella quale, con ogni probabilita', alla fine nessuno uscira' netto vincitore.
Un Monti quindi, che se ne sta alla finestra ad aspettare un eventuale ulteriore mandato, ultimo gesto istituzionale da parte di un Presidente della Repubblica a fine mandato.
La nuova maggioranza infatti, semmai ci sara', dovra' anche indicare il nuovo inquilino del Quirinale. 
Ma se non uscira' in modo chiaro dalle urne, si chiedera' proprio a Napolitano la strada da percorrere. E con ogni probabilita', l'attuale Presidente, per gestire il quasi certo caos post-elettorale, e l'inevitabile fibrillazione dei mercati, concedera' il bis al professore, con il placet dell'UE. Prendere o lasciare.
Vorrei tanto sbagliarmi, ma le prossime elezioni le vedo una pura pratica burocratica, il cui esito e' gia' scritto.



mercoledì 19 dicembre 2012

IL CAOS REGNA SOVRANO

ART.94: "Ciascuna Camera... revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione".
Cio' non e' stato fatto da Monti. Per la prima volta nella storia della Repubblica, un Presidente del Consiglio si sfiducia da solo, andando direttamente dal capo dello Stato. La cosa e' stata gravemente sottaciuta. D'improvviso un tecnico si mette a far politica, di sua iniziativa, annullando la sua posizione di terzieta' superpartes.
Il professore forse, voleva far incendiare i mercati, far schizzare lo spread, per determinare uno stato di paura tale, che la sua riconferma potesse essere considerata l'unica medicina per un Paese moribondo.
Nel frattempo il caos regna sovrano. Non si sa quando si votera', in che forma, con quali soggeti in campo. Un Presidente della Repubblica ultraottantenne, deve garantire il mantenimento della democrazia.
Siamo in piena campagna elettorale. Berlusconi cerca di tirar fuori dal cilindro i soliti giochi di prestigio. Il centro tira per la giacca Monti, con la speranza di recuperare consenso e quell'influenza minatoria per gli equilibri istituzionali. Il PD vede aggiungersi un nuovo rivale nella competizione. La Lega pensa a vincere in Lombardia. Il M5S, spera almeno di parteciparvi.
Gli italiani aspettano. Nel frattempo, stremati e spremuti fino all'osso, si apprestano a passare un Natale di miseria e privazioni.
Il Paese molto probabilmente, non avra' un vero vincitore dopo le elezioni. 
Prima ci meritavamo quei politici. Un domani forse, l'ingovernabilita' completa.

venerdì 14 dicembre 2012

M5S: CORSA CONTRO IL TEMPO

Nella storia della Repubblica, per la prima volta si votera' a febbraio. Neve permettendo.
Così si e' deciso. Pare che l'incertezza di una prolungata vacatio, potrebbe far aumentare vertiginosamente lo spread, quindi e' meglio recarsi di fretta e furia alle urne, per scegliere una nuova maggioranza, dove quella precedente, non solo non e' stata eletta dal popolo, ma si e' dimessa non rimettendo la decisione alle Camere, ma con una semplice comunicazione del suo Primo Ministro, al Presidente della Repubblica, lo stesso che in un giro di un giorno, lo nomino' Senatore a vita per poi farlo Presidente del Consiglio. 
Anche Fabio Fazio e' stato avvisato: il festival di Sanremo, puo' attendere...
Di riforma elettorale nemmeno a parlarne. Si votera' con questo "porco" metodo tanto caro al padrone Berlusconi che, per l'ennesima volta, selezionera' scrupolosamente i suoi servi striscianti, i suoi porta borse corrotti, i suoi imprenditori collusi, le sue amazzoni avvenenti, pronte a ripetere le "eleganti cene di gala"...
Dietro questa decisione, c'e' anche il fin troppo palese tentativo di far scomparire in un colpo solo, il M5S, il quale, essendo un partito non presente nell'attuale Parlamento, deve per legge, presentare le firme sufficienti per poter partecipare a "democratiche" elezioni.
In questo paese di "melma" un partito che fino a qualche settimna or sono, era dato al circa il 20%, rischia di non poter partecipare alle elezioni. Una vera truffa.
Se cio', veramente si realizzasse, possiamo davvero dire che meritiamo questi politici, istituzionalizzata casta di potere, che in oltre sessanti di vita democratica, ci ha condotto nel baratro piu' profondo. Il debito pubblico ha appena superato la soglia di 2.000 miliardi. Altro che spread!



venerdì 7 dicembre 2012

IL PADRONE E' TORNATO. ANCHE I SUOI SERVI

Primarie si, primarie no. Il tormentone sulle sorti orami compremesse, del PDL, e' terminato.
Dopo il periodo di relax prolungato in Kenia, dal suo amico Briatore, Berlusconi ritorna all'attacco, o meglio cerca con ogni sua forza residua, di rimanere al comando del carrozzone del centro-destra.
Ha fatto divertire i suoi "ragazzi" a giocare alla politica, creando ad arte una spaccatura tra le correnti dei suoi colonelli, per evidenziare come, la creatura da lui generata, non puo' avere un'anima senza la sua ingombrante, imbarazzante, ma necessaria presenza.
Alfano e' tornato a svolgere il ruolo di segretario-portavoce, rinunciando d'incanto alle sue dimissioni se non si fossero fatte le primarie, le donne del partito a ricoprire quello di fedeli e silenziose amazzoni. Qualcuno, come Frattini, Pisanu e pochi altri, hanno deciso di non seguire il "monarca" nell'implosione definitiva del centro-destra. Servira' a poco.
Si minacciano crisi di governo e voto anticipato, con l'unico obiettivo di tamponare l'emorragia di consenso esistente e di non permettere la riforma elettorale. La futura scelta dei candidati a questo punto, seguira' ancor di piu' criteri di assoluta e deferente sottomissione al padrone.
Coloro i quali avevano appena accennato a qualche forma di ricambio generazionale e strategico all'interno del partito, ritornano mansueti ai loro posti di competenza. Il partito e' composto da queste persone, gente che non ha mai adoperato la sua testa, ma si e' limitata ad assecondare il proprio leader, avendo in cambio notorieta', prestigio e carriera assicurata, evitando magari, guai con la giustizia. Chi ha alzato la voce, e' stato isolato. Il Cavaliere ci ha tenuto a sottolinerare che in pochi gli sono stati vicini dopo la condanna a quattro anni nel processo Mediaset. Ha capito che in molti erano pronti ad abbandonarlo. Proprio per tale motivo, a questo punto di non ritorno, sa di poter stringere ancor di piu' la catena al collo dei suoi servi.


martedì 4 dicembre 2012

ROTTAMAZIONE DEI PARTITI

Dopo la sbornia da primarie, il Paese si e' svegliato accorgendosi che la sua situazione, nonostante uno spread a soglie piu' che confortanti, e' davvero precipitata, in una strada di non ritorno. Per oltre un mese, alla parola politica, sono seguite due solo lettere: pd. Sembrava che i problemi fossero lontani o per incanto dissoltisi, dinanzi ad una gara che come scopo avrebbe dovuto risvegliare l'interesse per la politica, ma che a me e' apparsa una strategica e mastodontica parata di partito dove gia' era ampiamente scritto chi sarebbe stato il vincitore.
Si appreso invece che la disoccupazione e' aumentata vistosamente, così come il P.I.L. Prospettive di crescita non ce sono nel breve e neanche se ne intravedono nel medio termine. Il sistema sanitario e' sull'orlo della banca rotta, così come quello previdenziale, dove aumentando la soglia dell'eta' pensionabile, non solo si e' allontanato l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro ma, al tempo stesso, gia' si e' consapevoli che gli stessi, avranno una redditivita' pensionistica che sara' circa la meta' di quella attualmente erogata.
Che fare? Gia' si parla di patrimoniali eccezionali, sui beni mobiliari ed immobiliari, di vendita o per meglio dire, di svendita del patrimonio immobiliare pubblico. Bastera'?
Si e' capita una cosa soltanto: di sviluppo neanche a parlarne.
In un finire d'anno caratterizzato dall'attesa snervante della mazzata proveniente dall'IMU, quasi fosse una mannaia sul capo degli italiani, gia' si e' consapevoli che l'agonia non avra' fine.
Un altro tema assai battuto e' la lotta all'evasione. Si ipotizza la graduale scomparsa del contante, come strumento per permettere la tracciabilita' di tutti i movimenti di denaro. Benissimo. 
Perche', con lo stesso accanimento viscerale, non sento mai parlare di lotta serrata contro tutti i tipi di sprechi e di privilegi della politica? 
Spesso il rinnovamento viene visto solo come ringiovanimento dell'eta' anagrafica dei candidati. Io penso che il rinnovamento venga dato da una "rottamazione" non tanto degli uomini, ma dei partiti finora esistenti, partiti che nella loro logica autoconservativa, non hanno mai consentito un salto culturale al Paese.
Non deve apparire strano allora, che chi stia cercando di apportare questa rivoluzione, venga fatto apparire come un antipolitico...




 



sabato 1 dicembre 2012

ARBUSTUM COMPIE 9 ANNI!

Arbustum, ha compiuto 9 anni. Il mio sogno, continua a realizzarsi nonostante le tante difficolta'.
Tantissimi gli attestati di stima ricevuti su facebook. Si vive anche di soddisfazioni e non solo di fatturato.
Quest'anno poi, ho abbracciato in modo progressivamente crescente, una nuova fascia di pubblico, quella proveniente da internet, in particolar modo, quella molto attenta ed esigente appartenente a tripadvisor.http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g194713-d1465418-Reviews-Arbustum_Azienda_Agrituristica-Caserta_Province_of_Caserta_Campania.html#REVIEWS
La crisi c'e' e si vede, non potevo esserne fuori. La mia soddisfazione consiste nel fatto che, malgrado le presenze siano inevitabilmente calate, ho intercettato tantissimi nuovi clienti, rimasti entusiasti della mia azienda, considerandola di fatto, la loro casa in campagna! Cio' mi spinge ad essere ottimista per il futuro. La passione, l'amore, l'abnegazione che metto nel mio lavoro porteranno prima o poi, i frutti tanto attesi.
Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino in questa avventura, da molti considerata una vera scommessa.
In fin dei conti, se ci pensate un attimo, da 9 anni, riesco ad offrire svago e spensieratezza a Casal di Principe, conosciuta nel mondo soltanto per le sue nefandezze.
Ultimamente pero', venire a mangiare ad Arbustum, inizia a far tendenza...

lunedì 26 novembre 2012

PRIMARIE PD: UNA GUERRA TRA POVERI

Mentre il Paese affonda, i media non fanno altro che bombardarci con le primarie del PD.
Dapprima giornate intere a parlare dei candidati, poi ore di analisi e approfondimento sullo scontro televisivo, un'americanata in stile grande fratello, non proprio di sinistra. Infine il tam-tam sull'esito delle proiezioni e gli ulteriori commenti sulla vittoria parziale di Bersani. E non e' ancora finita: ancora una settimana di passione, in attesa del ballottaggio, tra il segretario del PD  e il sindaco Renzi. La mastodontica macchina da combattimento del  partito e dell'intero centro-sinistra italiano, attende di incoronare il suo leader, il futuro candidato alla guida del Paese. Una settimana di accordi sottobanco, guerre intestine, alchemiche promesse, strategiche alleanze. Un tutti contro tutti senza esclusioni di colpi. Altro che vittoria della politica, come insistono a farcela vedere. A me sembra una misera guerra tra poveri, gente che in assenza di competitor reali, si sente di assumersi di diritto, la guida morale e materiale della Nazione. Una faida tra personalismi , uno scontro tra dirigenze pur di conquistare il potere. Insistono nel presentarla come un risveglio della politica con la p maiuscola. Ma ai tempi di Berlinguer, non mi sembra ci fossero le primarie...
Dopo lustri di impegno indefesso ed univoco nella pratica dell'antiberlusconismo, per la prima volta devono promuovere qualcosa di nuovo al Paese. Nella logica del "ma-anche" cercano di tenersi buoni tutti, pur di strappare il massimo dei consensi e vedersi accrescere il tanto atteso vantaggio nelle prossime elezioni. Ma il loro destino e' segnato. Le politiche economico-finanziarie dell'UE, l'andamento delle Borse, la fibrillazione internazionale, lo spread, l'agenda Monti, saranno le principali variabili su cui confrontarsi in vista delle elezioni, per le quali non sappiamo ancora in che modo votare, senza dimenticare il delicato passaggio di consegne al Quirinale, scadenza delicatissima, perche' anche dopo le elzioni l'ingovernabilita' restera' diffusa.
 



martedì 20 novembre 2012

MONTI-BIS: SCELTA POLITICA O "RITROVATO RIFUGIO"?

Una settimana dice che e' a disposizione, l'altra che il suo lavoro volge a termine e, che un nuovo governo, dovra' guidare il Paese.
Questo e' l'atteggiamento di Mario Monti nell'ultimo periodo, una sorta di partita a poker con tanto di bluff.
Il tormentone Monti-bis continua, con nuove sfaccettature. Una grossa parte politica del Paese si e' resa conto della sua effimera consistenza, sempre piu' eterea ed evanescente. Quello che resta del centro-destra ormai e' solo spazzatura, ma di quella tal quale, non piu' riciclabile, ne' riconvertibile. Questi soggetti politici, specialmente quelli che affollano in modo sempre piu' straripante, il cosiddetto centro, vorrebbero essere tenuti ancora per mano dal Professore, una sorta di parafulmine all'apocalisse politica che ha dilaniato le proprie fila. E poi c'e' Grillo, il male assoluto, il guru dell'antipolitica, il masaniello sognatore, il destabilizzatore della democrazia, lo spettro del manifestato fallimento della politica tradizionale. 
Un Paese barzelletta non puo' finire in mano ad un comico
Ed ecco che d'improvviso, tutti si danno da fare per mobilitare le coscienze, per riaccendere le speranze, per recuperare quel consenso ormai perduto. Si parla infatti anche di un governo Monti-Zemolo, un' ipotesi fantapolitica di aggregazione moderata, fatta da personalita' provenienti dalla societa' civile, piu' i transfughi di piccoli partiti ormai alla frutta o movimenti meteore che speravano di trovare maggior fortuna (vedi FLI).
Nel frattempo l'incertezza aumenta. Non si sa ancora in che maniera si andra' a votare, ne' quando sara' la data delle elezioni. Nel PD sono in corso le primarie, nel PDL si stanno "scannando" per le candidature. Al Quirinale ci sara' il cambio dell'inquilino.
Monti se ne sta li a guardare, in maniera quasi seccata. Ma lui e' consapevole che in caso i mercati ritornino a tremare, lo spread a risalire, il suo lavoro dovra' continuare. Nessuno avra' il coraggio infatti, di governare un paese in fiamme.
Ma vuoi vedere che alla fine di un inverno "interminabilmente tempestoso", tutti lo tireranno nuovamente per la giacchetta?


giovedì 15 novembre 2012

POLITICA E MEDIA ORMAI OBSOLETI

In Spagna, Portogallo, Grecia, milioni di persone scendono in piazza per gridare il loro sdegno contro le decisioni prese dall'UE. 
In Italia, soltanto poche migliaia di studenti organizzano cortei pacifici prendendo manganellate in testa, nel tentativo di urlare la loro rabbia per un domani incerto. Perche' nel nostro Paese, non si genera per davvero una grande sommossa popolare? Perche' non ci si ferma tutti in segno di protesta? Davvero allora non si e' toccato il fondo o magari si vede finalmente la luce in fondo al tunnel?
L'Italia notoriamente, e' stato sempre un paese dimesso, tendente al compromesso, alla mediazione, all'inciucio, finanche al tradimento, per far prevalere un bigotto quieto vivere, senza sussulti, ne' prese di posizioni decise. Il periodo degli anni di piombo, fu piu' una parentesi di radicamento ideologico estremizzato che una vera e convinta rivoluzione cuturale.
Quella ahime', non potra' mai avvenire, per la presenza di due grosse "istituzioni storico-culturali": il Vaticano e la mafia. Da sempre e' noto che in Italia, quando hai fame, ti rechi in parrocchia o dal capo zona, per trovare conforto...
Quando poi vedi le trasmissioni di approfondimento politico, piegarsi a mere logiche di audience piu' che ai reali problemi del Paese, ti rendi conto perche' non deve apparire strano ed anitdemocratico, l'atteggiamneto di chi, come Grillo, diserta a tavolino qualsiasi programma televisivo.
Ospitare un gonfio ed invecchiato Briatore a Servizio Pubblico, per anteporlo a Landini, a me sembra piu' una trovata pubblicitaria che un reale "servizio pubblico" al Paese. Cosi come mandare sulla televisione a pagamento la sfida tra i pretendenti alla leadership del centro-sinistra, una sorta di x-factor preconfezionata, tra candidati senza carisma, paragonabili a dei manichini in una vetrina natalizia della Coin, esperienza che a breve, si svolgera' anche nel centro-destra, in perfetta par-condicio...
Uscito di scena il "nemico da abbattare", la politica ed i media d'improvviso si scoprono obsoleti, palesando i propri limiti culturali, l'imbarazzante carenza nell'essere strumenti formativi per il Paese.


sabato 10 novembre 2012

VITTORIA DI OBAMA E LE DIVERSE PERCEZIONI DEGLI USA

Obama viene riconfermato Presidente degli Stati Uniti d'America. La favola del primo uomo di colore alla guida della casa Bianca, continua.
Il paese a stelle e strisce pero', appare diviso, lacerato al suo interno ( per una vittoria avvenuta sul filo di lana), logorato da una crisi economica di lunga durata che ha mietuto tante vittime anche a quelle latitudini.
Anch'io ho tifato per Obama, un presidente che ha tentato cose difficili in un momento di grande difficolta', rimettendoci spesso la faccia ma avendo avuto il coraggio di osare, un presidente molto umano, il vicino della porta accanto.
Quello che mi da fastidio pero', e' quella ricerca fin troppo forzata di far apparire gli USA come un paese perfetto o per meglio dire, quella duplice facciata che viene data alla nazione a seconda di chi poi va assumerne la guida.
La vittoria dei democratici, la riconferma di un presidente afro-americano, per giunta rieletto, incarnano il sogno americano, la leggenda di un paese dove tutto e' possibile, il modello di un'efficiente democrazia da imitare, la compattezza di un popolo che si unisce davanti al suo leader mettendo da parte i particolarsmi e le contrapposizioni ideologiche.
Se avesse vinto Mitt Romney, un repubblicano e, sciaguratamente poi, nel breve periodo fosse scoppiata l'ennesima guerra, gli Stati Uniti sarebbero ritornati a ricoprire quel ruolo di grande potenza colonizzatrice, esportatrice di potere, cultura e abitudini, una nazione che con la guerra fa muovere la sua economia e che sulla luna magari, ci ando' grazie ad una fiction girata negli studi di Hollywood...


venerdì 2 novembre 2012

BYE, BYE, TONINO!

Caro Di Pietro,
da te non me lo sarei aspettato. Da sempre ti sei battuto per la legalita' contro ogni tipo di ruberia e abuso della casta. Ti sei assurto ad unico difensore della costituzione, attaccando anche il Quirinale, senza se e senza ma. Hai fatto dell'antiberlusconismo il tuo credo, la tua filosofia, la tua ossessione. Di tutto cio' ne hai fatto un tuo dogma o forse, sei stato abile a farcelo pensare.
Ma come spesso tu andavi affermando, anche a te ti hanno preso con le mani nella marmellata. Hai tenuto nascosto per anni il bilancio del tuo partito e forse, e ripeto forse, quei soldi li hai utilizzati per usi personali, diciamo come l'ultimo dei " trota" arrivati a Montecitorio.
Ti prego, adesso non fare il Formigoni di turno, arroccandoti nel tuo fortino.
Lascia il partito ( l'Italia di quali valori?..) ad altri, perche' non e' giusto che esso finisca per colpa tua. Anzi, lascia la politica e questo mondo che neanche a te appartiene, perche' di gente come te, ne abbiamo davvero gia' abbastanza.
E non ti illudere che Grillo ti tenda piu' di tanto la mano, le sue boutade sono semplici esperimenti propagandistici. Ritornatene nel tuo feudo molisano, tutti i decaduti lo fanno. Li ci sara' sempre tanta gente che continuera' a considerarti un piccolo patriarca ( lo stesso e' capitato a Mastella) a farti credere che tu sei vittima del potere, quello stesso potere che anche a te ha accecato la vista.
Bye, bye, Tonino!
p.s. la prima cosa che ho fatto, ti ho cancellato dai link del mio blog

mercoledì 31 ottobre 2012

VOTO IN SICILIA: UN CAMPANELLO D'ALLARME

Il voto siciliano mette in chiaro principalmente tre cose: l'astensionismo, l'ascesa del M5S e l'ingovernabilita'.
La gran parte del popolo siciliano di destra, non si reca alle urne, sentendosi orfano di una valida coalizione rappresentativa, ormai frantumata, divisa e allo sbando. Il "laboratorio" siciliano propone una nuova coalizione, quella in cui c'e' l'alleanza tra PD e UDC, forzatura politica che puo' esistere in Sicilia, abituata ad ammucchiate clientelari ma che sara' difficile da riproporre a livello nazionale. 
Il m5s si conferma realta' emergente, movimento che tutti continuano a vedere come forza anti-politica a cui viene dato poco credito ma che, pian piano, in tanti iniziano a intravedere come necessario interlocutore politico.
Il neo-governatore Crocetta, non potra' legiferare senza l'appoggio degli altri partiti, in un territorio stremato dalla crisi a da lustri di sprechi istituzionali-autonomisti.
Se le elezioni amministrative in Sicilia, dovevano rappresentare una cartina di tornasole per l'appuntamento della prossima primavera nel Paese, di certo non possiamo stare tranquilli. L'incertezza e' notevole.
Nel PD ci saranno le primarie dall'esito molto incerto. Caos totale nel PDL, in piena guerra tra bande. Berlusconi ha finito di essere collante di una forza variegata, il suo illusionismo mediatico non produce piu' effetto. Casini sta alla finestra, non sapendo con chi allearsi. Vendola vede sminuito il suo carisma di oratore intellettuale, Di Pietro a sua volta, si trova a gestire imbarazzanti situazioni interne relative all'amministrazione dei fondi del partito.
Fino ad aprile, ci saranno altri scandali, altre ruberie della casta. Speriamo ci sia alemeno un piu' equo sistema elettorale.
Gli elettori volteranno le spalle alla politica o abbracceranno il nuovo che avanza?

domenica 28 ottobre 2012

BERLUSCONI: UN SUICIDIO IN DIRETTA

C'e' chi si suicida gettandosi da un ponte.

C'e' chi la fa finita ingerendo barbiturici.

C'e' chi adopera un revolver come passaggio ad altra vita.

Taluni, sono piu' platealmente teatrali nella realizzazione del proprio gesto estremo. Organizzano interviste a reti unificate per dichiarare pubblicamente, la propria volonta' di non ritirarsi dalla scena politica.
Ognuno e' libero di scegliere serenamente la propria fine. Amen!



lunedì 22 ottobre 2012

LA FINE DELLA DESTRA AVVENNE NEL 2009


Così scrivevo nel marzo del 2009. Cio' che presagivo ahime', si e' realizzato.

In Italia non esiste piu' una destra politica di riferimento. Finito Berlusconi e continuate le ruberie anche tra coloro i quali gridavano "Roma ladrona", una parte politica del Paese si e' dissolta. Caso unico nel panorama politico internazionale, l'Italia al momento, non ha piu' una prospettiva politica a destra. Tutti i big o presunti tali, facenti parte di questa corrente, cercano di riciclarsi verso il centro, verso quell'anima moderata di ispirazione cattolico-liberale che a mio parere puo' ritenersi, nel caso italiano, una sorta di insalata russa o per essere piu' precisi, una fetida minestra riscaldata, proposta agli elettori per cercare di non scomparire del tutto.

Questo era il mio post.

Buona lettura!

lunedì 15 ottobre 2012

SCIOGLIMENTO CHIRURGICO

La Lega in Lombardia ritorna ad essere forcaiola. Abbandona le scope e riprende i cappi. Ma che faccia di bronzo bisogna avere a fare della questione morale una bandiera, un modus vivendi, dopo che i suoi piu' alti dirigenti rubavano dalle casse del partito per appagare i propri desideri personali.
Certo, si dira' che e' stato fatto un ripulisti nei vertici del partito e che rubare in proprio, e' cosa molto diversa che comprare voti dalla mala, nello specifico l'ndragheta calabrese. 
Pero' improvvisamnete, ci si rende conto che al nord la mafia esiste, dopo che per bocca di Maroni, la malavita organizzata era un fenomeno del tutto sconosciuto oltre il Po.
Ma l'Expo di Milano del 2015, chi lo dovrebbe finanziare, visto che ormai il Paese e' in bancarotta? La movida della capitale economica del Paese, da chi veramente e' gestita?
Meglio dire le cose come stanno. Negli ambienti leghisti, ci si e' resi conti che il PDL e' allo sfascio. Berlusconi ormai, rappresenta il passato. Il centro-destra uscira' sconfitto alle prossime elezioni. Piu' conveniente allora, disfarsi quanto prima dei vecchi alleati, costringendoli a rassegnare le dimissioni, con conseguente scioglimento del Consiglio Regionale.
Ognuno per i fatti propri e "nemici" come prima. Meglio che si calmino le acque sulla Lombardia e che le attenzioni del Paese cambino direzione, spostandosi magari su territori per cosi dire, antropologicamente predisposti a subire questo tipo di clamore mediatico. Sul nord, non si deve fare rumore!
Il problema deve rimanere circoscritto in alcune aree del Paese. Se si aprissero tutti gli armadi per davvero,  troppi scheletri ne uscirebbero e lo spread inizierebbe a salire.

mercoledì 10 ottobre 2012

LA POLITICA VA COMMISSARIATA

La macchina burocratica, ha bisogno della politica?  Mi spiego. Un organismo amministrativo, sia centrale che periferico per funzionare al meglio, necesiterebbe esclusivamente di professionisti seri e preparati; perche' tali compiti allora, dovrebbero essere svolti da figure provenienti dalla politica? D'altronde oggi in Italia, c'e' un governo tecnico, fatto da persone che prima, ufficialmente, non si interessavano di politica a tempo pieno, guida tecnica che, per molti degli stessi leaders politici attuali, dovrebbe essere mantenuta anche dopo la scadenza naturale di questa legislatura. Che senso ha allora insistere sul trovare una nuova via politica per il Paese, visto che e' ormai conclamata la propensione quasi genetica dei nostri amministratori ad usare la cosa pubblica per interesse personale?
In questo momento storico, in Italia servirebbe soprattutto di pulizia, di epurazione, non il perpetuarsi di un dramma,  in cui si e' trasformata la politica, in cui si cercano nuovi attori figuranti ma i registi ed i produttori restano gli stessi.
La corruzione e' ormai dilagante. Dopo 20 anni da tangentopoli, nulla e' cambiato in questo Paese.
Se si mettesse la lente d'ingrandimento su ogni amministrazione, si scoprirebbero dappertutto ruberie e sprechi, cattive gestioni e sperpero del danaro pubblico. Quando si arriva ad un colpevole, tanti altri la fanno franca, perche' e' impossibile controllare a fondo ogni ente pubblico, ogni amministrazione territoriale.
Molti concordano nel ritenere il cosiddetto "modello Caserta" - la militarizzazione del territorio per finalita' di lotta alle organizzazioni di stampo mafioso - uno strategico strumento con cui lo Stato combatte l'illegalita'.
Data la perdurante corruzione esistente nella politica, la dilagante abitudine di molti amministratori di servirsi del danaro pubblico per arricchimento personale, la conclamata commistione tra politica e malavita, perche' non allargare in modo esteso e capillare la militarizzazione anche nella gestione delle amministrazioni sia centrali che periferiche? E' peggiore un regime militare (non di tipo sud-americano ma una forma di commissariamento prolungato della pubblica amministrazione) o una democrazia solo virtuale ma in realta' espressione del clientelismo di casta e dell'affarismo mafioso?
A Reggio Calabria, primo capoluogo di provincia ad essere commissariato, non e' calato il coprifuoco come accadeva tempo fa a Tripoli, per intenderci. La vita continua.

lunedì 8 ottobre 2012

L'ASFITTICA LITANIA DELLA POLITICA

I partiti continuano a illudersi di poter illudere gli elettori. Non passa giorno che non si sentano dichiarazioni d'intenti tese al cambiamento, allo svecchiamento, alla rottamazione delle vecchie nomenclature, al favorire il merito, le donne, i giovani. Per non parlare poi, del richiamo alla morale, all'etica, al decoro, alla lotta alle ruberie ed agli sprechi.
Il problema e' che a propagare ad iosa tale volume di chiacchere sterili, di bla bla bla gia' ascoltati per anni, sono gli stessi politici responsabili dello sfascio. Vogliono rinnovare ma loro non si ritirano.
A destra, in piena confusione ed in caduta verticale nei consensi, sono alla ricerca di un nuovo leader. Berlusconi pare si sia reso "disponibile" a non presentarsi per il bene del centro-destra, del Paese e perche' no, per l'andamento delle sue azioni... Una destra che  tornera' ad avere piu' anime e forse anche piu' simboli.
A sinistra non sanno chi sara' il nuovo leader. Renzi piace di piu' agli avversari del PD che non ai suoi militanti. Rappresenta il nuovo perche' lo dice la sua carta d'identita', ma non emoziona ed i suoi discorsi in maniche di camicia (in questo imita il suo avversario Bersani) sembrano spot simili a quelli che propongono i saldi alla Rinascente.
Vendola va per la sua strada, mostrando coerenza ma la sua oratoria rimmarra' per l'ennesima volta fine a se stessa, cosi come rimarranno vani i tentativi di spallata istituzionale portati dal "ruvido" Di Pietro.
Casini cerca perennemente alleati. Pare che sia finito il suo innamoramento per il PD. Il suo ondeggiare da pendolo, nelle ultime ore lo starebbe riavvicinando ai moderati del centro-destra qualora il Cavaliere decidesse davvero di ritirarsi ( voi ci credete?).
Spuntano chiaramente nuovi partiti e movimenti. Tremonti e Sgarbi ne hanno fondato dei nuovi. Montezemolo sta sempre li pronto ad appoggiare una qualche lista di moderati presi dalla cosiddetta societa' civile ( meglio dire una societa' indebitata senza prospettive e speranza) schierati a favore della riconferma di Monti.  
Circa la  Lega non mi pronuncio. Continuo a considerarla un'accezione surreale di natura fantastica.
I politici parlano, parlano. Parlano tra loro, ormai. La loro asfittica litania, e' il farneticare prodotto da individui assenti e distanti, a cui nessuno da piu' ascolto.
Il Paese vive da troppo tempo una stasi determinista e l'assoluta mancanza di decisionismo e dirigismo nella politica. Per troppo tempo l'elettore e' stato considerato un soggetto passivo, recettivo, una semplice scheda da infilare nell' urna. La deriva sociale e' assai vicina. Cosi come e' prossima una rivoluzione culturale. Una rivoluzione civica e civile contro il sistema, contro la casta e i privilegi, contro gli abusi e le ruberie dei politici
La grande onda che sommergera' questo flautolento corpo in decomposizione rappresentato dai partiti tradizionali, e' prossima.
Fermare il nuovo che avanza, e' sempre piu' difficile.

lunedì 1 ottobre 2012

UN PAESE SENZA CORAGGIO

I nostri politici sono diventati d'improvviso dei candidi moralizzatori. Tutti fanno a gara per presentare una legge contro le ruberie della casta. Certo, non tutti rubano, non tutti potevano sapere cosa facesse il collega di turno, ma di sicuro e' quanto mai postumo il loro patetico tentativo di rifarsi una verginita' perduta, di redimersi davanti ai cittadini. Molto raro poi, l'uso delle dimissioni a prescindere, in Italia viste come ammissione di colpa e non come assunzione di responsabilita' dinanzi agli elettori. Al contrario, abbiamo spesso assistito al rifugio nelle istituzioni, come garanzia di liberta' dalle patrie galere.
Il vento pero' sta cambiando. Nei politici, la  paura di essere spazzati via, e' cresciuta a dismisura nell'ultimo periodo. Il loro rinnovato agitarsi e' l'ennesimo tentativo per poter rimanere incollati alle loro poltrone. Di qui i loro appelli ai ripulisti interni, all'azzeramento delle nomenclature scomode, all'allontanamento delle mele marce, dimenticando che in Parlamento siedono ancora circa 100 tra indagati o inquisiti.
Un altro fattore che accomuna al momento,  la gran parte dei partiti, e' la fiducia incondizionata verso Monti. Ma come si fa a non capire che nessuno ha piu' il coraggio di metterci la faccia? Il professore, sebbene scomodo, fa il lavoro sporco che loro non potrebbero fare, perche' ormai da lustri non hanno fatto nulla per il Paese, facendolo scivolare in una forma di immobilismo decisionale.
Un dato e' certo: la crisi colpisce tutti, ma la lentezza e la dilagante corruzione e corruttibilita' delle nostre amministrazioni centrali e periferiche, e' un caso tutto italiano, se ci riferiamo ai paesi per cosi dire evoluti.
In Europa incendia la protesta. In Italia invece, assistiamo passivi e silenti al nostro progressivo declinio.
C'e' piu' rassegnazione che rabbia.
Il nostro infatti, e' un Paese in cui e' assai difficile poter ipotizzare una rivoluzione, anche solo culturale. Storicamente abbiamo subito in silenzio. E' un Paese che non riesce a trovare ne' colpe ne' colpevoli, che non processa mai sé stesso. Un Paese che ha vinto una guerra cambiando l'alleato di turno. Che fa pace con un dittatore (Gheddafi) e poi ne bombarda il territorio, per non essere da meno alle grandi potenze europee. Un Paese senza spina dorsale, che si genuflette all'uomo forte del momento, si chiami Craxi, Berlusconi o Mussolini, ma che gli gira le spalle alla prima tempesta. Una Nazione di nepotismi, caste e clientele, di compromessi storici e ammucchiate pentapartitiche, di bustarelle e raccomandati, dove per vedersi assicurato il pane, si va dal parroco o dal capo zona.
Per tale motivo, e' molto difficile affidarsi al nuovo che avanza, aprirsi ad altri interlocutori, a rompere con gli schemi pregressi, a trovare il coraggio di cambiare.



giovedì 27 settembre 2012

GENNARO E' IL MIO SPIDERMAN

Di solito non realizzo post linkandone altri. Ma per la mia azienda e, soprattutto, per chi ha permesso che 

essa ricevesse finalmente il meritato risalto, affinche' non rimanesse, come dice Ligabue in una sua canzone:

" una piccola stella senza cielo ".

A tale scopo, pubblico questi link, ringraziando immensamente gli autori, professionisti della comunicazione

eno-gastronomica:

Karen Phillips, blogger americana, ed Alessandro Manna, Slow Food Caserta

Buona lettura:

http://www.tipicamente.it/index.php/se-spiderman-vendemmia-lasprinio-di-aversa/

 http://apolloedioniso.blogspot.it/2012/09/uomini-ragno-casale.html

lunedì 24 settembre 2012

SLOW FOOD A CASAL DI PRINCIPE

Grande evento ad Arbustum, il 22 settembre. Il piccolo vino, per l'occasione e' stato davvero grande!
Molti dei presenti, non avevano mai assistito ad una vendemmia in altezza. Lo spettacolo e' stato molto emozionante.
Ho offerto un pranzo con prodotti tipici bufalini. Molto apprezzata la gelatina di vino asprinio e gli scialatieli "Terra di Lavoro", un piatto ideato anni or sono per il territorio. Un primo piatto di pasta fresca, scalatielli, in cui ho combinato divinamente, lo spezzatino di bufala, la mela annurca, le noci ed il liquore di nocino.
La mozzarella e' stata offerta dal caseificio " Antica Casearia Fierro ", il cui titolare, da pochi giorni e' diventato Presidente settore caseario per la Provincia di Caserta per Confindustria. Molto esclusivo anche il dessert. Per l'occasione, ho preparato un dolce alla mela annurca, con acini d'asprinio.
Tra i presenti, Franco Marconi per la Camera Commercio di Caserta, Francesco D'Amore delegato Coldiretti e funzionario Consorzio di bonifica del Volturno, Silvia Imparato imprenditrice vitivinicola, premiata consecutivamente dal 1994 con il 3 bicchieri.
Un grazie particolare per l'ideazione e l'ottima riuscita dell'evento a Raffaele Magliulo dell'omonima cantina e Alessandro Manna, Presidente Slow Food Caserta.
Vi giro qualche link dell'evento, ringraziando immensamente  Maria Grazia Sapatiello per le foto, stupende:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.4225032543179.2164536.1206232065&type=1
e Karen Phillips per il video, da togliere il respiro:
http://www.youtube.com/watch?v=kvSBRLIOmlk&feature=youtu.be












giovedì 20 settembre 2012

FERMARE IL NUOVO CHE AVANZA

Tutto e' fermo, nulla cambia in questo dannato Paese. Le ruberie dei partiti continuano alla faccia della povera gente. Gli sperperi di denaro pubblico (12 miliardi per l'acquisto di 90 caccia F-35) decisi dal nostro Parlamento, pure.
Il PD aspetta le primarie per vedere se Renzi riesce a fare il botto o se sara' lui a rottamarsi anticipatamente.
Il PDL aspetta le decisioni del suo padrone. Se lui decidera' di non scendere in politica, il partito si indebolira'. Se al contrario, il Cavaliere, decidera' di ripresentarsi, il partito si indebolira' ugualmente.
Casini guarda entrambi, sperando in un ulteriore governo tecnico, per posticipare la conta del suo elettorato.
Vendola vorrebbe riuscire a convolare a nozze riconosciute, magari da celebrarsi in chiesa. 
La riforma elettorale giace ancora nel cassetto.
Cio' che dovevamo sapere da  Lusi e Belsito rimane ancora un mistero.
Sull'ILVA e' calato il silenzio.
La FIAT molto probabilmente, chiudera' qualche stabilimento, godendosi i guadagni in Borsa alla faccia del vertiginoso calo nelle vendite.
La luce in fondo al tunnel, rimane la fiammella di un cero accesso alla Madonna.
I dibattiti televisivi inizieranno a riparlare del nulla. I direttori di rete e quelli di testata, insieme ai conduttori dei programmi di approfondimento, riprenderanno a parlare tra loro. Da soli.
In questa stasi determinista,  l'unica preoccupazione unanime, e' fermare il nuovo che avanza.




giovedì 13 settembre 2012

LA VENDEMMIA DEGLI UOMINI RAGNO

Settembre, tempo di vendemmia. Anche quest'anno mi appresto in azienda a raccogliere il frutto tanto atteso.
Il settore vitivinicolo risente della crisi globale. Nel casertano ancora di piu'. Io da 2 anni raccolgo soltanto le uve, non vinificando in sede, ma facendomi trasformare il prodotto da una cantina vicina condotta da un mio parente.
I consumi in generale si sono ridotti e pure, l'asprinio, l'antica vite del territorio dell'agro-aversano, vero fiore all'occhiello del mio agriturismo, avrebbe delle enormi potenzialita', sia per le sue intrinseche proprieta' organoelettriche (la sua elevata acidita' lo rende perfetto per la spumantizzazione) che di richiamo culturale e  paesaggistico. Purtroppo, da soli, noi piccoli produttori di asprinio, in un terriotrio martoriato da problemi ben piu' grandi, non riusciamo sempre a promulgare e valorizzare al meglio tale produzione di nicchia  Tra gli imprenditori non si e' mai fatto sistema, un grosso limite che ha condizionato anche le altre colture agricole. Risultato: oggi la gran parte delle campagne dell'agro-aversano e' utilizzata per le sole produzioni cerealicole (alimento per il settore bufalino) o nel caso peggiore, letteralmente abbandonate.
Nonostante cio', con la mia perseverante ostinazione e, grazie anche all'aiuto della cantina menzionata (cantine Magliulo), sono riuscito ad organizzare un evento eno-gastronomico di eccezionale richiamo:
" La vendemmia degli Uomini Ragno ". Grandi piccoli uomini, per un grande piccolo vino.
L'evento, pubblicato anche sul mio account facebook, si svolgera', meteo permettendo, il prossimo 22 settembre.
Uno dei principali obiettivi che mi promisi all'atto della realizzazione del mio agriturismo, fu quello di preservare la testimonianza di questa antichissima vite. Oggi, nel mio piccolo, ci sono riuscito!

lunedì 10 settembre 2012

CIO' CHE VECCHIO NON PORTA IL CAMBIAMENTO

Vedo ancora tanta confusione nella politica (possiamo ancora usare questo termine?) italiana.
Il PDL, pardon, Berlusconi,  deve ancora decidere cosa fare in merito alle prossime politiche. Si seguiranno gli ennesimi sondaggi sul da farsi. Nel frattempo, un intero gruppo dirigente aspetta le decisioni del suo padre-padrone, non ancora rassegnatosi ad una serena vecchiaia da nonno. In attesa anche la Lega che, in caso di un passo indietro del cavaliere, potrebbe strizzare di nuovo l'occhio al PDL al nord, ma rimmarrebbe con molti soldi in meno in cassa (oltre a quelli sottratti dai suoi ex dirigenti massimi).
L'UDC, per bocca di Casini, spera di convincere Monti a rimanere ancora in carica anche dopo la primavera 2013. Da buon lecchino, si siede al primo banco per farsi notare dal "severo professore". Come fare? Iscriverlo nelle fila del partito e poi candidarlo, nominarlo come Presidente del Consiglio tecnico, sperando in una bufera finanziaria-produttiva che faccia spaventare nuovamente tutti contro ogni ipotesi di governo politico? Bah, si vedra'. Intanto Monti smentisce qualsiasi ipotesi di una sua nuova candidatura. Non e' detto pero', che non ci sia un nuovo governo tecnico (se le ipotesi nefaste si verificheranno in inverno) con guida Passera. Nel frattempo, come un gioco tra bimbi, Casini brucia sul tempo Berlusconi e inserisce la dicitura "ITALIA" sul logo del suo partito, come se tale parolina magica fosse garanzia di sicuro successo o magari di maggior limpidezza verso gli elettori.
E Bersani? Nella vasta e articolata area progressista, c'e' molta fribillazione ma, al contempo, tanta incertezza se preferire un altro governo tecnico o accollarsi il rischio di governare ( pare davvero sia la volta buona per vincere) il Paese in questo drammatico momento storico. Pronti ad andare al voto anche domani, ma non certi di farlo in alleanza con il PD, rimangono Vendola e Di Pietro, sempre piu' isolati nelle loro roccafarti romanticamente reazionarie.
Tutti i maggiori leaders (ha parlato anche Fini dall'alto del suo 2% di consensi) puntano a compattare il Paese contro il rischio di derive antipolitiche, populiste e nazionaliste. Tutti si richiamano ai concetti di responsabilita', coraggio, unita', generosita', sacrificio (quanti ancora ne dobbiamo fare?), per il bene dell'Italia e dell'Europa, tutti usano i soliti slogan tesi a premiere il merito od a puntare sui giovani (quelli della mia generazione a cui fu promesso cio' 20 anni or sono, sono tutti ormai ultra quarantenni...), di contrastare ogni forma di corruzione o nepotismo. Che belle parole e che faccia di bronzo a pronunciarle.
Nessuno che dica: " scusate abbiamo commesso degli errori, facciamo un passo indietro per il bene del Paese. Che avanzi il nuovo! "
Nel frattempo non si sa come saranno scelti i candidati, in che maniera voteremo, quale premio sara' dato al partito che vince. Gli uomini in campo poi, restano gli stessi. Le loro idee, i loro programmi si propagano come suoni stonati emessi da un grammofono arrugginito.
Cio' che rappresenta il vecchio, non puo' portare il cambiamento.



martedì 4 settembre 2012

M5S: REALTA' SCOMODA ANCHE PER L'EUROPA

La risposta di Grillo al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, evidenzia come il M5S sia cresciuto in Italia e, al tempo stesso, sintetizza l'essenza di fondo di questa nuova realta' politica del Paese.
Il fatto che anche in Europa, Grillo inizi a dar fastidio, e' segno evidente che la sua ascesa e' ormai irrefrenabile.
Nel vuoto politico in cui si sono inabissati i partiti italiani, colui il quale riesce ancora a suscitare l'interesse dei cittadini verso la cosa pubblica, viene ormai etichettato come minaccia per la democrazia e, per tale motivo, a tutti i costi isolato.
Credo che Grillo abbia scelto autonomamente di tenersi fuori dal contraddittorio convenzionale, gestito dai media a loro volta controllati dalla ramificata casta di potere. Ha scelto di diffondere il suo messaggio usando la rete, dove ci si puo' confrontare in modo libero ed autonomo e dove, alla stessa maniera, si puo' essere criticati in modo crudo e diretto. Per molti, questo atteggiamento sfiora l'anarchia, l'autoritarismo, il populismo mediatico ( a mezzo internet) e viene identificato come processo di teorizzazione anti-politica. Ma la politica per così dire tradizionale, in Italia, in oltre 60 anni di Repubblica, cosa ha prodotto? Allora, se vogliamo attenerci a queste indicazioni che provengono chiaramente dai leaders dei partiti tradizionali e dagli organi d'informazione da loro gestiti e controllati, e' giunta l'ora di votare un "anti-politico" per defenestrare un'intera classe di professionisti della poltrona ad oltranza.
Perche' gli altri partiti, salvo qualche eccezione, non usano la stessa strategia di comunicazione? Perche' i loro rappresentanti, sanno di appartenere al passato, di essere arrivati inesorabilmente, al capolinea.

sabato 1 settembre 2012

NESSUNO E' AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

Attacco al Quirinale? Destabilizzazione delle Istituzioni? Minaccia alla democrazia? Bah, penso che si stia facendo tanto rumore per nulla. In Italia non ci si deve meravigliare piu' di niente. Se il Capo dello Stato e' coinvolto in conversazioni compromettenti, non deve far gridare allo scandolo ma deve indurre a riflettere che, in questo dannato Paese, davvero nessuno e' al di sopra di ogni sospetto.
Quando era una precisa parte politica ad essere attaccata, si parlava di sacrosanto dovere d'informazione da parte della stampa (a volte quasi morboso) e di meritevole condotta della magistratura i cui esponenti a volte, erano considerati dei veri e propri eroi nazionali.
Adesso le cose sono un po' cambiate. Si parla d'informazione deviata, manipolata, di magistratura impazzita (perche' attacca il suo massimo rappresentante?), di necessita' di una legge sulle intercettazioni (guarda che coincindenza!), di complotto internazionale teso a ribaltare un ordine precostituito. Ma quale ordine? Ormai il Paese e' alla deriva, senza una spina dorsale politica ed economica, con una classe dirigente obsoleta, imprigionato da una corruzione dilagante. Un tempo, negli anni di piombo, le Istituzioni venivano attaccate perche' ancora forti. Oggi la loro credibilita' e' al lumicino. I loro rappresentanti, si trascinano per inerzia sapendo di non avere piu' nessun peso specifico. Non importa sapere a quale area politica appartengano.

domenica 26 agosto 2012

NON C'E' BISOGNO DI GRILLO PER DIRE CHE QUELLI DEL PD SONO ZOMBIE

Quando non si sa piu' cosa dire in questo Paese, si urla al fascismo. Lo erano Berlusconi e i suoi colonelli ex-alleanzini per la loro smania di potere e protagonismo, a volte lo era Bossi per la sua indole settaria e razzista. Oggi a detta di Bersani, lo e' Grillo (peccato che il leader del M5S non accetti il contraddittorio), solo per aver detto che gli attuali dirigenti del PD sono ridotti a livello di zombie.
Ma perche', negli ultimi anni, la sinistra italiana cosa ha fatto? Il suo univoco e primario obiettivo e' stato quello di inseguire il fantasma di Berlusconi per fini propagandistici, ma, all'atto pratico, ha sempre consentito sia il perpetuarsi delle ruberie e degli abusi di Palazzo, sia quelli privati del Cavaliere, permettendogli di mantenere tutti i suoi privilegi, a cominciare dal mai risolto conflitto di interessi.
La sinistra italiana e' da tempo divisa al suo interno. L'ala cattolica  non ha mai convissuto pacificamente con quella progressista, troppo diverse le loro origini. Anche nell'Ulivo di Prodiana memoria, la convivenza allargata fu un esperimento mal riuscito. Prevalsero logiche di bottega e di mera sopravvivenza parlamentare, rispetto agli interessi generali. La componente radical chic poi, negli ultimi anni, nei suoi discorsi da salotto (ma anche in veri e propri happening televisivi molto seguiti) ha progressivamente perso di vista le esigenze della classe operaia ed i diritti primari delle categorie piu' disagiate. Per combattare un solo uomo, una parte molto ampia della politica italiana, ha perso di vista le esigene di milioni di cittadini.
La sinistra inoltre, si e' trovata d'improvviso castrata della sua assai presunta superiorita' morale. Ci si e' resi conto che i suoi esponenti politici rubavano come altri, erano collusi come tanti, potevano essere corrotti o corrompere alla pari di tanti uomini politici di questo Paese.
Forse, a breve, per la palese mancanza di avversari e non certo per i suoi meriti, quella che oggi si vuol far ancora chiamare sinistra in questo Paese, riuscira' anche a governare. Ma cio' non toglie, che questa sinistra, nonostante in Italia al momento non esista piu' una destra, così come e' concepita e strutturata, ha grossi limiti.

A PRESTO DA VOI

A chi mi segue chiedo scusa se in quest' ultimo periodo scrivo con minor frequenza.
L'agriturismo mi sta impegnando molto di piu', da quando sono passato ai fornelli (il cuoco torna a settembre).

Appena avro' tempo, vorrei parlare di vari argomenti, come ad esempio lo stallo politico che si prefigura in autunno, causato anche dall'incertezza in merito alla nuova legge elettotrale da realizzare o delle prime critiche ricevute dal Sindaco De Magistris, un primo cittadino che, ultimamente, e' sempre piu' interessato dalle vicende che hanno luogo lontano da Napoli (vorrebbe creare una lista politica nazionale per le prossime elezioni del 2013). Forti  polemiche ha suscitato la sua intenzione di fare un quartiere a luci rosse in citta'. Staremo a vedere.
 
Potrei parlarvi anche della crisi del settore agricolo, specie nella provincia di Caserta, un comparto che vive ormai una situazione di non ritorno, tra difficolta' degli imprenditori ed assenza delle istituzioni preposte.
 
Per adesso vi auguro buona domenica!
 
P.S. E' iniziato il campionato, pare che il copione (anche l'atteggiamento arbitrale) sia lo stesso...

martedì 21 agosto 2012

AMBIENTALISMO AD OROLOGERIA

Tanto rumore intorno all'Ilva di Taranto. D'improvviso ci si accorge che il sito industriale e' inquinato e che le maestranze non possono svolgere attivita' lavorative al suo interno, senza mettere a repentaglio la propria salute. E il sindacato in tutti questi anni dove era? Perche' la magistratura si muove solo adesso? Si moriva di tumore in silenzio, senza che nessuno protestasse. Possibile?
Bah, a me pare una strana coincidenza. In che senso? Il nostro PIL e' fermo, anzi e' in contrazione. Quale momento piu' propizio che aprire un'indagine e mettere a riposo temporaneo la piu' grande acciaieria del Paese? Si dovra' mettere a regime l'impianto, rispettando i vincoli di sicurezza per i lavoratori. I tempi previsti? Ma quando mai i tempi di esecuzione vengono rispettati in questo Paese? Allora meglio fare un po' di rumore, diventare tutti ambientalisti e moralisti convinti.
Per l'Ilva di Bagnoli a Napoli, ormai chiusa da decenni, si sente parlare di bonifica da tempi immemorabili. Sta di fatto che l'area e' ancora inquinata, dismessa, per non dire abbandonata. La vecchia giunta regionale di Bassoliniana memoria la fece diventare l'epicentro di qualsiasi iniziativa progettuale. Dall'epoca, eccetto un museo al suo interno, nulla e' stato fatto per riconvertire la zona. Non a caso, in merito alle ultime prove di qualifica della prossima America's Cup, in cui Napoli riuscì ad avere la candidatura, il comitato organizzatore si oppose all'ipotesi di disputare le gare nello specchio d'acqua antistante l'ex acciaieria, a causa di consistenti rischi per la salute dei velisti. In quella circostanza pero', la cosa passo' in secondo piano. Si doveva fare in fretta e portare l'evento in citta', ad ogni costo. Le gare furono portate a Napoli con il placet delle varie amministrazioni locali (Regione, Provincia, Comune, Unione Industriali e Comitato Bagnoli Futura) che, all'atto dell'indicazione di Bagnoli, credo gia' sapessero che era improponibile portare l'America's Cup in acque contaminate, nonostante ci si impegnasse per l'ennesima volta a riqualificare l'area interessata (leggi articolo dell'epoca). Il rischio fu per così dire calcolato. Mal che andasse, le gare sarebbero state svolte sul lungomare di Via Caracciolo e non su quello di Bagnoli (facente parte del golfo di Pozzuoli) per la quale sfumo' l'ennesima colata di finanziamenti dissoltisi nel nulla.
Cosi fu. La citta' ebbe l'evento. Bagnoli e' ancora inquinata.



sabato 18 agosto 2012

LA FINTA GUERRA ALLO SCONTRINO

Anche Monti, in pochi mesi, ha imparato a fare propaganda, usando attentamente la giusta terminologia mediatica, a seconda degli argomenti trattati.
Dapprima ha insistito sul concetto di "luce" che si intravede (il problerma e' che la vede solo lui) alla fine del tunnel, ma intanto la persistenza della crisi e' sotto gli occhi di tutti.
Ora parla di "guerra" all'evasione. Per l'occasione ha sguinzagliato per l'ennesima volta, i suoi fidi finanzieri in un scenografico porta a porta in quelli di Capalbio ( terre frequentate dalla borghesia di sinistra e non dagli imprenditori cafonal che si recano a Cortina - localita' controllata lo scorso inverno), alla ricerca di qualche proprietario di villa che non ha registrato il contratto per l'affitto estivo.
Nel frattempo anche lui, non solo i precedenti professori di sinistra, non ha ancora legiferato sull'eliminazione del conflitto di interessi.
Ha mantenuto poi, un' irrisoria penale sanzionatoria del 5% sugli evasori totali e una legge sul falso in bilancio, di Berlusconiana memoria, che a definirla barzelletta e' poco offensivo. Non si e' interessato in nessun modo, nel prendere provvedimenti concreti in merito alla lotta alla corruzione, un bubbone che ci costa circa 100 miliardi di euro l'anno.
Non si permette di mettere becco nei bilanci dei partiti, ne' in quelli delle cooperative di qualsiasi colore. Indossa l'elemetto del  "guerriero mediatico" ma nel frattempo dimentica o finge di dimenticarsi che le piccole e medie imprese italiane attendono (invano) oltre 120 miliardi di crediti dallo Stato, pagando cio' nonostante, le tasse piu' elevate tra i paesi occidentali, anticipando nel contempo l'IVA, senza vedersi pagare le fatture.
Quello che Monti non riesce a capire e' che con questo stato di polizia fiscale, i veri ricchi gia' sono andati altrove ( Austria, Slovenia, Romania e nord-Africa - basta vedere come sono deserti i pontili delle maggiori localita' turistiche della penisola ) i capitali provenienti dalle loro attivita' rimangono saldamente in Svizzera, chi vorrebbe investire si tiene a debita distanza dal nostro Paese e che la guerra allo scontrino lo vedra' sconfitto, perche' l'IVA recuperata nel breve periodo, sara' poi nuovamente persa, poiche' tante aziende chiuderanno definitivamente battenti e, forza maggiore, le tasse non le pagheranno piu'.
Chi lo ha compreso invece, sono i tanti immigrati che iniziano ad abbandonare il nostro Paese in cerca di migior fortuna.

mercoledì 15 agosto 2012

FERRAGOSTO AI FORNELLI

Un saluto a tutti e un augurio un po' in ritardo per un buon fatto ferragosto!
Io ero a lavoro in azienda ma oggi ero ai fornelli, per la mia prima volta.
Dopo una settimana di rodaggio, ho affrontato il "test" dell'Assunta, per cimentarmi in cucina.
E' andata abbastanza bene, c'e' stata qualche piccola disattenzione ma, nel complesso, la prova a detta dei miei clienti, e' stata superata.
Sono stanco ma soddisfatto. La cucina mi inizia a piacere. D'altronde avendo avuto un maestro al mio fianco per 9 anni, qualcosa avro' pure imparato.
Il mio chef ad agosto va in ferie ma quest'anno ho preferito calarmi io in questo ruolo e non chiamare sostituti. 
Ho avuto clienti nuovi ma anche alcuni di affezionati che in un primo momento, hanno avuto dei dubbi nel vedermi in altra veste. Avere proprio da loro i complimenti, mi ha davvero inorgoglito.
Un grazie a tutti loro specialmente a chi, da poco frequenta l'azienda e subito ci ha fatto ritorno.
Vi adoro!


martedì 14 agosto 2012

IL MONDO CORRE. NOI SIAMO FERMI

Bellissima la cerimonia di chiusura dei giochi olimpici di Londra. Si respirava un'atmosfera magica nella capitale inglese. Annie Lennox, George Micheal, sottofondo dei Beatles e di David Bowie, top model in passerella trasportate da auto rigorosamente british.
Londra ha fatto vedere la sua grandezza, espressione di una potenza che domino' mezzo mondo fino a meno di un secolo fa. Tanti must made in Great Britain da esportare,  difficilmente imitabili dai "professionisti" del copia ed incolla cinesi.
Fra 4 anni,  il braciere olimpico sara' acceso a Rio de Janeiro, citta' simbolo di un paese che e' diventato in pochi anni la piu' forte potenza economica del sud-America, non dimenticando che, due anni prima, nel 2014, sempre a Rio, saranno disputati i campionati mondiali di calcio.
E noi? Saremo imbottigliati ancora sulla Salerno-Reggio Calabria e, probabilmente, ancora illusi dalle farneticazioni di Silvio Berlusconi, omologati nel pensiero per i format della De Filippi, traditi dai nostri idoli del calcio perche' coinvolti in altre torbide vicende legate alle scommesse.
Povera Italia, sempre piu' lontana dai paesi che contano, costretta nel breve, a mettere in  "svendita" il suo patrimonio artistico ed architettonico o ad assistere al suo materiale collassamento, come sta avvenendo per gli scavi di Pompei.
Nello sport siamo tra le prime 8 nazioni al mondo. Nella realta' quotidiana, specie nell'ambito economico-sociale siamo davvero indietro, con un debito pubblico che ormai sfiora i 2.000 miliardi di euro. A livello politico poi, siamo da terzo mondo, mentre paesi che ne facevano parte, stanno combattendo per accedere finalmente, a forme di civile democrazia. Evidentemente e cio' che meritiamo. Negli ultimi 50 anni, abbiamo votato sempre gli stessi partiti. Negli ultimi 20, le stesse persone. Non saremo mai capaci di sovvertire il sistema ma rimarremo piu' inclini a trovare un piccolo pertugio, per poterne farne parte.
Il mondo corre, noi per troppo tempo abbiamo camminato. Adesso ci siamo fermati e si vede!

giovedì 9 agosto 2012

E FIDELE SE NE TORNO' IN AFRICA

Oggi in azienda mi e' venuto a trovare un mio ex collaboratore occasionale originario del Burkina Faso. Fidele, questo il suo nome, ormai si e' trapiantato al nord, nella provincia di Vicenza, impiegandosi in una fabbrica che opera nel settore del pellame per calzature. Prese le ferie, e' tornato in Terra di Lavoro a salutare un suo amico che da qualche giorno mi aiuta ad eseguire la 2° pota verde alla vite. Ci siamo salutati calorosamente, scherzando sul fatto che ha messo su una bella pancetta, segno del benessere settentrionale e di una vita che forse finalmente per lui, e' diventata un pochino piu' agiata.
Al contrario mi ha raccontato che anche nell'opulento nord-est si respira aria di crisi. Il suo contratto si e' ridotto per tempo di durata e ore di lavoro svolto in azienda. Molte aziende stanno chiudendo battenti. A fine anno, con molta probabilita', mi ha confidato che tornera' nel suo paese. Mi ha detto: Angelo, se devo morire di fame, preferisco farlo in Africa! L'Italia per gli africani non e' piu' l'eldorado.
Questa' e' la situazione, dobbiamo prenderne atto. Sagge le sue parole: con la crisi, finalmente gli italiani inizieranno ad usare il cervello e non piu' il portafoglio...

martedì 7 agosto 2012

MONTI L'HA FATTA GROSSA

Che i provvedimenti di Monti iniziassero a non convincere, era qualcosa che pian piano in molti cominciavano ad avvertire. Ma che il gelido professore, commettesse un'imperdonabile gaffe nei confronti del precedente Presidente del Consiglio era qualcosa di alquanto inaspettabile.
Secondo Monti, con Berlusconi ancora al Governo, lo spread sarebbe arrivato a quota 1.200
Siccome trattasi di una boutade impossibile da provare con freddi dati analitici, Monti con un'unica esternazione ha provocato due inevitabili conseguenze: da un lato a riesumato il cadavere di Berlusconi ( non ne sentivamo affatto il bisogno ) dando nuova linfa alla nutrita ciurma dei suoi zerbini striscianti che d'improvviso hanno ripreso a ragliare; dall'altro, con la successiva telefonata di scuse, ha palesato ufficialmente la sua manifesta sudditanza politica.
Lo avra' fatto per mantenere ancora vivo questo pseudo-governo? Lo ha fatto al contrario, per innescare un provvedimento accellerato di fine anticipata dall'esecutivo, vista la piu' che probabile necessita' di un'ulteriore manovra d'autunno non sopportabile dal Paese? La cosa non si potra' mai sapere. Possiamo solo dire che Monti  l'ha fatta grossa, dandosi da solo, un forte colpo di zappa sui piedi.
E' evidente che l'istinto lo ha tradito. Chi guida un paese dovrebbe invece avere maggior razionalita', specie nel caso si tratti di un freddo professore bocconiano e non di ex intrattenitore di navi da crociera.

sabato 4 agosto 2012

FUORI DAL TUNNEL, BINARIO MORTO.

Monti va in giro ad infondere sicurezza per il nostro Paese. Draghi a sua volta, afferma che l'Italia sta facendo il suo dovere con serieta'. Siete sicuri che il peggio sia passato? La luce che il nostro Presidente del Consiglio, dice di intravedere in fondo al tunnel, non vorrei fosse quella riflessa da un lampeggiante che indica l'avvicinarsi di un binario morto.
Io non vado  a vedere cosa fanno le Borse. Ormai si e' capito che la finanza e' in mano ad astuti speculatori che possono fare il bello ed il cattivo tempo per l'economia di un paese (temo che ad agosto ci sara' un altro attacco). Io guardo al tessuto produttivo italiano, a quante aziende chiudono battenti, a quanto sia giunto il tasso di disoccupazione giovanile, a quanti giovani non cercano piu' un lavoro, a quanto sia arrivato il debito pubblico.
Il resto sono solo chiacchere, sermoni dialettici che servono a nascondere la cruda realta' che ci circonda. 
L'italia e' messa proprio male. Non c'e' piu' una spina dorsale economica e soprattutto politica che possa far auspicare un cambiamento, seppur minimo, nel breve periodo.
La destra e' definitivamente scomparsa. Fini ha distrutto un partito per sedersi su di una poltrona alla Camera, per poi rompere un'alleanza per motivi del tutto personali. Berlusconi ha buttato al vento 20 anni di propaganda mediatica (non certo concreti miglioramenti per il Paese) per una manifesta impossibilita' a gestire tutto cio' che ruotava intorno alla sua vita privata. Bossi ha messo a sua volta le mani nella marmellata, frantumando il sogno (meglio dire una irrazionalita' fantastica) della superiorita' padana. 
Dall'altra parte e' notte fonda. Contrasti, frantumazioni, ripetuti tentativi di varare alchemiche alleanze per veder salvi i prori privilegi di casta, caratterizzano un'area politica in spasmodica ricerca di un vero leader.
In questo vuoto di idee, uomini e programmi, quali potranno essere le possibilita' di portare il Paese al di fuori del guado?




mercoledì 1 agosto 2012

NIENTE VACANZE. QUAL'E' IL PROBLEMA?

Tutti in cerca di evasione, di costruita felicita', a tutti i costi, con l'ansia di pubblicare in diretta le foto del viaggio su FB, o Twitter, per spararsi la posa, per dire: io c'ero.
Io quest' anno rinuncero' alle ferie, per sopraggiunti  problemi economici. Non sono tra i fortunati che hanno una casa al mare o in montagna comprata magari dai propri genitori o dai suoceri, dove soggiornare nel periodo estivo. Ho sempre pagato di tasca mia le vacanze, nell'ultimo periodo, con l'aiuto di mia moglie, portando i figli in tanti bei luoghi di villeggiatura, le ultime in ordine di tempo quelle fatte in Trentino la scorsa estate. Per non parlare di quando ero ragazzo e giravo l'Europa alla scoperta di tante mete esclusive.
Nel 1983, a 16 anni, ero a Londra,  l'anno successivo nelle cicladi, a Santorini e Paros, lo stesso anno d'inverno in Svezia dove il sole faceva capolino soltanto poche ore, quello dopo a Palma de Mallorca, vacanze di quasi 2 mesi. Nel 1989 da solo nella ex Yugoslavia in moto, vacanza indimenticabile. Come stupenda fu la mia esperienza in Portogallo, dove mi recai per due anni, 4-5 volte l'anno. Potrei proseguire. Mi fermo al viaggio di nozze, fatto in Polinesia francese, un' esperienza meravigliosa, come quella fatta nello stesso anno, il 2000, in Thailandia, nell'isola di Samui.
Quest'anno e' andata così. Mi dispiace per i figli, ma ho la fortuna che nonostante la loro tenera eta', sono maturi e consapevoli del mio momento difficile.
Faremo piccole gite fuori porta e bagni in piscina all'interno della base americana di Quarto, vicino Pozzuoli, dove potremmo usufruire di qualche accredito tramite la famiglia di mia moglie.
Niente vacanze convenzionali. Qual'e' il problema? La mia virtu' e' che ho sempre viaggiato con la mente. Quindi il non poter partire materialmente, non mi preoccupa piu' di tanto. 
Mi cimentero'  in cucina in agriturismo, anche perche', alle ferie il mio cuoco non rinuncia.
Agosto passera' in fretta e poi mai dire mai...trovare il luogo dove batte il sole d'estate, negli altri mesi dell'anno, non e' un problema!

domenica 29 luglio 2012

COME E' LONTANA LONDRA

Sono iniziate le Olimpiadi e con esse sono arrivate anche le prime medaglie per l'Italia.
Vorrei soffermarmi su come Londra si e' fatta trovare preparata per l'appuntamento. Grandi gli interventi nella capitale, inevitabili i disagi patiti dalla cittadinanza in corso d'opera, ma di certo la capitale inglese avra' per il futuro, una citta' molto piu' bella e funzionale, impreziosita da grandi opere che la collocheranno tra le capitali mondiali piu' all'avanguardia. E non penso che Londra faccia la fine di Atene. Per molti infatti, l'inizio della rovina greca e' da collegarsi con le Olimpiadi del 2004. L'inghilterra e' un paese diverso, grandi sono gli interessi e le ricchezze che gravitano a quelle latitudini. Basta vedere come il popolo di sua Maesta', si tenga ben lontano dall'area euro.
Grandi opere appunto, una grande problema per il nostro Paese. Nell'ultimo periodo e non solo, i grandi interventi strutturali sono sempre stati dei grandi affari solo per le mafie con il placet dei politici di turno, di qualsiasi colore politico.
Nonostante Monti nell'ultimo periodo e' molto criticabile per i suoi interventi strutturali mirati ad uscire dalla crisi, la sua decisione di opporsi alla candidatura olimpica di Roma per i giochi del 2020, mi ha trovato pienamente d'accordo.
L'Italia necessita innanzitutto di un cambio generazionale nella dirigenza politica, di una rivoluzione culturale ed etica nella coscienza del suo popolo. Senza queste necessarie metamorfosi, si continuerebbe ad avere un paese dove il caos e l'approssimazione resterebbero i caratteri distintivi della sua intrinseca pochezza.
Da questo punto di vista, Londra e' assai lontana!

domenica 22 luglio 2012

L'ECATOMBE E' SEMPRE PIU' VICINA

Crisi pilotata, crisi inevitabile, crisi d'autunno? Impossibile. Questi cialtroni di politici si cacano sotto dalla paura per lo spread e, pur di restare altri mesi con le chiappe attaccate agli scranni del Parlamento, per continuare a succhiare dalla mammella i loro privilegi, asseconderanno Monti fino all'ultimo giorno del suo mandato. E poi?
Il poi e' gia' adesso. Il loro unico nemico da abbattere, il loro unico obiettivo da raggiungere e' l'eliminazione fisica e materiale del M5S (dato al 20%) e divenuto per questa massa di inermi malfattori, di affamate sanguisughe, di corrotti mestieranti, un vero e proprio incubo.
Da Napolitano a Bersani, da Berlusconi a Casini, il male assoluto per la nostra democrazia, scivolata per loro responsabilita' nel buio piu' profondo, e' il teorizzare antipolitico di Beppe Grillo.
Il M5S e' l'antipolitica? E la politica, per il nostro Paese, cosa e' stata negli ultimi 50 anni? 
Questo paese meriterebbe un golpe o una rivoluzione. Ma siccome esistono 2 potenti roccaforti tutte italiane, il Vaticano e la mafia, in base alle quali e' impossibile praticare queste forme di repressione democratica, l'unica arma ancora in nostro possesso e' l'urna.
A breve, anche per le assillanti richieste di "Re Giorgio", ci sara' la tanto attesa riforma elettorale. I partiti non solo pensano a come architettarla per il mantenimento piu' vasto possibile dei loro diritti di casta, ma stanno gia' pensando a come escogitare il metodo piu' adatto per indebolire l'ascesa del M5S.
La loro speranza restera' vana. Il loro consenso sara' eroso in modo regolare e spietato al tempo stesso.
Chi votera' ancora per Berlusconi? Al nord, la Lega ladrona, ricevera' lo stesso consenso? Il PD sempre piu' diviso tra vecchia guardia e rottamatori, terra'? Il cangiante Casini, dopo aver sostenuto per anni il centro-destra, rimasto orfano di Fini, riuscira' ad ingannare anche il centro-sinistra? Lo stesso Fini, riuscira' ad ottenere il proporzionale, per vedere assicurato il suo 2% di consenso nazionale? Vendola e Di pietro, si riuniranno al PD, o andranno da soli a cercar gloria?
La situazione e' questa. Ed in questo contesto, l'Italia dovra' affrontare nella prossima primavera il voto ed il cambio di guida al Quirinale, per la massima gioia degli speculatori che ormai hanno ben capito, che il nostro Paese e' il luogo ideale per far propagare l'incertezza.
L'ecatombe e' sempre piu' vicina.


sabato 21 luglio 2012

INSIGNE: UNA PICCOLA STELLA INIZIA A BRILLARE

Il Napoli 2012-13 muove i suoi primi passi. Nelle meravigliosa cornice della Val di Sole, in Trentino, la squadra di Mazzarri si ritrova per il raduno estivo.
La cessione di Lavezzi ha lasciato un po' di amaro in bocca tra i tifosi, specie perche' si attendeva un gran colpo di mercato che, al momento, non e' ancora arrivato. Nonostante tutto, c'e' una giovane stella che inizia a brillare tra gli azzurri.
Mi riferisco a Lorenzo Insigne, il baby talento cresciuto nelle giovanili del Napoli e messosi in luce la passata stagione nelle fila del Pescara di Zeman (il boemo e' passato alla guida della Roma) in serie B. L'attaccante che ha contribuito in modo decisivo alla promozione della squadra abbruzzese nella massima serie, inizia a far intravedere le sue apprezzabili doti tecniche. Giorni fa ha realizzato una tripletta contro una squadra locale, oggi ha realizzato il gol decisivo in un amichevole di lusso, contro il Bayern Monaco.
Se il buongiorno si vede dal mattino, il Napoli puo' ben sperare per la prossima stagione. Il campione tanto atteso era gia' li, all'ombra del Vesuvio.

giovedì 19 luglio 2012

SAVIANO SCOPIAZZA ANCORA. CHE TRISTEZZA!

Il copia ed incolla di Saviano continua. Solo che adesso, la rete si e' allargata e, quando il mancato premio Oscar e l'aspirante premio Nobel mette le mani nella marmellata, viene scoperto. Vi giro la notizia.
Anch'io a suo tempo, nel marzo del 2009, scrissi un post relativo ad una notizia poco diffusa dai media.
Circa la sua principale opera, Gomorra, così risposi ad una nota blogger nel gennaio 2009, alla vigilia degli Oscar, quando pareva che  l'Italia potesse portare a casa la prestigiosa statuetta. Lei mi chiese cosa pensavo di quell'opera che, a suo tempo, era diventata quasi un fenomeno di costume.

" Che dirti. Prima cosa dobbiamo fare un distinguo tra Saviano e Garrone, tra libro e film.
Anch'io mi trovo d'accordo con te sul film. Si cerca di suscitare forte emozione, in modo lento, scontato.
Se ne andiamo a fare un discorso tecnicamente qualitativo, vediamo quanti limiti ci siano nel valutare il film come quasi certo vincitore all'Oscar - a proposito, stasera mi sembra si assegnino i Golden Globes - 
Quindi si dovrebbe essere d'accordo che il film se vincera' l'Oscar, sara' un contributo all'opera di Saviano come coraggiosa denuncia ma non come premio all'esecuzione cinematografica di Garrone.
Ma lo stesso Saviano, crea un genere narrativo sui casalesi, impiantando il suo racconto su stralci di verbali, indagini degli inquirenti o lavori fatti da altri suoi colleghi.
C'e' infatti anche una citazione nei suoi confronti, fatta da un altro giornalista che solo in un secondo momento viene ufficialmente inserito tra coloro che indirettamente hanno aiutato il giovane narratore a realizzare questo ormai famosissimo libro - puoi andare su www.ilroma.net del 9 gennaio a pag.9 - divenuto fenomeno di costume, un glamour all'italiana, affievolendo il suo carattere di denuncia, proprio perche' inflazionato.
Tra le altre cose, Saviano non produce un lavoro alla fine di un lungo periodo di indagine, come fecero al suo tempo gli scomparsi Giancarlo Siani - per la camorra- ed Ilaria Alpi per le vicende di dubbi traffici illeciti che si celavano dietro la guerra in Somalia.
In questo piu' meritoria, sicuramente piu' analitica, e' l'opera "Solo per Giustizia", del P.M. Cantone (per anni alla guida del pool investigativo per la Procura di Santa Maria Capua Vetere) o quella di Rosaria Capacchione "L'oro della Camorra" giornalista che da 15 anni segue la cronaca nera su Casal di Principe, anche lei ora sotto scorta.
Tra le altre cose, Saviano nel libro, dedica ampio spazio alla camorra napoletana, al principio parla dei traffici e gli intrecci con la mafia cinese che hanno come scenario il porto di Napoli.
Diciamo che poi, gli eventi reali che si sono succeduti, in modo cronologicamente naturale, hanno dato maggiore eco su cio' che accadeva a Casal di Principe. 
Ci si e' improvvisamente dimenticati delle faide tra il clan dei Di Lauro e degli scissionisti nell'area nord di Napoli, faida che ha prodotto decine di vittime. Ci si dimentica di cosa entra nei porti di Napoli e Salerno, ci si dimentica di chi gestisce lo spaccio ed il racket nel capoluogo partenopeo. A tal proposito, ti invito a  leggere il mio post pubblicato l'11 ottobre e pubblicato anche dal quotidiano Roma di Napoli - vai alla categoria pubb. sul Roma - per vedere come tante, purtroppo siane le piaghe che affliggono il territorio campano ma come, ultimamente, si parli solo del clan dei casalesi.
L'emergenza rifiuti e' stata "dirottata" come conseguenza del business del clan dei casalesi nello smaltimento dei rifiuti tossici. Cio' e' vero ma lo smaltimento di quelli ordinari- i sacchetti della spazzatura nelle strade di Napoli - non ha nulla a che fare con quello dei liquami tossici provenienti dal nord.
Poi ci sono state le uccisioni proprio a Casal di Principe, cosa che non accadeva da lungo tempo, ed infine le uccisioni del giorno di San Gennaro, 19 settembre, dove furono massacrati 6 extra-comunitari a Castelvolturno. A quel punto e' come se l'opera di Saviano prendesse corpo e vita propria , diventando una sorta di naturale proiezione del macabro, una real fiction, dove i morti erano realmente esistenti.
Approfondimenti televisivi continui, dibattiti, simposi facevano il resto. Faccio notare come l'ultima volta che Saviano appariva a Matrix, Mentana registrava il suo picco di ascolto, vicino al 40%, ascolti da semifinale di un campionato del mondo di calcio. Si e' determinata un ricerca spasmodica di ascolto, dove lo stesso Saviano diventa strumento di propagazione mediatica, a prescindere.
L'opera di Saviano, manca pero' di una parte, se la dobbiamo considerare una moderna prova di neorealismo all'ombra del Vesuvio.
Manca dello Stato. Non si citano le decine di arresti, le confische, i sequestri fatti anche precedentemente l'uscita del suo libro. Non si menziona l'opera meritoria di tanti inquirenti, investigatori, magistrati, forze dell'ordine spesso sotto pagate che comunque hanno assicurato alla giustizia tanti malviventi. Non si spiega che spesso, anche gli attuali provvedimenti in tema di restrizione dell'attivita' criminosa, non sono altro che la risultante di anni ed anni di indagini, di lavoro oscuro, perpetuo.
Pare come se per incanto tali interventi siano la diretta conseguenza delle denunce di Saviano. Cio' lo trovo ingiusto per chi si sacrifica da anni in un lavoro estenuante e delicatissimo. 
Certo sara' stata fatta una scelta di libera impostazione narrativa. Ma siccome questo neorealismo e' monco di una parte, Gomorra come opera, non puo' per me essere assurto come libro di didattica nelle scuole dell'obbligo.
Si fa educazione, non solo con la denuncia. Si educano le future generazioni, proponendo loro anche modelli positivi.
Il bello, anzi il brutto che tutti gli intellettuali napoletani si sono schierati a favore del giovane narratore, secondo me facendo un grande autogol per il territorio. Se ti capita, vai di tanto in tanto a curiosare nel mio link napolipuntoeaccapo. A distanza di mesi, il forum culturale partenopeo mi ha dato atto di cosa segnalassi da tempo con preoccupazione, cioe' che alla lunga , in particolar modo per il territorio campano, gli effetti della propagazione mediatica di Gomorra saranno solo negativi.
Addirittura, l'Assessore al Turismo Campano Claudio Velardi, nel suo blog, proponeva mesi fa la lettura a puntate di Saviano. Mi permisi di fargli notare che così facendo, di certo il Turismo in Campania si andava a fare benedire. Lui l'anno passato, accoglieva personalmente i turisti agli arrivi, offrendo loro le classiche sfogliatelle, forse per non far sentir  l'olezzo della munnezza. Gli dissi che forse, per il 2009, si sarebbe dovuto procurare all'accoglienza, dei giubbini anti proiettile...
Alla fine, credo che proprio per la devastante eco prodotta dal fenomeno, Gomorra vincera' l'Oscar. L'Italia avra' l'assegnazione di questo ambito trofeo. 
A Saviano, preferisco Benigni."

A distanza di anni, lo Stato ha continuato a sferrare duri colpi ai casalesi. Saviano non e' riuscito a ripetersi nel copia ed incolla.

mercoledì 18 luglio 2012

MAMMA MIA: TORNA SILVIO!

Mamma mia! Non e' il famoso titolo della canzone degli Abba, ma come viene commentato il quasi sicuro ritorno di Silvio Berlusconi in politica dal quotidiano britannico The Economist.
Berlusconi vuole rifarsi la verginita' perduta. Per scendere nuovamente in campo, ordina di far un cambio di rotta sulle scelte dei futuri candidati. Ci vogliono giovani nel partito, uomini e donne preparate, non le Minetti di turno, buone solo a trovare le pupe per il papi.
Ha davvero una faccia di bronzo il cavaliere, vorrebbe per l'ennesima volta prenderci per i fondelli. Se l'alternativa per il domani si chiama ancora Silvio Berlusconi, questo Paese merita per davvero di fare default.
Non mi riferisco soltanto alla destra che in vent'anni non e' riuscita a darsi un nuovo leader. Sono preoccupato per l'attuale sinistra italiana, la quale, priva di idee alternative e rinnovatrici, lacerata al suo interno, perdera' il suo tempo ad accanirsi contro un uomo vecchio e sempre piu' malato di interessato protagonismo, mancando per l'ennesima volta di dare al Paese risposte concrete, concentrandosi di fatto esclusivamente a dare battaglia ad un singolo uomo.
Lo scenario ahime', sara' questo, con somma gioia di Grillo che non potra' che approfittare di questo pauroso vuoto politico. Del resto, il leader del Movimento 5 Stelle lo ha sempre ribadito: i maggiori sponsor del suo successo sono gli attuali politici italiani.