giovedì 14 agosto 2008

E SONO 100! GRAZIE KAY

Questo e' il mio post numero 100!
Sono felice di aver raggiunto questo piccolo traguardo.
Spero di avere sempre tanti stimoli per rendere interessante il mio blog.
Lo scrivere, e' una forma non solo di comunicazione, ma di estrinsecazione della propria soggettivita'.
Il blog diventa quindi, strumento espressivo per liberare la propria interiorita'.
Oltre all'inventiva personale, devo ringraziare tutti coloro che durante questo percorso hanno "acceso" la mia fantasia, offrendomi spunti ed idee per arricchire le mie argomentazioni.
Un riconoscimento speciale e tutta la mia stima vanno a Kay Rush, professionista poliedrica di fama internazionale, persona eccezionale, che ha creduto nel sottoscritto spingendolo non solo a creare questo blog ma inserendo lo stesso, tra i suoi link utili.
Se oggi esiste nonsoloNapoli, il grande merito va a questa donna davvero speciale, per me davvero importante.
Infinite grazie, Kay.


p.s. Faro' un piccolo break, ci riaggiorneremo ai primi di settembre. A presto e saluti a tutti.

lunedì 11 agosto 2008

MOSCA,BOMBARDAMENTO GEO-POLITICO

Le vicende che stanno accadendo in Georgia ci riportano alla mente il periodo piu' cupo di regime praticato in Unione Sovietica.
La zona e' un delicato crocevia tra Europa ed Asia. In verita' sono stati dapprima i georgiani a voler invadere l'Ossezia, provincia autonoma ed inerme che ha subito l'azione militare dei generali georgiani. Ma la risposta di Mosca e' stata sproporzionata. Non si provocano così tante vittime per sedare piccoli conflitti territoriali. Si intuisce che il controllo dell'Ossezia e' un fattore secondario. Mosca vuole detenere il controllo completo di un'area diventata sempre piu' strategica nello scacchiere internazionale, un'area di notevole importanza geo-politica, tra il mar Nero ed il mar Caspio, la vicina Turchia e l'Iran, snodo di trasmissione di importanti gasdotti.
Il Cremlino evidentemente, vuole ribadire la sua centralita' come organo di controllo euroasiatico. Ha forse giocato d'anticipo per impressionare anche la vicina Ucraina per soffocare sul nascere qualsiasi velleita' separatista.
L'unione Sovietica non esiste piu' ma in quella parte di est europeo nulla e' cambiato. C'e' uno scontro non solo per motivazioni economico-politiche ma per una vera forma di scelta sociale e culturale a cui gli abitanti e i governi sono chiamati a rispondere.
Una parte della popolazione si sente vicina agli Stati Uniti, all'occidente, alla Nato; l'altra si sente sempre legata al gigante Russo, al Cremlino, alla religione ortodossa.
L'Europa dell'euro forte e dell'economia al collasso, ha tutto da perdere da questa vicenda e si trova nell'imbarazzo di dover scegliere se limitarsi a dissuadere Putin o spingersi oltre, chiedendo un maggior intervento degli Stati Uniti.
Questo finale di mandato per Bush si sta rilvelando piu' delicato di quanto si potesse immaginare. L'opera diplomatica e' iniziata. Speriamo che la crisi venga risolta in fretta e non venga al contrario trascinata in tempi lunghi con la strategica, calcolata e pericolosa alchimia di mettere in seria difficolta' il passaggio alla nuova Presidenza Usa, con tutte le conseguenze che tale fibrillazione porterebbe a livello internazionale.

domenica 10 agosto 2008

GOVERNO SOLO MA FORTE

I due anni precedenti l'attuale Governo, sono stati caratterizzati da un forte squlibrio e scontro politico.
Il precedente Governo Prodi, non aveva di certo i numeri per governare. I suoi provvedimenti riguardavano prevalentemente misure nell'ambito della tassazione, con un forte aumento del gettito che solo in parte riusciva a tamponare il disavanzo crescente del Pil e che come conseguenza maggiore, rallentava ulteriormente un gia' precario sviluppo.
L'instabilita' divenuta cronica, al tempo stesso, determinava altresì una maggiore asprezza dialettica. Tutte le parti politiche e sociali, dato il precario equilibrio istituzionale, si sentivano leggittimate a prender parte alle discuissioni della vita politica del Paese. Ognuna di esse, sapeva di essere un pesante ago della bilancia. Cio' determinava un ulteriore ingolfamento nella vita politico-legislativa contribuendo ad una paralisi nella dialettica democratica.
Con la vittoria schiacciante di Berlusconi, con l'uscita di scena dell'estrema sinistra, con il ridimensionamento dello stesso PD e del suo leader Veltroni, con lo sterile auto-isolamento dei centristi dell'UDC che non hanno avuto il coraggio politico di ritornare sui propri passi, da un lato si e' snellito il panorama politico nazionale, dall'altro si e' creata una forma di pax vivendi da molti auspicata da tempo, soprattutto per gli effetti di stabilita' che essa avrebbe dovuto arrecare alla Nazione.
Si e' potuto constatare pero', che l'instabilita', l'incertezza, la crisi che attanaglia il Paese non dipendevano da componenti interne; al tempo stesso, si e' vista sparire qualsiasi forma di contraddittorio politico, sia per la dilagante opera della maggioranza, sia per l'evanescente e sfilacciato ruolo dell'opposizione che adesso si chiama governo ombra (un' ombra di mezzogiorno, di cui non se ne vede traccia proiettata sul suolo) ma che dato il continuo fermento evolutivo-involutivo che domina il suo interno, non riesce a produrre gli effetti sperati nell'attuale contrapposizione politica.
Il bilancio iniziale dell'esecutivo resta comunque positivo.
Il Governo Berlusconi ha lavorato non solo sull'immagine e sulla percezione che di essa hanno i cittadini, riuscendo a mantenere ancora alto il consenso tra gli elettori ed a prolungare la cosiddetta luna di miele post-elettorale, ma ha realizzato forti interventi concreti.
A Napoli si e' fatto quasi un miracolo, uscendo dalla piena emergenza rifiuti, congelando ed isolando politicamente, i colpevoli e vetusti amministratori locali, vera forma di casta clientelare. A Napoli di fatto, assistiamo ad una forma di decisionismo governativo periferico.
Si e' tolta l'ICI, si sono detassati gli straordinari ma si dovra' agire con maggiore determinazione sul caro carburante e sul caro prezzi, che hanno portato l'inflazione al 4,1%, la piu' alta in Europa.
Sono stati varati molti provvedimenti in materia di sicurezza, sia contro il dilagare della micro-delinquenza, sia assicurando alla legge pericolosi latitanti, sia inasprendo le pene per i detenuti pericolosi.
Misure importanti sono attese per l'Alitalia, compagnia di fatto gia' svenduta ai francesi dal precedente esecutivo.
Normalmente, dopo l'estate, si rianimeranno le polemiche. Ci sara' una ripresa dello scontro e della contrapposizione tra le parti. Gli animi saranno nuovamente esacerbati. La mancanza di un contraddittorio politico, fara' sfogare in modo piu' roboante e pericoloso, tali malumori nelle solite piazze. Prepariamoci ad affrontare un lungo autunno caldo, dove un Governo solo nel confronto democratico ma forte dei propri numeri, avra' la responsabilita', il dovere e spero la capacita' di porre rimedio ai futuri dissenzi.

mercoledì 6 agosto 2008

E LA CHIAMANO ESTATE

Le citta' non si sono ancora svuotate e chissa' se tale fenomeno questa estate accadra'.
Il caro vita si fa sentire sulle abitudini degli italiani, popolo di vacanzieri costretti a diventare dei pendolari forzati del fine settimana.
Il primo esodo di agosto, non ha registrato i soliti incolonnamenti autostradali e molte di queste partenze erano appunto spostamenti fuori porta.
Tutti al mare nel week-end, attenti a tenere leggero il piede sull'acceleratore per fronteggiare il caro carburante. Serpentoni di auto in fila che lentamente si spostano sotto il caldo infuocato d'agosto. Sotto gli ombrelloni, fanno capolino nuovamente thermos per gli alimenti e vivande di vario genere, per tenere a freno i costi della tintarella. Anche i "vucumprà" registrano contrazioni nei loro affari sulle battige della penisola.
Chi parte, ha compattato il suo soggiorno, riducendolo ad una settimana massimo dieci giorni. Last minute, pacchetti in offerta, viaggi low-cost, itinerari alternativi verso mete piu' abbordabili, gli italiani cercano in ogni maniera di non svenarsi ulteriormente durante il periodo festivo.
In molti hanno preferito partire dopo il ferragosto, per godere di tariffe piu' ragionevoli.
I costi arrivati alle stelle ed i portafogli sempre piu' prosciugati degli italiani non aiutano certo a staccare la spina almeno nel periodo estivo. Anzi, il caro vacanze produce l'effetto di far tenere bene in mente che a settembre la musica non cambiera' e si dovranno affrontare nuovamente gli incessanti ritmi quotidiani non completamente rinfrancati dalla pausa estiva, che per molti rimane tale, solo per la componente atmosferica.

lunedì 4 agosto 2008

OLIMPIADI DI PECHINO: DIRITTI, CENSURA, DOPING

Tra pochi giorni avra' inizio la manifestazione Olimpica a Pechino.
L'avvicinamento a questa data e' stato preceduto da tante polemiche e da molti dubbi.
Si partì anni or sono, ipotizzando che la macchina organizzativa non sarebbe stata all'altezza di un evento così importante. I cinesi pero' ci hanno ancora una volta stupiti per la loro certosina e laboriosa applicazione, realizzando opere che resteranno veri simboli dell'architettura moderna.
Restano dubbi circa le condizioni meteorologiche e soprattutto in merito all'alto tasso di smog presente nella capitale.
Diverso e' il discorso relativo alla mancanza di diritti civili in quel Paese e di come il regime sfrutti tale evento come mero simbolo rappresentativo della sua grandezza.
Grosse sono state le polemiche verso gli abusi subiti dal popolo Tibetano che ha avuto un po' di visibilita' grazie proprio all'evento Olimpico, per gridare al mondo intero tutta la sua sofferenza e i suprusi patiti ad opera del Governo Centrale.
Si e' parlato altresì, delle limitazioni dei diritti civili fondamentali degli stessi cinesi, specie per quanto concerne la liberta' di pensiero e di comunicazione dello stesso. C'e' stata una grossa censura verso i nuovi mezzi comunicazione, come internet e la sua diffusione, essendo meno controllabile e manipolabile da parte del Governo.
Nel corso della passata primavera, in diverse occasioni, furono avanzate intenzioni di non partecipazione ai giochi da parte di tanti Paesi. Alla fine pero', tutti le maggiori diplomazie internazionali, pur dichiarando solidarieta' alla minoranza Tibetana e sostegno alle liberta' soggettive della popolazione cinese, hanno tranquillamente inviato i loro atleti a Pechino, in un'ottica chiaramente commerciale, per non inimicarsi il gigante asiatico.
Gli ultimi giorni precedenti le gare invece di essere caratterizzati da commenti piu' propriamente tecnico-sportivi, sono incentrati sulle vicende relativi al doping e sul numero di atleti che si presume saranno "beccati" positivi ai test. Purtroppo anche la squadra italiana pare al momento, essersi macchiata di questa vergogna.
Le Olimpiadi una volta erano occasione di incontro tra i popoli e di sana competizione agonistica.
Oggi sono diventate strumento di rappresentazione politica, sfrenata ricerca di visibilita' commerciale e, a volte purtroppo, falsata rappresentazione atletica.
Speriamo che lo sport, quello vero, prevalga sempre e comunque.

sabato 2 agosto 2008

GRAZZANISE, L'AEROPORTO E' AL DECOLLO

Il Governo sta accelerando i tempi per snellire le procedure legislative finalizzate alla realizzazione dell'aeroporto civile di Grazzanise, in provincia di Caserta.
Come gia' scrissi a suo tempo(21/01/2007) sul Roma riproponendo successivamente il tema su questo blog il 7 febbraio 2008, la Campania necessita' assolutamente di uno scalo areoportuale di largo respiro internazionale e Grazzanise e' l'unica area che consentirebbe tale attuazione con dei costi maggiormente contenuti, vista la gia' presente pista dello scalo militare.
Da lustri si porta avanti questa tematica ma col Governo attuale c'e' la reale possibilita' di rendere fattibile questa grande opera infrastrutturale che darebbe nuovo slancio alla Campania e, in particolar modo, alla Provincia di Caserta.
L'opera e' stata inserita nella disponibilita' dei fondi Fas regionali 2007-2015, con una disponibilita' di 905 milioni di euro. Questa volta i tempi sono maturi per far definitivamente "decollare" il progetto e liberare la Campania da una eccessiva centralita' del capoluogo partenopeo che ha fatto spesso da tappo a quelle che potevano essere altre iniziative di ampio respiro, per evidenti scelte politiche.
Se allo stesso tempo si determinera' una interconnessione tra il futuro scalo e l'altro ambizioso progetto di allargamento della zona portuale di Castelvolturno, si porrebbero le basi di un completo rilancio di tutta l'area del litorale Domizio creando un vero e proprio snodo infrastrutturale che porterebbe crescita, sviluppo e riqualificazione territoriale.
Il Governo fara' bene pero' a seguire direttamente l'evoluzione di tale importante opera, sia per non dare ad altre parti politiche i meriti realizzativi, sia soprattutto per evitare che la stessa, possa diventare un business per le organizzazioni malavitose che sicuramente cercheranno di intrufolarsi nella grande rete di appalti ad essa connessi.