giovedì 27 settembre 2012

GENNARO E' IL MIO SPIDERMAN

Di solito non realizzo post linkandone altri. Ma per la mia azienda e, soprattutto, per chi ha permesso che 

essa ricevesse finalmente il meritato risalto, affinche' non rimanesse, come dice Ligabue in una sua canzone:

" una piccola stella senza cielo ".

A tale scopo, pubblico questi link, ringraziando immensamente gli autori, professionisti della comunicazione

eno-gastronomica:

Karen Phillips, blogger americana, ed Alessandro Manna, Slow Food Caserta

Buona lettura:

http://www.tipicamente.it/index.php/se-spiderman-vendemmia-lasprinio-di-aversa/

 http://apolloedioniso.blogspot.it/2012/09/uomini-ragno-casale.html

lunedì 24 settembre 2012

SLOW FOOD A CASAL DI PRINCIPE

Grande evento ad Arbustum, il 22 settembre. Il piccolo vino, per l'occasione e' stato davvero grande!
Molti dei presenti, non avevano mai assistito ad una vendemmia in altezza. Lo spettacolo e' stato molto emozionante.
Ho offerto un pranzo con prodotti tipici bufalini. Molto apprezzata la gelatina di vino asprinio e gli scialatieli "Terra di Lavoro", un piatto ideato anni or sono per il territorio. Un primo piatto di pasta fresca, scalatielli, in cui ho combinato divinamente, lo spezzatino di bufala, la mela annurca, le noci ed il liquore di nocino.
La mozzarella e' stata offerta dal caseificio " Antica Casearia Fierro ", il cui titolare, da pochi giorni e' diventato Presidente settore caseario per la Provincia di Caserta per Confindustria. Molto esclusivo anche il dessert. Per l'occasione, ho preparato un dolce alla mela annurca, con acini d'asprinio.
Tra i presenti, Franco Marconi per la Camera Commercio di Caserta, Francesco D'Amore delegato Coldiretti e funzionario Consorzio di bonifica del Volturno, Silvia Imparato imprenditrice vitivinicola, premiata consecutivamente dal 1994 con il 3 bicchieri.
Un grazie particolare per l'ideazione e l'ottima riuscita dell'evento a Raffaele Magliulo dell'omonima cantina e Alessandro Manna, Presidente Slow Food Caserta.
Vi giro qualche link dell'evento, ringraziando immensamente  Maria Grazia Sapatiello per le foto, stupende:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.4225032543179.2164536.1206232065&type=1
e Karen Phillips per il video, da togliere il respiro:
http://www.youtube.com/watch?v=kvSBRLIOmlk&feature=youtu.be












giovedì 20 settembre 2012

FERMARE IL NUOVO CHE AVANZA

Tutto e' fermo, nulla cambia in questo dannato Paese. Le ruberie dei partiti continuano alla faccia della povera gente. Gli sperperi di denaro pubblico (12 miliardi per l'acquisto di 90 caccia F-35) decisi dal nostro Parlamento, pure.
Il PD aspetta le primarie per vedere se Renzi riesce a fare il botto o se sara' lui a rottamarsi anticipatamente.
Il PDL aspetta le decisioni del suo padrone. Se lui decidera' di non scendere in politica, il partito si indebolira'. Se al contrario, il Cavaliere, decidera' di ripresentarsi, il partito si indebolira' ugualmente.
Casini guarda entrambi, sperando in un ulteriore governo tecnico, per posticipare la conta del suo elettorato.
Vendola vorrebbe riuscire a convolare a nozze riconosciute, magari da celebrarsi in chiesa. 
La riforma elettorale giace ancora nel cassetto.
Cio' che dovevamo sapere da  Lusi e Belsito rimane ancora un mistero.
Sull'ILVA e' calato il silenzio.
La FIAT molto probabilmente, chiudera' qualche stabilimento, godendosi i guadagni in Borsa alla faccia del vertiginoso calo nelle vendite.
La luce in fondo al tunnel, rimane la fiammella di un cero accesso alla Madonna.
I dibattiti televisivi inizieranno a riparlare del nulla. I direttori di rete e quelli di testata, insieme ai conduttori dei programmi di approfondimento, riprenderanno a parlare tra loro. Da soli.
In questa stasi determinista,  l'unica preoccupazione unanime, e' fermare il nuovo che avanza.




giovedì 13 settembre 2012

LA VENDEMMIA DEGLI UOMINI RAGNO

Settembre, tempo di vendemmia. Anche quest'anno mi appresto in azienda a raccogliere il frutto tanto atteso.
Il settore vitivinicolo risente della crisi globale. Nel casertano ancora di piu'. Io da 2 anni raccolgo soltanto le uve, non vinificando in sede, ma facendomi trasformare il prodotto da una cantina vicina condotta da un mio parente.
I consumi in generale si sono ridotti e pure, l'asprinio, l'antica vite del territorio dell'agro-aversano, vero fiore all'occhiello del mio agriturismo, avrebbe delle enormi potenzialita', sia per le sue intrinseche proprieta' organoelettriche (la sua elevata acidita' lo rende perfetto per la spumantizzazione) che di richiamo culturale e  paesaggistico. Purtroppo, da soli, noi piccoli produttori di asprinio, in un terriotrio martoriato da problemi ben piu' grandi, non riusciamo sempre a promulgare e valorizzare al meglio tale produzione di nicchia  Tra gli imprenditori non si e' mai fatto sistema, un grosso limite che ha condizionato anche le altre colture agricole. Risultato: oggi la gran parte delle campagne dell'agro-aversano e' utilizzata per le sole produzioni cerealicole (alimento per il settore bufalino) o nel caso peggiore, letteralmente abbandonate.
Nonostante cio', con la mia perseverante ostinazione e, grazie anche all'aiuto della cantina menzionata (cantine Magliulo), sono riuscito ad organizzare un evento eno-gastronomico di eccezionale richiamo:
" La vendemmia degli Uomini Ragno ". Grandi piccoli uomini, per un grande piccolo vino.
L'evento, pubblicato anche sul mio account facebook, si svolgera', meteo permettendo, il prossimo 22 settembre.
Uno dei principali obiettivi che mi promisi all'atto della realizzazione del mio agriturismo, fu quello di preservare la testimonianza di questa antichissima vite. Oggi, nel mio piccolo, ci sono riuscito!

lunedì 10 settembre 2012

CIO' CHE VECCHIO NON PORTA IL CAMBIAMENTO

Vedo ancora tanta confusione nella politica (possiamo ancora usare questo termine?) italiana.
Il PDL, pardon, Berlusconi,  deve ancora decidere cosa fare in merito alle prossime politiche. Si seguiranno gli ennesimi sondaggi sul da farsi. Nel frattempo, un intero gruppo dirigente aspetta le decisioni del suo padre-padrone, non ancora rassegnatosi ad una serena vecchiaia da nonno. In attesa anche la Lega che, in caso di un passo indietro del cavaliere, potrebbe strizzare di nuovo l'occhio al PDL al nord, ma rimmarrebbe con molti soldi in meno in cassa (oltre a quelli sottratti dai suoi ex dirigenti massimi).
L'UDC, per bocca di Casini, spera di convincere Monti a rimanere ancora in carica anche dopo la primavera 2013. Da buon lecchino, si siede al primo banco per farsi notare dal "severo professore". Come fare? Iscriverlo nelle fila del partito e poi candidarlo, nominarlo come Presidente del Consiglio tecnico, sperando in una bufera finanziaria-produttiva che faccia spaventare nuovamente tutti contro ogni ipotesi di governo politico? Bah, si vedra'. Intanto Monti smentisce qualsiasi ipotesi di una sua nuova candidatura. Non e' detto pero', che non ci sia un nuovo governo tecnico (se le ipotesi nefaste si verificheranno in inverno) con guida Passera. Nel frattempo, come un gioco tra bimbi, Casini brucia sul tempo Berlusconi e inserisce la dicitura "ITALIA" sul logo del suo partito, come se tale parolina magica fosse garanzia di sicuro successo o magari di maggior limpidezza verso gli elettori.
E Bersani? Nella vasta e articolata area progressista, c'e' molta fribillazione ma, al contempo, tanta incertezza se preferire un altro governo tecnico o accollarsi il rischio di governare ( pare davvero sia la volta buona per vincere) il Paese in questo drammatico momento storico. Pronti ad andare al voto anche domani, ma non certi di farlo in alleanza con il PD, rimangono Vendola e Di Pietro, sempre piu' isolati nelle loro roccafarti romanticamente reazionarie.
Tutti i maggiori leaders (ha parlato anche Fini dall'alto del suo 2% di consensi) puntano a compattare il Paese contro il rischio di derive antipolitiche, populiste e nazionaliste. Tutti si richiamano ai concetti di responsabilita', coraggio, unita', generosita', sacrificio (quanti ancora ne dobbiamo fare?), per il bene dell'Italia e dell'Europa, tutti usano i soliti slogan tesi a premiere il merito od a puntare sui giovani (quelli della mia generazione a cui fu promesso cio' 20 anni or sono, sono tutti ormai ultra quarantenni...), di contrastare ogni forma di corruzione o nepotismo. Che belle parole e che faccia di bronzo a pronunciarle.
Nessuno che dica: " scusate abbiamo commesso degli errori, facciamo un passo indietro per il bene del Paese. Che avanzi il nuovo! "
Nel frattempo non si sa come saranno scelti i candidati, in che maniera voteremo, quale premio sara' dato al partito che vince. Gli uomini in campo poi, restano gli stessi. Le loro idee, i loro programmi si propagano come suoni stonati emessi da un grammofono arrugginito.
Cio' che rappresenta il vecchio, non puo' portare il cambiamento.



martedì 4 settembre 2012

M5S: REALTA' SCOMODA ANCHE PER L'EUROPA

La risposta di Grillo al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, evidenzia come il M5S sia cresciuto in Italia e, al tempo stesso, sintetizza l'essenza di fondo di questa nuova realta' politica del Paese.
Il fatto che anche in Europa, Grillo inizi a dar fastidio, e' segno evidente che la sua ascesa e' ormai irrefrenabile.
Nel vuoto politico in cui si sono inabissati i partiti italiani, colui il quale riesce ancora a suscitare l'interesse dei cittadini verso la cosa pubblica, viene ormai etichettato come minaccia per la democrazia e, per tale motivo, a tutti i costi isolato.
Credo che Grillo abbia scelto autonomamente di tenersi fuori dal contraddittorio convenzionale, gestito dai media a loro volta controllati dalla ramificata casta di potere. Ha scelto di diffondere il suo messaggio usando la rete, dove ci si puo' confrontare in modo libero ed autonomo e dove, alla stessa maniera, si puo' essere criticati in modo crudo e diretto. Per molti, questo atteggiamento sfiora l'anarchia, l'autoritarismo, il populismo mediatico ( a mezzo internet) e viene identificato come processo di teorizzazione anti-politica. Ma la politica per così dire tradizionale, in Italia, in oltre 60 anni di Repubblica, cosa ha prodotto? Allora, se vogliamo attenerci a queste indicazioni che provengono chiaramente dai leaders dei partiti tradizionali e dagli organi d'informazione da loro gestiti e controllati, e' giunta l'ora di votare un "anti-politico" per defenestrare un'intera classe di professionisti della poltrona ad oltranza.
Perche' gli altri partiti, salvo qualche eccezione, non usano la stessa strategia di comunicazione? Perche' i loro rappresentanti, sanno di appartenere al passato, di essere arrivati inesorabilmente, al capolinea.

sabato 1 settembre 2012

NESSUNO E' AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

Attacco al Quirinale? Destabilizzazione delle Istituzioni? Minaccia alla democrazia? Bah, penso che si stia facendo tanto rumore per nulla. In Italia non ci si deve meravigliare piu' di niente. Se il Capo dello Stato e' coinvolto in conversazioni compromettenti, non deve far gridare allo scandolo ma deve indurre a riflettere che, in questo dannato Paese, davvero nessuno e' al di sopra di ogni sospetto.
Quando era una precisa parte politica ad essere attaccata, si parlava di sacrosanto dovere d'informazione da parte della stampa (a volte quasi morboso) e di meritevole condotta della magistratura i cui esponenti a volte, erano considerati dei veri e propri eroi nazionali.
Adesso le cose sono un po' cambiate. Si parla d'informazione deviata, manipolata, di magistratura impazzita (perche' attacca il suo massimo rappresentante?), di necessita' di una legge sulle intercettazioni (guarda che coincindenza!), di complotto internazionale teso a ribaltare un ordine precostituito. Ma quale ordine? Ormai il Paese e' alla deriva, senza una spina dorsale politica ed economica, con una classe dirigente obsoleta, imprigionato da una corruzione dilagante. Un tempo, negli anni di piombo, le Istituzioni venivano attaccate perche' ancora forti. Oggi la loro credibilita' e' al lumicino. I loro rappresentanti, si trascinano per inerzia sapendo di non avere piu' nessun peso specifico. Non importa sapere a quale area politica appartengano.