mercoledì 27 febbraio 2008

ORO-BIANCO

Nell’identificazione del termine oro, aggettivante i colori, la storia ha avuto un importante legame terminologico indicativo di un’epoca: quella dell’era industriale. In tal caso si parlava di ORO-NERO.

Più vicino ai nostri tempi, soprattutto con l’avvento della tecnologia e della meccanizzazione in agricoltura si può senza dubbio parlare di ORO-ROSSO, rappresentato dalla bontà e dalla ricchezza del patrimonio pomodoro.

Centrando l’argomentazione posta in essere, per ORO-BIANCO vado a sottolineare il color bianco perla della mozzarella di bufala D.O.P intesa come patrimonio economico, sociale e culturale del territorio campano.

Nel panorama gastronomico internazionale, la mozzarella è divenuta un “must” culinario identificativo di una certa area geografica ed elemento cardine di un’abitudine alimentare, la dieta mediterranea, consacrata dai massimi esperti del settore come corretto comportamento salutare.

Le vicende relative all’emergenza rifiuti, con il susseguente calo registrato dal settore bufalino, non possono in nessun modo offuscare i notevoli passi in avanti fatti negli ultimi anni in termini di tecnologia, qualità e sicurezza dell’intera filiera bufalina. Le momentanee avversità presenti oggi in Campania, non devono altresì mettere a repentaglio l’immagine di un’economia specializzata, divenuta patrimonio culturale di un’intera popolazione.

lunedì 25 febbraio 2008

NAPOLI CAPITALE DEL MEDITERRANEO

Fin dal dopoguerra, la questione meridionale e' diventata argomentazione fondamentale nella politica del nostro Paese. Cio' nonostante il divario tra nord e sud sembra ahime', irrimediabilmente irrisolto.
L'ingresso nella Comunita' Europea, ha spostato ulteriolmente il baricentro socio-economico della Nazione verso il cuore del Continente.
Oggi il contesto internazionale vede scomparire le logiche est-ovest, anche grazie alla caduta del muro di Berlino ma fa apparire nuove contrapposizioni di mercato tra nord e sud del mondo.
Il problema e' che il meridione d'Italia e' come si fosse spostato ancora piu' al sud, accentuando i suoi limiti e l'atavica arretratezza.
La drammaticita' dell'emergenza rifiuti non e' che una cartina tornasole che materializza le due economie presenti nel Paese, con un nord produttivo ed un sud affamato di crescere, dove il tasso di disoccupazione, di poverta' restano molto piu' accentuati.
Eppure Napoli potrebbe assumere il ruolo che ebbe un tempo, cioe' quello di capitale del Mediterraneo. La sua posizione geografica resta strategicamente ideale come punto di incontro non solo tra le economie del Mediterraneo ma soprattutto tra le culture dei paesi bagnati da questo mare.
Il rilancio dell'Italia e il suo avanzamento tra le economie europee potra' avvenire solo con un pieno e definitivo rilancio del sud.
Il mezzogiorno d'Italia quindi, puo' assumere il ruolo strategico di piattaforma programmatica di sviluppo nazionale. Così come avvenne qualche lustro fa in Spagna, dove Barcellona, citta' poliedrica e multiculturale, fu la chiave di volta per il rilancio dell'intera penisola Iberica,Napoli potrebbe diventare la nuova Capitale del Mediterraneo, permettendo un forte slancio dell'economia nazionale all'interno del sistema Europa.

sabato 23 febbraio 2008

VELTRONI E LA GRANDE AMMUCCHIATA

Per mesi mentre era ancora vivo il precedente governo Prodi, Veltroni abbandonando il suo ruolo di Sindaco di Roma, si affannava per congressi, piazze e dibattiti televisivi per presentare la sua nuova creatura: il PD.
Fassino e Rutelli furono i suoi apripista. Furono versate lacrime quando si organizzarono i Congressi di scioglimento dei DS e della Margherita, per consentire la nascita del soggetto unico.
Furono organizzate delle approssimative primarie, dove fu permesso il voto ai sedicenni e dove di sovente si votava anche due volte...
Da queste primarie, fu indicato Veltroni come nuovo leader del nuovo partito.
Poi c'e' stata la caduta del governo Prodi, in un certo senso "benedetta" dallo stesso Veltroni.
Ci si e' dovuti affrettare per procedere alla stesura di un programma elettorale, dove sono stati indicati punti che sono in perfetto contrasto rispetto alle politiche perseguite dagli ex alleati di Prodi.
Il motto sbandierato da Veltroni e' stato quello di puntare sull'indipendenza e sull'autonomia del partito da altri movimenti, per riconoscere la diversita' e lo spirito di rinnovamento del nuovo soggetto politico.
Pian piano che la campagna elettorale va avanti, Veltroni pero' torna su i propri passi. Prima imbarca Di Pietro che palesemente chiede a mo' di supplica di entrare nel PD, per non rischiare di essere messo fuori dai giochi del Parlamento.
La scelta dell'ex p.m. e' chiaramente quella di infondere nel partito uno spirito giustizialista anti-berlusconiano che comunque non guasta mai ed e' sempre di moda quando gli argomenti propositivi da promuovere sono scarsi.
Un altro ingresso sofferto e tribolato e'stato quello dei Radicali. La parte appunto radicale entra con i suoi uomini e le sue idee all'interno del PD.
Cio' determinera' scontro e scarsa sintonia all'interno dello stesso movimento tra la parte cristiana e quella laicae si trasformera' in un boomerang contro Veltroni, creando un allontanamento di quella fetta di elettori indecisi che nel PD magari vedevano un partito abbastanza moderato su alcune tematiche.
Per non parlare della Regione Sicilia, dove alle prossime elezioni amministrative, il PD con in testa la Finocchiaro, correra' insieme alla Sinistra Arcobaleno, in una nostalgica riproposizione del vecchio Ulivo, tanto caro a Prodi.
Veltroni da perfetto giocatore di poker ha cercato di bluffare coprendo fino all'ultimo le sue carte ma poi, sul tavolo, si e' capito l'imbroglio.
Il PD non e' quel soggetto politico nuovo e moderno così tanto sbandierato ma resta a questo punto, una grande ammucchiata.

mercoledì 20 febbraio 2008

GLI ULTIMI COMUNISTI (sono in Italia)


La notizia dell'abbandono del Leader Maximo era attesa da un po' di tempo, da quando Fidel ebbe problemi di salute l'anno scorso.
E triste pero' constatare che il suo abbandono sia stato motivato soltanto da questa ragione.
Il potere con ogni probabilita' passera' al fratello minore.
A prescindere dalle vicende personali di Castro, pare che ultimamente Cuba stia finalmente aprendosi ad una logica democratica e liberale.
In fin dei conti il muro di Berlino e' caduto da oltre 15 anni.
Il comunismo come ideologia e' finito da tempo. Con esso e' sparito anche il concetto di rivoluzione, che ha affascinato negli ultimi lustri non tanto la povera gente dell'Avana o i disperati della steppa Sovietica ma e' stato portato avanti specialmente dalle borghesie di sinistra dei cosiddetti paesi occidentali.
Intellettuali, filosofi, scrittori, professori universitari,artisti del cosiddetto "mondo impegnato", hanno portato avanti le teorie figlie del comunismo piu' becero proprio perche' teorizzate da gente ormai imborghesita, in una semplice logica anti-liberale nell'ottica di chiusura verso il nuovo e del pericoloso mantenimento del proprio potere di casta.
L'Italia e' piena ancora di comunisti-marxisti-leninisti, ideologi romantici di un sogno svanito perche' improponibile.
L'Italia e' l'unico Paese al mondo (escluso Cina e Cuba) dove fino a pochi mesi or sono esistevano 2 partiti di matrice comunista, i Comunisti Italiani di Diliberto e il Partito di Rifondazione Comunista di Bertinotti.
Ora sono confluiti nella Sinistra Arcobaleno, guidata dallo stesso Bertinotti. I vari leader confluiti nel nuovo movimento, hanno affermato di aver rinunciato al simbolo della falce e martello ma che tale simbolo restera' sempre nei loro cuori.
Gli ultimi comunisti, sono in Italia

lunedì 18 febbraio 2008

SCANDALO RIFIUTI: DISAGIO SOCIALE DI UN'EPOCA

L'emergenza rifiuti in Campania e la sua fallimentare gestione stanno acquistando ormai connotazioni tragicamente allarmanti. La soluzione sembra essere ancora lontana.
La spazzatura invade nuovamente le vie del centro del capoluogo. Grossi cumuli maleodoranti si formano dinnanzi a negozi, scuole, chiese ed ospedali. Nelle periferie e nella provincia i paesaggi diventano apocalittici.
Devastazioni, profanazioni, scenari da inferno dantesco assumono caratterizzazioni morfologiche permanenti, divenendo quasi architettonicamente, stabile connotazione urbanistica del territorio.
Il sacchetto di immondizia diventa il simbolo di un disagio sociale di un'intera popolazione. Il sacchetto abbandonato rappresenta tutti i fallimenti di un'epoca.
La spazzatura che sommerge la città può facilmente portare alla mente il mai avvenuto rilancio di Bagnoli, il tanto atteso recupero della zona orientale, le innumerevoli promesse non mantenute per Scampìa, le disattese speranze di tanti disoccupati.
Il fetore per le strade con i tanti ratti che sguazzano nel marciume simboleggia l'inadeguatezza di una classe dirigente di tutti i colori politici che ha vissuto essenzialmente di assistenzialismo, pressapochismo, mancanza di scelte programmatiche degne di questo nome.
La spazzatura rappresenta anche l'arretratezza culturale di un popolo che non ha saputo reagire al malaffare ma ci ha convissuto in un rapporto clientelare che ormai è diventato un cancro indelebile.
Tale disastro ambientale rappresenta la materializzazione crepuscolare di un'epoca, l'impotenza degli uomini di fronte al nuovo che avanza.

sabato 16 febbraio 2008

APATIA APOLITICA

Le settimane passano e il dramma rifiuti non sembra trovare soluzione.
Anche il Super Commisario De Gennaro, il poliziotto di ferro, l'uomo dei pieni poteri pare non riesca ancora ad avere il controllo completo sulla drammatica tragedia campana.
Le varie forme di intervento portate avanti dal Commisario, spesso hanno trovato difficile applicabilita' per la dura protesta delle popolazioni locali. Non solo non riescono ad aprirsi discariche provvisorie ma rimangono in una fase di mera progettualita' le ipotesi di realizzazione dei vari inceneritori.
Nel frattempo il malcontento della popolazione cresce ma si trasforma in freddo distacco dalla societa' e dalle istituzioni.
Alla rabbia fa seguito la rassegnazione, alla protesta la piu' completa sfiducia. Il tutto si traduce in un progressivo disincanto e disinteresse per la politica.
Le ventennali promesse disattese, ai cittadini appaiono come fiabesche favole, illusioni utopistiche, occasioni di crescita e recupero di un'identita' sociale ormai completamente accantonata.
Si va creando una forma di apatia apolitica, una palese depressione morale e civile nei confronti di un mondo, la politica nel suo insieme, che con i suoi protagonisti ha atavicamente disilluso le speranze di un'intera popolazione. Popolazione stanca di aspettare, senza piu' obiettivi, priva di forze per poter reagire, offesa nella sua dignita' umana.
A questa fase di violaceo crepuscolo, chi riuscira' a far intravedere la luce di una nuova aurora?

giovedì 14 febbraio 2008

BUON SAN VALENTINO, NAPOLI!

Tornando dal mare quando e' sera, resto immobile a contemplare il tuo fascino , presepe di luci di incomparabile bellezza. Nelle calde e assolate giornate di agosto salgo sulle tue colline e da lì ti ammiro pigra e dormiente all'ombra del Vesuvio, quasi ad attendere un migliore destino.
E' freneticamente coinvolgente viverti nelle tue nascoste stradine, vicoli e viuzze, dedali e labirinti dove si ascolta il vocio della tua gente.
I tuoi storici ed eleganti caffe' hanno visto frequentatori illustri, attori, artisti, storici e filosofi.
Il tuo lungomare e' stato cartolina ideale di tanti innamorati che si sono dati promesse puntando lo sguardo verso un orizzonte turchese di speranza.
Le tue donne hanno avuto sempre tanto coraggio. I tuoi bambini sempre un' innata, briosa allegria.
La tua musica e' diventata storia nel mondo. I tuoi piatti hanno soddisfatto e dato gioia ai palati piu' esigenti.
Antichissima e' stata la tua storia, immensa la tua cultura, raffinata la tua arte.
Vivi adesso un momento difficile, crepuscolare, proprio per questo mi sento a te piu' vicino, amandoti di piu'.
Buon San Valentino, mia bella Napoli.

martedì 12 febbraio 2008

VENGO ANCH'IO? NO, TU NO!

Da qualche settimana erano insistenti le voci circa una possibile candidatura del Governatore Bassolino alle prossime elezioni politiche all'interno del PD per un seggio a Montecitorio.
Il Governatore avrebbe voluto portare il suo contributo diretto alla causa di Walter Veltroni.
Con questo tentativo "sua Maestà" Antonio avrebbe preso due piccioni con una fava.
Avrebbe trovato una preziosa scappatoia per fuggire dai fumi dell'emergenza rifiuti che lo vede anche imputato penalmente per le sue presunte responsabilita' come Commissario per l'emergenza, ruolo svolto per quattro anni. Allo stesso tempo avrebbe potuto crearsi una sorte di esilio dorato nella Capitale, allontanandosi anche fisicamente da Napoli.
Veltroni non se l'e' sentita di accoglierlo. Gia' il suo compito e' arduo: convincere gli italiani che Prodi ha fallito solo ed esclusivamente per lo sgambetto di Mastella.
Per far questo ha ripudiato i suoi storici alleati, scegliendo di correre da solo.
Penso che alla fine lo voteranno solo gli elettori che prima votavano DS e Margherita. L'effetto innovativo e dirompente non ci sara'. Sia la sinistra arcobaleno di Bertinotti, che i socialisti di Boselli e gli stessi radicali della Bonino, saranno i suoi primi avversari.
In questo contesto accogliere il Governatore della Campania non sarebbe stata una buona operazione di immagine.
Al tempo stesso Bassolino "rincuora" i campani dicendo loro che restera' al suo posto. Meno male, adesso noi tutti dormiremo sonni tranquilli...
Bassolino ha capito che anche intorno al super Commissario De Gennaro iniziano a determinarsi dei dubbi. Man mano che i giorni passano e le difficolta' aumentano, Bassolino spera di dimostrare che il fallimento del commissariamento non era una questioni di uomini ma di contesti e articolate logiche territoriali.
La Campania resta tuttavia crocevia politico nazionale. Come da questa regione arrivo' quella manciata di voti in piu' per sancire la vittoria di Romano Prodi, dalla Campania arrivera' il colpo di grazia per la sconfitta di Veltroni.

domenica 10 febbraio 2008

LA BIONDA CATTURA BOSS

Nella Squadra Mobile di Napoli, la sezione "catturandi" specializzata nella cattura di pericolosi latitanti di camorra, e' diretta da una bella donna bionda, il Vice Questore Cristina Mandara, di trentasei anni.
La sua bellezza resta comunque in secondo piano, rispetto alla sua grande capacita' investigativa, una sorta di vera e propria intelligence all'ombra del Vesuvio.
Gia' a dicembre fu assicurato alla giustizia l'altro boss latitante Eduardo Contini, capo-clan del Vasto.Di questi giorni l'arresto di Vincenzo Licciardi, considerato il cassiere del clan denominato Alleanza di Secondigliano, specializzato nel traffico di droga e controllo del racket. Secondo gli inquirenti il boss gestiva un impero economico ramificato in dieci paesi.
Da mesi la squadra diretta dalla dott.ssa Mandara era sulle piste del pericoloso latitante. Un pool di uomini specializzati e preparati che travestiti da postini, preti, agenti di commercio, pizzaioli hanno pedinato centinaia di persone, intercettato decine di utenze, piazzato impianti satellitari nei posti piu' impensabili.
Il risultato ottenuto e' stato accolto con immensa soddisfazione da tutti i vertici della Dda.
Spesso chi lavora per questioni così delicate, nel silenzio e con paziente operosita' non ha la eco dei media circa i risultati ottenuti. Forse dato il ruolo svolto e' anche giusto così.
Vorrei far notare che la Campania e' anche questo: impegno incessante da parte degli organi competenti, contro il malaffare.

giovedì 7 febbraio 2008

GRAZZANISE: UN NUOVO AEROPORTO PER IL RILANCIO DELLA CAMPANIA

In Campania l'auspicata normalizzazione nella raccolta dei rifiuti dovrebbe aver inizio a breve e con essa l'immagine della regione dovrebbe, nel medio termine, riprendere slancio.
Si dovrebbe in questo momento, pensare gia' alle ipotesi di sviluppo regionale futuro.
Purtroppo siamo abituati ormai ad ascoltare dai nostri governanti regionali, piani di sviluppo e crescita del nostro territorio che, puntualmente nel corso del tempo, abbiamo visto essere disattesi.
Mi riferisco al rilancio dell'area di Bagnoli, al recupero ed alla riqualificazione della zona orientale di Napoli, per non citare tutti i discorsi e progetti che negli anni sono stai fatti su Scampia.
Se ci spostiamo fuori dal capoluogo, osserviamo che uno degli argomenti piu' volte proposto sia stato quello della realizzazione del nuovo aeroporto internazionale di Grazzanise.
A dire il vero, tale ipotesi fu gia' argomentata dalla precedente giunta Rastrelli, per poi essere prima accantonata e successivamente rilanciata dall'attuale Governatore, Bassolino.
Gli attuali amministratori, sono perfettamente a conoscenza, che solo il futuro scalo nell'area casertana potrebbe soddisfare le esigenze di voli a lungo raggio per le caratteristiche tecniche di una pista di atterraggio che vedrebbe Capodichino, svantaggiata in partenza.
Il futuro aeroporto si collocherebbe in un'area gia' servita da un asse viario a scorrimento veloce, il Pomigliano-Villa Literno e sarebbe foriero di ulteriori vantaggi.
Decongestionerebbe in termini di inquinamento acustico ed atmosferico l'area urbana, senza dimenticare i minori rischi concernenti la sicurezza, che la delocalizzazione porterebbe.
Si potrebbe creare un collegamento alle isole per altra via, non incentrando tutto il traffico sul molo Beverello, Mergellina e Pozzuoli, puntando su un ampio rilancio della darsena di Castelvolturno. I turisti non dimenticherebbero Napoli anzi, ne godrebbero maggiormente le bellezze, in quanto visitatori e non passeggeri in transito.
In questo modo, tutto il litorale Domizio ( da Licola a Mondragone) verrebbe riqualificato, un'altra tanto promessa ma mai realmente realizzata opera.
Attrarre gli operatori stranieri con Capri, Sorrento e Positano per i nostri amministratori sara' sicuramente piu' facile ma, per determinare nuovi itinerari di sviluppo alternativi che consentano una crescita del territorio piu' diffusa, si potrebbe scommettere su zone dalla forte crescita, proprio perche' disagiate.

martedì 5 febbraio 2008

L'EMERGENZA SENZA FINE

Domenica sera ospite da Fazio, il prefetto De Gennaro ha spiegato agli italiani ed in particolar modo a noi poveri ed avviliti abitanti della Campania, che dovremmo vivere ancora a lungo con l'emergenza rifiuti.
A volte ci si dimentica che noi in Campania in emergenza straordinaria, ci viviamo da ben 14 anni.
De Gennaro ha ribadito che nel tunnel in cui siamo non si intravede ancora la luce per uscirne.
I problemi sono immensi, le difficolta' enormi. A tale catastrofe ambientale a breve si unira' quella igienico-sanitaria, con l'avvicinarsi della primavera e l'aumento delle temperature.
Inoltre, incombe sull'Italia anche l'ammonimento della Comunita' Europea che ha dato ancora poche settimane di tempo per uscire da tale disastro, pena il congelamento dei fondi UE da destinare al nostro Paese. Nel bene o nel male il problema campano ha portata nazionale.
Il Commissario tuttavia, non ha mai fatto cenno o indicazione riguardo i responsabili di tale disastro.
In tutti i programmi di intrattenimento sia Rai che Mediaset, si fanno solo riferimenti generici.
Pecoraro Scanio con i suoi no ha impedito, la Iervolino spesso ha omesso di fare, ma non viene mai pronunciato il nome di chi davvero doveva fare e non ha fatto, cioe' Bassolino.
Quando c'e' da accusare si allude sempre alla camorra in modo generico, senza fare i nomi ed i cognomi.
Penso invece, che l'attuale amministrazione a causa di incapacita', pressapochismo, errori di valutazione, prosopopea e la presunzione di chi governa da 15 anni questo territorio, abbia sicuramente delle chiare responsabilita'.
Intanto il tempo passa velocemente, senza che si intravedano segnali chiari di un'inversione di tendenza nella gestione della crisi. Questa crisi sta assumendo delle connotazioni a meta' strada tra il folklore e la propaganda politica, con tutti gli esponenti politici che oggi si affrettano a dare commenti e ad intervenire in dibattiti affermando i loro buoni propositi di accellerare la raccolta differenziata.
Ma non erano loro che fino all'altro ieri si tenevano buoni i consensi della gente sfilando nei cortei contro gli inceneritori? La classe dirigente politica campana e' attualmente obsoleta ed e' espressione dell'humus vivendi culturale di questa regione: l'arte di arrangiarsi alla giornata, senza nessuna preparazione programmatica.

sabato 2 febbraio 2008

CORSA SFRENATA GRANO-PETROLIO

L'anno appena trascorso e' stato caratterizzato da un considerevole aumento dei prezzi specie nei generi alimentari ed in particolar modo in quello dei derivati dei farinacei.
Cio' ci e' stato sommariamente spiegato, come fenomeno attribuibile alle grosse quantita' di grano ed altri cereali destinati quest'anno alla produzione di combustibili eco-compatibili o alla ricerca scientifica in tale direzione.
Le centinaia di migliaia di ettari di produzione finalizzata a tali usi hanno fatto inevitabilmente diminuire l'offerta di farinacei per gli usi convenzionali. Calcolati poi, i relativi passaggi nella filiera, troviamo aumentati a dismisura i prezzi di pane, pasta, latte (aumento del costo dei prodotti per la zootecnia) ed altri generi di primaria importanza.
Si e' verificato il superamento diffuso a livello internazionale del chilo di pane sul litro di benzina.
Ci sono diverse motivazioni che concorrono in tal senso. La ricerca scientifica e la diffusione di combustibili eco-compatibili e' ancora in una fase embrionale.
Nello stesso tempo osserviamo che, nonostante una fase storica rappresentata da un dollaro debolissimo, il prezzo del greggio appunto stimato con la moneta verde, continua ad aumentare.
Il prezzo quindi non dipende piu' dalle oscillazioni del dollaro, come avveniva fino all'ultimo ventennio scorso ma da altre variabili.
Crisi e tensioni internazionali, sfiducia ed insicurezza dei mercati ma, soprattutto, una domanda costantemente in crescita da parte dei paesi Asiatici assetati di greggio fanno si che il costo del barile sia in continuo aumento.
Cio' determinera' un ulteriore aumento dei prezzi di trasporto e quindi anche farina, pasta, latte ed altri generi alimentari costeranno di piu' anche per gli aumenti del greggio.
Quando interverranno organismi autorevoli per cercare di porre un freno a tali schizzofrenie?
La Comunita' Europea esiste solo per aver portato l'euro con le sue tragiche conseguenze?
La Banca Centrale Europea e' un organismo solo burocratico?
A livello europeo c'e' la mancanza di un'univoca politica energetica che sia degna di questo nome.
Con questo andazzo, l'euro continuera'a crescere, il dollaro ad indebolirsi; il grano ed il mais arricchiranno note multinazionali ed il petrolio no arrestera' la sua corsa.
Quale sara' il nostro destino? Potremmo vivere soltanto con il sole, il vento e le onde del mare?