domenica 28 aprile 2013

IL " COCKTAIL " E' SERVITO

Il "cocktail di governo" e' stato preparato. La compagine guidata da Letta (nipote) con la benedizione di Letta (zio) e' stata varata, ed e' pronta ad affrontare il mare in tempesta.
Per molti e' l'unico governo possibile, un governo spiccatamente politico, un governo che dovrebbe tenere compatto il Paese e contribuire a far uscire l'Italia dal guado.
Per me rappresenta una riedizione penta-partitica della prima Repubblica, una grande ammucchiata clientelare per cercare di fermare il declinio della politica e dei partiti.
Dimenticando d'improviso le battaglie ed i contrasti di lustri, PD e PDL si ritrovano a braccetto, con l'unico scopo apparente, di trovare in tempi stretti, i rimedi per il rilancio del Paese, lo snellimento della sua struttura istituzionale, l'ammodernamento della sua Costituzione, la riforma del suo sistema elettorale.
I propositi sembrano buoni e bisognerebbe dare fiducia alla nuova compagine di governo.
Ma quando si parlera' di tassazione, lavoro, sanita', giustizia, conflitto d'interesse, le diverse anime di cui e' fatto questo nuovo governo, riusciranno a trovare un'intesa?
La "mescolanza" e' stata raggiunta. Dopo un lungo "shakeraggio", il cocktail e' servito. Non sappiamo ancora se il suo sapore sara' gradevole. Ma soprattutto non sappiamo se una volta bevuto,  provochera' pericolose indigestioni...

lunedì 22 aprile 2013

NAPOLITANO PER TIRARE A CAMPARE

Napolitano per tirare a campare.
Questo e' lo scenario desolante della politica nazionale, un coacervo di complottisti mestieranti che trovatisi dinanzi al precepizio, hanno emanato un urlo di disperato aiuto al loro Presidente uscente, pur di non perdere i loro atavici privilegi.
Cosa succedera' adesso? Davvero questi ignobili, riusciranno in tempi brevi, a riformare il Paese, dando ad esso una nuova struttura politco-istituzionale?
Lo stato della vecchia politica era quello di una profonda ed irreversibile disperazione. I suoi protagonisti erano arrivati al capolinea, senza idee, senza programmi, senza un qualsiasi progetto di rinnovamento interno, divisi in tante anime all'interno dei loro schieramenti o al massimo resi silenti dai loro vertici autoritari.
Per anni hanno perso tempo, anteponendo le loro beghe interne ed il loro costruito antagonismo propagandistico, all'interesse del Paese e dei cittadini.
E adesso, tutti insieme, tenedosi per mano e chiudendo per un attimo gli occhi, dinanzi alla tragedia che li stavo sommergendo, hanno invocato l'appoggio e la misericordia del Presidente della Repubblica uscente, per evitare una vera e propria ecatombe.
Penso che questo ennesimo tentativo, per mantenere a galla questa barca che fa acqua da tutte le parti, rappresentata dalla vecchia nomenclatura partitica ed i suoi massimi interpreti, non possa avere un futuro roseo.
Trattasi soltanto di un ultimo tentativo di mantenere in vita un paziente inerme, un malato in coma profondo.
Con Napolitano, chiaramente, qualsiasi ipotesi di voto viene rimandata. Si assistera' ad un mega-inciucio di Palazzo, dove ogni protagonista, nel mantenimento dei propri privilegi, fara' finta di lavorare per il Paese, nell'ottica di uno sfacciato "volemoce bene", dove gli  storici nemici di Berlusconi accettaranno i suoi dictat e dove il Cavaliere dialoghera' con quelli che fino a poche settimane or sono, erano considerati dei pericolosi comunisti da combattere ed eliminare.
Non sara' stato un golpe, ma sicuramente e' stato un vergognoso accordo di potere, dove a guadagnarci al momento, sono solo i vecchi partiti, i veri artefici dello sfascio del Paese.

giovedì 18 aprile 2013

IL PD SI E' INCARTATO. GLI ITALIANI NON VOGLIONO UN PRESIDENTE GARANTE DELL'INCIUCIO

Finalmente si e' capito per chi si illudeva che il PD potesse rappresentare il cambiamento, che questi burocrati di apparato, questi mestieranti della politica, questi parassiti provenienti dal magna-magna della prima Repubblica, hanno affossato definitivamente il Paese, conducendolo in una strada di non ritorno.
Nella logica del mero calcolo politico, in un'ottica di sopravvivenza sterile ed asfittica ad ogni costo e con ogni mezzo possibile, Bersani ha fatto scegliere la candidatura di Marini a Berlusconi, limitandosi al semplice annuncio formale, quasi fosse il suo personale portavoce.
Ha fatto bene una parte del partito ad affossare tale candidatura. Si e' capito che la scelta della Presidenza della Repubblica, era funzionale al mantenimento di Bersani alla segreteria del partito, al tempo stesso alla sua permanenza alla guida del futuro governo con l'appoggio del PDL, in pratica alla realizzazione di un grande inciucio istituzionale, pur di far mantenere ad ognuno di questi zombi della politica, il proprio potere. 
Questa scelta non e' piaciuta. Non si puo' dialogare con chi e' stato considerato da sempre, il nemico da abbattare, l'unico scopo di sopravvivenza politica del partito, l'unico argomento di propaganda politica per accrescere il consenso elettorale.
Tale scelta e' maturata anche per limitare in ogni modo il M5S. In tal senso, la candidatura di Rodota' e' stata ignorata, pur essendo il costituzionalista, una figura di grande spessore, espressione della sinistra laica.
A tutti i coloro che hanno votato per il M5S e che hanno accusato Grillo di paurosa irresponsabilita' (molti dei quali seguono questo blog pur non commentando per questioni di mero principio personale), dico che chi ha delle serie responsabilita' di mal governo, e' proprio il segretario del PD. Volevano che Grillo si sedesse ad un tavolo per dialogare con questi affaristi del clientelismo, con la scusa che il Paese era sull'orlo del baratro.
Spero che costoro, si renderanno conto, che la missione di Grillo non e' ancora compiuta, che la fase di selezione autoindotta non e' finita, che quel percorso teso al prepensionamento forzato di chi occupa le istituzioni da oltre 30 anni, non e' ancora ultimato.
Il Palazzo si e' ancora una volta rinchiuso sulle sue posizioni. La distanza tra la casta e i cittadini, e' diventata siderale. La svolta non e' avvenuta in modo definitivo.
Il PD e' in confusione totale. Il partito si e' incartato. Le sue lacerazioni ataviche, sono diventate paurosamente incontrollabili. Bersani gia' rappresenta il passato. Si continuera' su questa strada, insisteranno su Marini? Si proporra' qualche altra figura di apparato, come Prodi o D'Alema?
Il Paese nel frattempo e' cambiato. I vecchi politici non se ne sono resi conto o forse, fingono di non capire. Se passera' un loro rappresentante, sara' il loro presidente, il garante dell'inciucio, non quello di tutti gli italiani! Sara' il nuovo inquilino del Colle, e da lassu' sara' spettatore del cambiamento, non di certo l'artefice.




venerdì 12 aprile 2013

CERCASI PRESIDENTE PER IL GRANDE INCIUCIO

Napolitano non ha conferito il mandato a Bersani per non bruciarlo in quindici giorni. Ha scelto poi di varare la commissione dei saggi, per "congelare" il suo fine mandato, quindi per non decidere in merito all'incarico del nuovo Presidente del Consiglio.
Adesso tutti aspettano la nuova nomina o meglio, l'idicazione di un nome condiviso per il Colle che, piu' che garantire una posizione super-partes a salvaguardia delle istituzioni, debba avere invece il preciso obiettivo di indicare un nuovo Primo Ministro che possa in qualche modo permettere la nascita di un governissimo o per meglio dire, la realizzare del tanto atteso "grande inciucio".
Lo scopo e' unico: mettere in minoranza conclamata il M5S, forza politica troppo scomoda, arrivata troppo in alto, oltre ogni previsione plausibile.
Se così fosse in questo Paese non cambiera' nulla. Il Parlamento restera' la casa del malaffare, la dimora di tanti malviventi che attraverso tale Istituzione, vedranno garantita la loro incolumita' dalle patrie galere, la sede di rappresentanza per intrecciare rapporti d'ìnteresse.
Se fosse così, il M5S, potrebbe solo accerescere il suo consenso.


domenica 7 aprile 2013

PD-PDL: LA FARSA CONTINUA

Fingono di odiarsi, ma in fondo sanno che solo se si daranno una mano reciproca, potranno tenere ben salde, le loro chiappe sugli scranni romani.
PD e PDL: la farsa continua.
Prima si fanno la guerra, poi pian piano, si aprono a possibili collaborazioni, ad ipotetici governi di unita' nazionale, governi di scopo, governi di tregua. I soliti bla bla bla, insomma.
Il Presidente della Repubblica, ha dato loro l'ultimo assist utile, prima del proprio fine mandato. Una commissione creata ad hoc, con il principale obiettivo di non decidere subito, ma di prendere tempo utile per far riavvicinare il calante, spento, disorientato Bersani ed un PD in cronicizzata lotta interna, al pluri-inquisito ma redivivo Berlusconi, leader di un partito, il PDL, che senza il suo capo-padrone, non sarebbe piu' nulla. 
Una commissione di saggi,  per leggittimare una forma di "inciucio istituzionale" con il fine di partorire la nascita di un governo ad ogni costo (previa oculata spartizione dei posti di potere), pur di ridimensionare il M5S, considerato oggi piu' di ieri, la vera minaccia ed il vero problema per la vita democratica della Nazione.
D'improvviso, Berlusconi non vede piu' minacce comuniste all'orizzonte, orditi piani antidemocratici di lottizzazione delle Istituzioni da parte del centro-sinistra. Anzi, gli andrebbe pure bene un qualsiasi governo a guida Bersani, pur di vedersi assicurata una posizione di "salvifica incolumita' penale" .
Il PD, a sua volta, non vede piu' il Cavaliere come il male assoluto, come l'artefice dell'impoverimento culturale del Paese, come lo statista che ha adoperato la politica per suoi meri scopi personali, come colui il quale ha screditato l'Italia nel mondo, per il suo improponibile e scellerato stile di vita (Mubarak, resterebbe anche da morto, lo zio di Ruby...)
Con la solita scusante della salvezza del Paese da minacce di un imminente default, si esortano i duellanti a fare la pace, a mettere da parte le loro ataviche contrapposizioni.
E voi questa, la chiamate ancora democrazia? I principali artefici dello sfascio morale, politico e economico del Paese, vengono fatti passare come gli unici possibili salvatori dello stesso.
Se poi qualcuno, prendera' i bastoni, non vi meravigliate.

martedì 2 aprile 2013

E' COMODO PRENDERSELA CON IL M5S

Il "Re" nomina i saggi per uscire dallo stallo e per avvicinarsi in modo indolore al suo fine mandato.
I giorni passano, il governo non nasce, lo spread non aumenta, le polemiche non si placano.
Così come non ha fine la solita litania contro il M5S, visto come unica causa di questa situazione di empasse.
Ma sono stati piu' irresponsabili i 5 stelle a non accettare l'invito del PD o quest'ultimo a non sedersi ad un tavolo con il PDL, per cercare di dar vita ad un governo di larghe intese?
Fa bene Grillo a tenersi alla larga da questi professionisti dell'inciucio, gente che per lustri ha finto di darsi battaglia con l'unico scopo di rimanere ancorata ai propri privilegi.
Come potrebbe il M5S governare con questi "falsari" della politica?  
Adesso si pretende che " 10 saggi" possano in 10 giorni,  illuminare la strada ai politici, indicarne la rotta da seguire per il bene del Paese. Ma perche' Napolitano non ha imposto al Parlamento appena eletto, di legiferare su 3-4 provvedimenti necessari e al tempo stesso simbolici per dar fiducia ai cittadini?
A mio modesto avviso, il nuovo che avanza da fastidio a tanti. E' troppo comodo quindi, prendersela con il M5S. Per tale motivo, la cosa migliore da fare e' coalizzarsi affinche' la roccaforte della casta non sia scalfita. Lo si vede anche da come i media si affannino a mandare in onda i sondaggi sulle potenziali preferenze degli italiani in caso di nuove elezioni, rimarcando che il M5S  inizia a perdere qualche punto percentuale.
Giusto per dare qualche esempio di come hanno governato PD e PDL, riferendomi alla mia regione, la Campania, il PD ha determinato con le sue non scelte, la nascita di Taverna del Re, il PDL e' quello che avrebbe risolto l'emergenza rifiuti a Napoli ed in Campania, con la nascita di Ferrandelle. Meditate.
Ritengo quindi che, nonostante tutti adesso cerchino di rifarsi una verginita' perduta, facendo la corsa nel rinunciare ai propri simbolici ma sostanziali privilegi, fin quando la nomenclatura dei rappresentanti dei partiti tradizionali non cambia, il M5S non  puo' veder scalfito il suo indiscutibile successo.
Mettetevi l'anima in pace.