giovedì 18 settembre 2008

SERVE ANCORA LA POLITICA?

I tanti che hanno vissuto il fascino degli anni 60' ricordano nostalgicamente quel periodo irripetibile.
L'Italia viveva il suo boom economico, le case si riempivano di elettrodomestici, le famiglie conoscevano il piacere delle gite fuori porta a bordo di nuove e fiammanti automobili. Anche la classe operaia emancipava il suo tenore divita.
Ad altri come me, ritornano alla mente i mitici anni 80' dove l'estesa agiatezza era pero' gia' drogata da una svalutazione notevole della lira senza precedenti e da un debito pubblico che iniziava ad aumentare in modo esponenziale. Erano anni comunque spensierati.
Questi che viviamo ora, passeranno alla storia come gli anni della decadenza progressiva, gli anni dell'euro, moneta forte di paesi deboli, gli anni dei mutui facili ma non piu' pagabili, anni dove il dollaro ha conosciuto i suoi minimi storici e il greggio e' arrivato a soglie inimmaginabili.
Un periodo caratterizzato dal crollo delle borse, dal crac di gruppi bancari, da un'economia globalizzata i cui profitti sono in mano a pochi, mentre le conseguenze nefaste spalmate su tanti.
Il sistema - in realta' una grande bolla di sapone - si e' inceppato forse perche' era cresciuto a dismisura, senza piu' controllo.
Il mondo una volta era retto dalle banche, ora ai banchieri si stanno sostituendo nuovi soggetti scaltri e pericolosi: gli speculatori.
In questo mutato ed incontrollabile contesto, a cosa serve piu' la politica?
Un tempo la politica influensava l'economia. Oggi l'economia di potere, governa il mondo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Angel,ti rispondo per il caso
Alitalia, che stò seguendo molto da
vicino e con un interesse personale.
La verità è che la compagnia area,gestita dallo stato ha viziato i lavoratori concedendogli tanti di quei benefici che negli anni sono diventati per loro un diritto acquisito e per noi un carrozzone da trainare.
I previlegi sono molti, e vanno dal campo di assistenza medica, nelle varie prestazioni,gratuite di cui possono usufruiresia alle varie indennità corrisposte
in base alle ore di volo o alle tratte percorse; rimborsi spese
per vitto e alloggio,e mezzi di trasporto che li prelevano dalle abitazioni per condurli all'aereoporto.Vedi bene quindi, che nel momento
in cui gli vengono chiesti dei sacrifici, diventano come bambini capricciosi e viziati che non vogliono sacrificare nulla di quanto gli è stato concesso in eccesso. Alla radice di tutto però
c'è sempre la politica; come avrai già intuito tutti gli statali, o almeno una buona parte di loro, sono di sinistra e guarda caso proprio il sindacato di sinistra è stato il sobillatore degli altri sindacati autonomi della categoria
piloti e comandanti.
Quindi l'attacco è per il nostro governo, per creare una crisi epocale di una grave portata che
segnerà, purtroppo l'economia già provata del nostro paese.
Per quel che mi riguarda posso solo pregare e confidare nel buon senso degli uomini.
Lavera