sabato 27 settembre 2008

ARBUSTUM, L'ALTRO VOLTO DI CASAL DI PRINCIPE

La situazione nell'agro-aversano sta degenerando.
Cio' puo' solo determinare un ulteriore allontanamento della mia clientela dall'azienda.
Ai fatti di sangue dei giorni scorsi e purtroppo alla perdita di due poliziotti in un inseguimento, fanno subito da eco le dichiarazioni di Saviano che dopo aver condannato in senso generale tutti i penalisti del foro di Santa Maria Capua Vetere perche' intrisi di un humus degenerativo, si scaglia contro la borghesia casertana che lui definisce zona grigia(un grigio fatto di varie sfumature).
Critica anche il mondo degli imprenditori che non prendono le distanze in modo netto dalla camorra.
Ma se da queste parti e' gia' un impresa(eroica) nel vero senso del termine, portare avanti un'attivita', un imprenditore cosa dovrebbe fare?
A Saviano ho sempre riconosciuto il coraggio delle sue scelte ma fermamente criticato quella connotazione populista che lui da a tutto cio' che dice, creando una sorta di mitologia del crimine con connotazioni antropologiche.
Adesso afferma che i casertani devono tornare ad aver paura. Paura dei camorristi (non tutti hanno la possibilita' di avere una scorta)? Paura delle manette? Paura delle dichiarazioni dei pentiti? Paura che i politici locali possano essere coinvolti in losche faccende? Paura forse che i riferimenti negativi a cui molte persone si sono aggrappati per lungo tempo iniziano a dissolversi?
Io penso che le persone oneste ed operose che vivono nel territorio non debbano temere nulla, neanche i tentativi di demonizzazione che il giovane narratore cerca di infondere in senso lato.
Circa la mia azienda, insistendo su Casal di Principe, cittadina divenuta emblema del male assoluto, assorbe tutte queste negativita'.
Da anni opero nell'indifferenza delle Enti e delle Istituzioni(locali, provinciali) con cui non si e' mai creata una forma di sana sinergia per il territoio, nell'ignoranza dei media(a cui ho spesso rivolto richieste di visibilita') e nella diffidenza della gente.
Le cittadinanze locali infatti, hanno visto sempre con distacco la mia azienda, il cui titolare e' considerato un borghese cittadino(sono nato e vivo a Napoli) estraneo al territorio, che ha cercato con la sua iniziativa imprenditoriale, una vera scommessa, di sovvertire un' inconvertibile forma di decadente ordine prestabilito. Notano maggiormente cio' che non riesco ad offrire loro, rispetto al fatto importante che finalmente l'intero comprensorio puo' usufruire di una realta' come Arbustum.
La clientela proveniente al di fuori del comprensorio viveversa, non riesce lontanamente ad immaginare che possa esistere a Casale, un luogo ameno dove trascorrere il proprio tempo libero.
Arbustum, la mia azienda, rappresenta l'altro volto di Casal di Principe, fatto di gente onesta ed operosa che non hai perso la speranza verso questo territorio.

Nessun commento: