martedì 16 settembre 2008

C'ERA UNA VOLTA LA VENDEMMIA

Settembre nelle campagne dell'aversano era un periodo di festa. Si vendemmiava l'Asprinio.
I contadini si arrampicavano sulle strette ed alte scale come dei funamboli, per cogliere i grappoli anche a 13- 14 metri d'altezza dalle viti di Asprinio "maritate" ai pioppi.
Pian piano i classici e secolari festoni d'Asprinio sono stati espiantati per mancanza di manodopera esperta e per uno scarso consumo interno, dovuto alla perdita di cultura verso un antichissimo prodotto autoctono che pian piano sia le cantine locali che gli organi Istituzionali della Provincia di Caserta non hanno saputo conservare, preservare, e rilanciare.
I vinificatori hanno puntato su vini extra regionali di maggior richiamo, come Montepulciano, Primitivo per i rossi e di altre province come Falanghina, Fiano e Coda di Volpe per i bianchi. Le cantine comprano direttamente le uve nel migliore dei casi o addirittura, imbottigliano solamente vini di scarsa qualita' vendemmiati altrove.
Anche io posseggo nel mio agriturismo, ARBUSTUM, dei filari di Asprinio. Dato che il consumo aziendale e' molto inferiore rispetto alla quantita' d'uva prodotta, sono costretto a piazzare il prodotto.
Quest'anno forse non vendemmiero' per scarsa domanda e perche' l'unica cantina verso cui conferivo le mie uve, e' stata nel corso di questi anni sempre molto "disattenta" nei pagamenti. Spero di trovare ancora qualche amatore privato a cui piaccia ancora bere un bel bicchiere di Asprinio ghiacciato, per poter in parte salvare l'annata.
L'Asprinio resta un prodotto unico nel suo genere per le proprie caratteristiche organoelettriche, un' ottima base per la produzione di spumanti brut data la sua asciuttezza e il suo non elevato contenuto alcolico. In questi anni tuttavia, il suo prezzo all'origine gia' si e' abbassato di molto, passando dalle 1.200 lire del 2001 ai 40-35 centesimi di questi ultimi anni.
In queste condizioni, penso che tale produzione sara' destinata a scomparire.
Come per la mela annurca, le pesche e le albicocche, l'asprinio a breve nell'agro-aversano, restera' solamente un lontano ricordo di calde giornate di vendemmia di fine estate.

Nessun commento: