mercoledì 3 settembre 2008

VIOLENZA ULTRAS: DISAGIO DI UN'EPOCA

I napoletani al rientro dalle ferie hanno trovato un altro tipo di " immondizia " in citta', quella rappresentata dalle deprecabili azioni di pseudo-tifosi autoproclamatisi ultras che hanno nuovamente gettato l'intera citta' in una profonda gogna mediatica.
Tali energumeni in trasferta per Roma, dapprima hanno provocato allarme nella stazione di Napoli, poi perpetuato devastazioni sul convoglio di Trenitalia ed infine creato panico nella Capitale.
L'unica " consolazione " a noi abitanti di una citta' con mille problemi, ci e' data dal fatto che questo tipo di becera violenza gratuita, e' presente anche in altre citta' del Paese.
Il caso italiano della violenza dentro e fuori gli stadi assume tuttavia, per la sua vastita', una valenza sociologica.
Nessuno si domanda se questa cieca violenza messa in atto per lo piu' da soggetti disadattati, puo' essere considerata una forma di disagio sociale manifestato con estrema cruenza.
All'estero dove il problema pare sia stato risolto, il fenomeno era differente. Gli scontri avvenivano tra opposte tifoserie, trovando una assurda ma " motivata " logica estrinsecativa: l'odio verso l'avversario, da arrecare con ogni mezzo.
In Italia, spesso il bersaglio e' rappresentato dalle Istituzioni, incarnate dalle forze dell'ordine (vedi caso Raciti) o dal fine di mettere in atto comportamenti tesi alla distruzione gratuita e al danno che questa comporta alle societa' di calcio.
Branchi impazziti, rappresentati da giovani disperati, spesso gestiti e coordinati da frange estremiste o malavitose, sapendo di essere "sotto i riflettori", con delle casse di risonanza enormi, attuano forme di protesta negativo-distruttive per ottenere una fugace forma di partecipazione attiva nella societa'.
In un'ora di battaglia c'e' il tentativo di manifesta rappresentazione del proprio io frustato, il desiderio dirompente di infrangere tutto cio' che incarna le Istituzioni, le stesse che dovrebbero in qualche modo offrire a tali balordi, percorsi alternativi di recupero sociale.
In un mondo orfano di valori, simboli, modelli e soprattutto prospettive per i piu' giovani, dietro tanta violenza sovente si cela un malessere piu' profondo, espressione esistenziale del disagio di un'epoca.

2 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Caro Angelo, al più presto verrò insieme alla mia famiglia a gustare le delizie del tuo locale. Un saluto affettuoso.
Anna.