lunedì 22 settembre 2008

AGRO-AVERSANO PEGGIO DI KABUL

Gia' il 23 maggio scorso, scrivevo che nel territorio napoletano, urgeva un forte intervento dell'esercito, una radicale, diffusa e permanente militarizzazione, per contrastare una crescente attivita' malavitosa che ormai godeva di un humus favorevole per il suo propagarsi, sia per l' assenza di qualsiasi misura coercitiva in tal senso, sia per una forma di degrado talmente diffuso da rendere quasi normali comportamenti e atti deliquenziali, come conseguente cartina tornasole di un territorio diventato ormai putrido.
Scrissi a tal proposito, che c'e' maggiore vivibilita' in un stato militarizzato che non in una democrazia privata dei suoi standards minimi di vivibilita'.
Da questo punto di vista mi trovo molto in disaccordo con il Ministro della Difesa La Russa, che al momento valuta esagerato aumentare il numero di forze da impiegare nell'agro-aversano per contrastare il fenomeno camorristico. Secondo il suo parere bastano 400 uomini di tre diversi reparti delle forze di polizia, agli ordini del Ministero degli Interni, spesso giovani senza una consolidata esperienza, da distribuire su un territorio molto esteso ed ahime' scarsamente conosciuto.
Il Ministro quando era all'opposizione pero', spesso sbandierava la necessita' di inviare i soldati nella regione, come deterrente alla criminalita'. Credo a questo punto, che le sue affermazioni avessero una semplice e sterile connotazione puramente politica, in antitesi alle vedute dei nostri amministratori locali, specie la Iervolino, che non hanno mai gradito questa ipotesi estrema.
Per assurdo anche il Governatore Bassolino, restio a tali espedienti, ha affermato che in estrema ratio, l'intensificazione dei militari sulla zona possa essere una scelta da non scartare.
La Russa afferma che il Casertano non e' da equiparare a Kabul.
Io penso invece, che gli avvenimenti degli ultimi giorni, non sono altro che l'eco roboante di anni ed anni di criminie e nefandezze perpetuate nel territorio e che la situazione sia molto peggiore di kabul, Beriut, Mogadiscio, Bagdad poiche' il crimine e' una questione diventata culturale, una devianza che abbraccia tutti gli strati della societa'.
Lo Stato deve rispondere energicamente, il territorio dell'agro-aversano e' completamente abbandonato al suo destino, quindi un destino infelice.
Forse La Russa, Ministro della Difesa, afferma queste cose o perche' e' consapevole di non aver un numero sufficiente di uomini preparati ad affrontare questo tipo di crimine o perche', spero di essere in errore , non vorrebbe rendere militarizzata una zona dove e' nutrito il suo elettorato.

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