Mai canzoncina usata per allietare i bambini nei loro giochi, e' piu' indovinata per fotografare il difficile momento che sta attraversando il nostro Paese.
Ad una crisi economica mondiale senza precedenti, forse anche piu' cruenta di quella del 29', in quanto crisi di sistema e non di congiuntura, i nostri politici continuano a lanciarsi frecciatine da bar stadio, finendo per accentuare la loro distanza dal paese reale.
Da un lato la maggioranza procede con il varo di leggi abbastanza discutibili, come il blocco dei processi e l'eliminazione delle intercettazioni, giustificando tali decisioni con un senso di recuperata liberta' per i cittadini- penso che quelli onesti non abbiano niente da temere- dall'altro una opposizione a sua volta divisa e che perdi pezzi, risponde facendo divenire contenuto di argomentazione politica, le chiacchierate del Premier circa le sue preferenze nel variegato mondo delle veline e la sua riorganizzazione dei girotondi.
Ci risiamo. Tutti per mano, non piu' in modo rotatorio intorno ai monumenti ma fermi in piazza-forse sara' anche per la calura- per gridare la loro avversione al Governo.
Questa volta non piu' capitanati dal leader degli intellettuali Moretti, forse ancora a leccarsi le ferite della recente sconfitta elettorale, ma trascinati dal duo Di Pietro-Grillo. L'uno l'antiberlusconiano per eccellenza, l'altro divenuto vero professionista della protesta, nuovo karaoker delle piazze con il suo inno del vaffa...collegato in video forse per non interrompere le sue vacanze.
Questa scarsezza di contenuti, l'accecamento rispetto a problematiche piu' serie, il non voler capire che e' il quadro globale ad essere mutato, rendono il nostro paese immaturo come lo e' un bimbo che appunto si diverte a giocare al girotondo.
Il problema che mai come in questo momento, come recita la canzoncina, il mondo casca e tutti andranno col sederino per terra.
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