mercoledì 19 dicembre 2012

IL CAOS REGNA SOVRANO

ART.94: "Ciascuna Camera... revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione".
Cio' non e' stato fatto da Monti. Per la prima volta nella storia della Repubblica, un Presidente del Consiglio si sfiducia da solo, andando direttamente dal capo dello Stato. La cosa e' stata gravemente sottaciuta. D'improvviso un tecnico si mette a far politica, di sua iniziativa, annullando la sua posizione di terzieta' superpartes.
Il professore forse, voleva far incendiare i mercati, far schizzare lo spread, per determinare uno stato di paura tale, che la sua riconferma potesse essere considerata l'unica medicina per un Paese moribondo.
Nel frattempo il caos regna sovrano. Non si sa quando si votera', in che forma, con quali soggeti in campo. Un Presidente della Repubblica ultraottantenne, deve garantire il mantenimento della democrazia.
Siamo in piena campagna elettorale. Berlusconi cerca di tirar fuori dal cilindro i soliti giochi di prestigio. Il centro tira per la giacca Monti, con la speranza di recuperare consenso e quell'influenza minatoria per gli equilibri istituzionali. Il PD vede aggiungersi un nuovo rivale nella competizione. La Lega pensa a vincere in Lombardia. Il M5S, spera almeno di parteciparvi.
Gli italiani aspettano. Nel frattempo, stremati e spremuti fino all'osso, si apprestano a passare un Natale di miseria e privazioni.
Il Paese molto probabilmente, non avra' un vero vincitore dopo le elezioni. 
Prima ci meritavamo quei politici. Un domani forse, l'ingovernabilita' completa.

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