Si ritorna a parlare di Grazzanise. Il comparto aeroportuale campano, potrebbe nel breve (non meno di cinque anni), avere un notevole slancio con la realizzazione di un nuovo scalo internazionale.
Se ne parla ormai, da oltre trenta anni e non solo in tempi di campagne elettorali.
Addirittura, negli anni sessanta, mio padre, ingegnere edile, gia' vincitore nazionale nel 1960 del concorso C.O.N.I. per la progettazione di impianti sportivi, veniva deriso quando ipotizzava tale realizzazione, anche perche' da poco vedeva la luce l'aeroporto di Capodichino.
Da questo spazio anch'io ne ho parlato, nel febbraio e nell'agosto del 2008.
Capodichino, scalo napoletano, ubicato nella citta', ha esaurito ogni possibilita' di ulteriore sviluppo. L'aeroporto dal 1995 ad oggi, ha visto piu' che raddoppiare il numero dei passeggeri, passati dai 2.500.000 agli oltre 5.000.000 .
Inoltre, il futuro scalo, permetterebbe di far atterrare in regione anche grossi jumbo che, al momento, non possono giungere a Napoli per le ridotte dimensioni della pista.
In merito alle polemiche generate sullo scetticismo di far delocalizzare dal capoluogo il principale scalo aeroportuale della regione (che diventerebbe anche il principale del meridione) bisogna tener presente che in tutte le principali citta' europee, gli aeroporti si trovano ad almeno 50 km dal centro cittadino, fino ai quasi 100 ad esempio, per di quello di Francoforte.
In un momento storico di grossa crisi economica e di tagli generalizzati alla spesa, sara' possibile la realizzazione di questo antico progetto?
In prospettiva di un'applicazione generalizzata del federalismo, la Campania autonomamente, avra' la capacita' di portare a termine tale grande opera?
Se ne parla ormai, da oltre trenta anni e non solo in tempi di campagne elettorali.
Addirittura, negli anni sessanta, mio padre, ingegnere edile, gia' vincitore nazionale nel 1960 del concorso C.O.N.I. per la progettazione di impianti sportivi, veniva deriso quando ipotizzava tale realizzazione, anche perche' da poco vedeva la luce l'aeroporto di Capodichino.
Da questo spazio anch'io ne ho parlato, nel febbraio e nell'agosto del 2008.
Capodichino, scalo napoletano, ubicato nella citta', ha esaurito ogni possibilita' di ulteriore sviluppo. L'aeroporto dal 1995 ad oggi, ha visto piu' che raddoppiare il numero dei passeggeri, passati dai 2.500.000 agli oltre 5.000.000 .
Inoltre, il futuro scalo, permetterebbe di far atterrare in regione anche grossi jumbo che, al momento, non possono giungere a Napoli per le ridotte dimensioni della pista.
In merito alle polemiche generate sullo scetticismo di far delocalizzare dal capoluogo il principale scalo aeroportuale della regione (che diventerebbe anche il principale del meridione) bisogna tener presente che in tutte le principali citta' europee, gli aeroporti si trovano ad almeno 50 km dal centro cittadino, fino ai quasi 100 ad esempio, per di quello di Francoforte.
In un momento storico di grossa crisi economica e di tagli generalizzati alla spesa, sara' possibile la realizzazione di questo antico progetto?
In prospettiva di un'applicazione generalizzata del federalismo, la Campania autonomamente, avra' la capacita' di portare a termine tale grande opera?
1 commento:
Io, al tuo posto, non mi illuderei.
Un saluto.
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