In Campania l'auspicata normalizzazione nella raccolta dei rifiuti dovrebbe aver inizio a breve e con essa l'immagine della regione dovrebbe, nel medio termine, riprendere slancio.
Si dovrebbe in questo momento, pensare gia' alle ipotesi di sviluppo regionale futuro.
Purtroppo siamo abituati ormai ad ascoltare dai nostri governanti regionali, piani di sviluppo e crescita del nostro territorio che, puntualmente nel corso del tempo, abbiamo visto essere disattesi.
Mi riferisco al rilancio dell'area di Bagnoli, al recupero ed alla riqualificazione della zona orientale di Napoli, per non citare tutti i discorsi e progetti che negli anni sono stai fatti su Scampia.
Se ci spostiamo fuori dal capoluogo, osserviamo che uno degli argomenti piu' volte proposto sia stato quello della realizzazione del nuovo aeroporto internazionale di Grazzanise.
A dire il vero, tale ipotesi fu gia' argomentata dalla precedente giunta Rastrelli, per poi essere prima accantonata e successivamente rilanciata dall'attuale Governatore, Bassolino.
Gli attuali amministratori, sono perfettamente a conoscenza, che solo il futuro scalo nell'area casertana potrebbe soddisfare le esigenze di voli a lungo raggio per le caratteristiche tecniche di una pista di atterraggio che vedrebbe Capodichino, svantaggiata in partenza.
Il futuro aeroporto si collocherebbe in un'area gia' servita da un asse viario a scorrimento veloce, il Pomigliano-Villa Literno e sarebbe foriero di ulteriori vantaggi.
Decongestionerebbe in termini di inquinamento acustico ed atmosferico l'area urbana, senza dimenticare i minori rischi concernenti la sicurezza, che la delocalizzazione porterebbe.
Si potrebbe creare un collegamento alle isole per altra via, non incentrando tutto il traffico sul molo Beverello, Mergellina e Pozzuoli, puntando su un ampio rilancio della darsena di Castelvolturno. I turisti non dimenticherebbero Napoli anzi, ne godrebbero maggiormente le bellezze, in quanto visitatori e non passeggeri in transito.
In questo modo, tutto il litorale Domizio ( da Licola a Mondragone) verrebbe riqualificato, un'altra tanto promessa ma mai realmente realizzata opera.
Attrarre gli operatori stranieri con Capri, Sorrento e Positano per i nostri amministratori sara' sicuramente piu' facile ma, per determinare nuovi itinerari di sviluppo alternativi che consentano una crescita del territorio piu' diffusa, si potrebbe scommettere su zone dalla forte crescita, proprio perche' disagiate.
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