La notizia che ha fatto maggior rumore a livello nazionale, e' stata quella relativa all'arresto si 36 dipendenti del Comune di Portici, dopo che per mesi telecamere fisse, avevano filmato il loro assenteismo per così dire abitudinario, dalle loro pubbliche funzioni. Il provvedimento, nella sua completa applicazione ha riguardato circa 80 dipendenti.
I giovani del sud, sono costretti ancora ad emigrare, altri loro concittadini continuano invece, ancora a rubare. L'inchiesta infatti, ha focalizzato l'attenzione nel comune vesuviano ma poteva tranquillamente produrre gli stessi effetti, in tante altre amministrazioni, specie nei comuni piccoli.
Nel frattempo, nella zona del Vomero, quartiere conosciuto come zona "buona" di Napoli, ambulanti clandestini sia napoletani che extra-comunitari, assalivano le forze dell'ordine, nel caso specifico, i vigili urbani che controllavano la zona del mercatino di Antignano, per evitare appunto un'attivita' a chi non ne poteva avere i requisiti. In un primo blitz della Polizia Municipale, un agente finiva all'ospedale, con la mascella fratturata. Questa aggressione, segue quella dei parcheggiatori abusivi, i quali nei giorni scorsi, protestavano in modo non proprio urbano, per vedere riconosciuti i loro "diritti" all'illegalita' autorizzata.
In altre zone, come quelle di Poggioreale, San Pietro a Patierno, Viale Maddalena, con l'avvicinarsi dei primi caldi, scoppia nella sua drammaticita' il problema rom, una comunita' che per la tradizionale acquiescenza dell'amministrazione cittadina, si e' sviluppata in modo abnorme. Grossi accampamenti, privi di allacciamento alla rete idrica, fognaria, elettrica, con la presenza al loro interno di una grossa quantita' di rifiuti sversati, anche tossici, a breve saranno rimossi, con tutta la pericolosita' del caso, in termini di ritorsioni e rappresaglia della comunita' zingara presente al suo interno.
Nella zona orientale, Ponticelli, dove dovrebbe sorgere l'inceneritore cittadino - quello di Acerra non parte ancora - l'ammasso di rifiuti sversati illegalmente, continuia senza interruzione, nonostante il giro di vite in termini di provvedimenti penali da parte del Governo. Catapecchie bruciate, distese di monnezza, copertoni, materiali ferrosi, elettrodomestici, formano con il loro deplorevole ingombro, distese che creano allo sguardo umano solo un senso di imbarazzante sconforto. Inoltre, la ditta che si sarebbe dovuta interessare della bonifica, l'AG della zona del frusinate, sversava a sua volta illegalmente in una cava, in ciociaria.
Come nel famoso "rinascimento" Bassoliniano post G8, la citta' fu fatta vedere solo nelle sue parti migliori, frettolosamente tirate a lucido, nel post emergenza rifiuti, l'immagine del Vesuvio che domina il golfo alle spalle del Premier, ha in primo luogo lo scopo di oscurare il profilerare di metastasi di degrado e illegalita'.
I giovani del sud, sono costretti ancora ad emigrare, altri loro concittadini continuano invece, ancora a rubare. L'inchiesta infatti, ha focalizzato l'attenzione nel comune vesuviano ma poteva tranquillamente produrre gli stessi effetti, in tante altre amministrazioni, specie nei comuni piccoli.
Nel frattempo, nella zona del Vomero, quartiere conosciuto come zona "buona" di Napoli, ambulanti clandestini sia napoletani che extra-comunitari, assalivano le forze dell'ordine, nel caso specifico, i vigili urbani che controllavano la zona del mercatino di Antignano, per evitare appunto un'attivita' a chi non ne poteva avere i requisiti. In un primo blitz della Polizia Municipale, un agente finiva all'ospedale, con la mascella fratturata. Questa aggressione, segue quella dei parcheggiatori abusivi, i quali nei giorni scorsi, protestavano in modo non proprio urbano, per vedere riconosciuti i loro "diritti" all'illegalita' autorizzata.
In altre zone, come quelle di Poggioreale, San Pietro a Patierno, Viale Maddalena, con l'avvicinarsi dei primi caldi, scoppia nella sua drammaticita' il problema rom, una comunita' che per la tradizionale acquiescenza dell'amministrazione cittadina, si e' sviluppata in modo abnorme. Grossi accampamenti, privi di allacciamento alla rete idrica, fognaria, elettrica, con la presenza al loro interno di una grossa quantita' di rifiuti sversati, anche tossici, a breve saranno rimossi, con tutta la pericolosita' del caso, in termini di ritorsioni e rappresaglia della comunita' zingara presente al suo interno.
Nella zona orientale, Ponticelli, dove dovrebbe sorgere l'inceneritore cittadino - quello di Acerra non parte ancora - l'ammasso di rifiuti sversati illegalmente, continuia senza interruzione, nonostante il giro di vite in termini di provvedimenti penali da parte del Governo. Catapecchie bruciate, distese di monnezza, copertoni, materiali ferrosi, elettrodomestici, formano con il loro deplorevole ingombro, distese che creano allo sguardo umano solo un senso di imbarazzante sconforto. Inoltre, la ditta che si sarebbe dovuta interessare della bonifica, l'AG della zona del frusinate, sversava a sua volta illegalmente in una cava, in ciociaria.
Come nel famoso "rinascimento" Bassoliniano post G8, la citta' fu fatta vedere solo nelle sue parti migliori, frettolosamente tirate a lucido, nel post emergenza rifiuti, l'immagine del Vesuvio che domina il golfo alle spalle del Premier, ha in primo luogo lo scopo di oscurare il profilerare di metastasi di degrado e illegalita'.
1 commento:
Scandalizzarsi per Portici.Come se fosse l'unica realtà italiana dove accadono queste cose.Quello che invece non ha saputo scandalizzare le forze politiche (e forse nache noi cittadini) è il comportamento delle forze politiche (tutte) sulla realtà campana
Clem
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