sabato 7 marzo 2009

ELETTI ED ELETTORI: LA DISTANZA AUMENTA

Gli appuntamenti elettorali di giugno mettono in moto i preparativi del caso. I partiti sono in fermento, si dovranno scegliere i candidati, le liste, aprire circoli e sezioni.
Anche l'elettore inizia ad interessarsi a tali iniziative, anche se, e' sempre piu' distaccato il suo coinvolgimento. La politica ha stufato il cittadino.
Si programmano una quantita' enorme di congressi, riunioni, appuntamenti, discorsi di piazza. Adunanze condominiali, parrocchiali, sindacali, aziendali. Feste private in circoli, clubs, auditorium.
Tutto questo frenetico movimento organizzativo, e' composto da un soggetto proponente, il candidato, ed un soggetto ricevente, l'elettore.
Sappiamo che spesso, il candidato ha una sua storia, un suo passato. Sovente si e' trasferito o fatto "traghettare" da un partito all'altro, per questioni strategiche.
Cio' che va sottolineato, ed e' preoccupante, e' che il soggetto ricevente, l'elettore, e' colui che a bocce ancora ferme, in una inconscia ricerca di illusoria sistemazione soggettiva, si avvicina a tali contesti con la speranza di trovare una propria realizzazione personale.
La politica viene improvvisamente percepita come miracolosa manna caduta dal cielo, una sorta di "atlantide rigenerante".
I soggetti riceventi poi, appartengono a due categorie: il soggetto ricevente deciso, colui che nell'80% dei casi si esprime sempre alla stessa maniera ed il soggetto ricevente indeciso, portato all'appuntamento di turno, da un altro indeciso, nel tentativo di trovare (entrambi) " sistemazioni illuminanti".
La cosa avvilente, e' che i soggetti proponenti (venditori di fumo) sono diventati tanti e i soggetti riceventi indecisi hanno iniziato a "fluttuare" con intensita' crescente, aumentando cosi' la loro indecisione.
Nel corso del tempo, tale "anomala fluttuazione" e' avvenuta in forma meno partecipativa e sempre piu' passivamente interessata. I soggetti riceventi hanno compreso che quelli proponenti vendevano solamente "fumo demagogico".
L'elettorato improvvisamente acquisisce una certezza: dalla politica e' meglio stare alla larga.
L'eldorado (di privilegi) esiste solo per i soggetti proponenti; i politici, divenuti casta di potere.

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