giovedì 26 febbraio 2009

NAPOLI: DECADENZA, RASSEGNAZIONE, ANARCHIA

Napoli sta sprofondando, dissolvendosi sotto la spinta costante dei suoi paradossi.
La citta' e' da anni un cantiere aperto senza fine. Abbiamo visto con che alchemico sistema di potere affaristico, si procedeva alla manutenzione del capoluogo.
C'e' una Giunta Comunale che continua a bivaccare, salvata sul filo di lana e con un rimpasto non a tutti piaciuto.
In quella Regionale, il Governatore non vede iniziare i processi in cui e' imputato, anzi, sta rigenerando la sua forza di inesauribile potere clientelare, sorretto da un clima di collaborazionismo bipartizan.
La Fiat di Pomigliano e' sull'orlo della chiusura, con migliaia di operai che a breve paralizzeranno l'intera regione. La gente e' sempre piu' povera. Dopo anni e' rispuntato il contrabbando di sigarette per le strade, specie a Scampia, paradossalmente non lontano (solo poche decine di metri) da dove le forze dell'ordine tengono i loro posti di blocco in sinergia con l'esercito. A proposito in queste zone così degradate vedremo mai le ronde? Io penso proprio di no, farebbero una brutta fine..
La Sanita' pubblica e' sull 'orlo della bancarotta, con decine di ospedali a limite del collasso. Anche la nuova cittadella ospedaliera in costruzione nella zona orientale, per ora resta un'incompiuta.
Nel turismo continuano ad arrivare fondi europei a pioggia, senza nessuna programmaticita' con un Assesore divenuto un corpo disgiunto dal contesto politico.
Mal contento anche nel trasporto marittimo, con le linee private che minacciano la chiusura e con quella pubblica che rischia di non avere piu' i fondi necessari per continuare la sua attivita'.
La discarica di Chiaiano, non decolla e che tiene in apprensione per un incendio che ha lambito un ammasso di rifiuti tossici in essa stipati. Sono previsti ancora blocchi per i prossimi giorni ridosso della zona ospedaliera, con il traffico che andra' in tilt in tutta la citta'.
L'inceneritore di Acerra, vede ancora posticipata la sua apertura. Nel casertano i cumuli di immondizia iniziano a comparire nuovamente per le strade.
Il progetto del recupero di Bagnoli, non riesce a decollare, per non parlare di quello degli areoporti alternativi a Capodichino.
In questo scenario, fervono i preparitivi per le elezioni provinciali. Ma la gente da questa parti e' ancora interessata alla politica?
Nel PD il caos e' totale. Nicolais, dopo aver sbattuto la porta in faccia alla Iervolino, si prepara a sfidare l'uscente Di Palma. La sinistra estrema cerca di ricompattarsi per non scomparire definitivamente.
Mastella ritorna col centro-destra trascinandosi in questa avventura la moglie Sandra Lonardo, Presidente di Giunta alla Regione, cosa che la prima donna di Ceppaloni fara' in modo strategico e nel momento opportuno, non abbandonando di certo la sua poltrona in anticipo. Cio' determinera' un notevole malcontento e una perdita di elettorato che Cosentino e company non riescono ancora a valutare, nella loro ottimistica previsione di fare man bassa di voti.
Che dire. E' proprio un brutto momento, la crisi qui non e' solo economica ma di uomini ed idee.
Napoli e' nel caos ma nessuno ci fa piu' attenzione, la rassegnazione e' sovrana, con essa a breve lo sara' l'anarchia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

tutto giustissimo ma non inputare la colpa alla sinistra soltanto ma a tutti gli amministratori locali di destra e di sinistra e ai politici che hanno usato le nostre disgrazie per farsi propaganda, io lascerei da parte i colori perchè non ci sono più ideologie l'unica certezza è che pensano a riempirsi le tasche con i nostri soldi

Anonimo ha detto...

Se non fossi campano (e beneventano oltre tutto)direi che sei eccessivamente pessimista.Ed invece hai semplicemente descritto la realtà di questa nostra terra.E il centrodestra che accoglie il signorotto di ceppaloni con quali credenziali si presenta agli elettori? Ma se la Campania è a questo punto è anche perchè in queste terre non c'è stata mai un'opposizione seria...

Anonimo ha detto...

Certo che la ceppalonite è una brutta malattia.