sabato 2 febbraio 2008

CORSA SFRENATA GRANO-PETROLIO

L'anno appena trascorso e' stato caratterizzato da un considerevole aumento dei prezzi specie nei generi alimentari ed in particolar modo in quello dei derivati dei farinacei.
Cio' ci e' stato sommariamente spiegato, come fenomeno attribuibile alle grosse quantita' di grano ed altri cereali destinati quest'anno alla produzione di combustibili eco-compatibili o alla ricerca scientifica in tale direzione.
Le centinaia di migliaia di ettari di produzione finalizzata a tali usi hanno fatto inevitabilmente diminuire l'offerta di farinacei per gli usi convenzionali. Calcolati poi, i relativi passaggi nella filiera, troviamo aumentati a dismisura i prezzi di pane, pasta, latte (aumento del costo dei prodotti per la zootecnia) ed altri generi di primaria importanza.
Si e' verificato il superamento diffuso a livello internazionale del chilo di pane sul litro di benzina.
Ci sono diverse motivazioni che concorrono in tal senso. La ricerca scientifica e la diffusione di combustibili eco-compatibili e' ancora in una fase embrionale.
Nello stesso tempo osserviamo che, nonostante una fase storica rappresentata da un dollaro debolissimo, il prezzo del greggio appunto stimato con la moneta verde, continua ad aumentare.
Il prezzo quindi non dipende piu' dalle oscillazioni del dollaro, come avveniva fino all'ultimo ventennio scorso ma da altre variabili.
Crisi e tensioni internazionali, sfiducia ed insicurezza dei mercati ma, soprattutto, una domanda costantemente in crescita da parte dei paesi Asiatici assetati di greggio fanno si che il costo del barile sia in continuo aumento.
Cio' determinera' un ulteriore aumento dei prezzi di trasporto e quindi anche farina, pasta, latte ed altri generi alimentari costeranno di piu' anche per gli aumenti del greggio.
Quando interverranno organismi autorevoli per cercare di porre un freno a tali schizzofrenie?
La Comunita' Europea esiste solo per aver portato l'euro con le sue tragiche conseguenze?
La Banca Centrale Europea e' un organismo solo burocratico?
A livello europeo c'e' la mancanza di un'univoca politica energetica che sia degna di questo nome.
Con questo andazzo, l'euro continuera'a crescere, il dollaro ad indebolirsi; il grano ed il mais arricchiranno note multinazionali ed il petrolio no arrestera' la sua corsa.
Quale sara' il nostro destino? Potremmo vivere soltanto con il sole, il vento e le onde del mare?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sicuramente i mercati asiatici hanno contribuito anche se parzialmente, ad impennare il prezzo del greggio.
Inquesto quadro economico internazionale, comunque, l'Asia rappresenta al tempo stesso un contrappeso positivo nella debole economia europea e nella momentanea incertezza di quella americana.