lunedì 25 febbraio 2008

NAPOLI CAPITALE DEL MEDITERRANEO

Fin dal dopoguerra, la questione meridionale e' diventata argomentazione fondamentale nella politica del nostro Paese. Cio' nonostante il divario tra nord e sud sembra ahime', irrimediabilmente irrisolto.
L'ingresso nella Comunita' Europea, ha spostato ulteriolmente il baricentro socio-economico della Nazione verso il cuore del Continente.
Oggi il contesto internazionale vede scomparire le logiche est-ovest, anche grazie alla caduta del muro di Berlino ma fa apparire nuove contrapposizioni di mercato tra nord e sud del mondo.
Il problema e' che il meridione d'Italia e' come si fosse spostato ancora piu' al sud, accentuando i suoi limiti e l'atavica arretratezza.
La drammaticita' dell'emergenza rifiuti non e' che una cartina tornasole che materializza le due economie presenti nel Paese, con un nord produttivo ed un sud affamato di crescere, dove il tasso di disoccupazione, di poverta' restano molto piu' accentuati.
Eppure Napoli potrebbe assumere il ruolo che ebbe un tempo, cioe' quello di capitale del Mediterraneo. La sua posizione geografica resta strategicamente ideale come punto di incontro non solo tra le economie del Mediterraneo ma soprattutto tra le culture dei paesi bagnati da questo mare.
Il rilancio dell'Italia e il suo avanzamento tra le economie europee potra' avvenire solo con un pieno e definitivo rilancio del sud.
Il mezzogiorno d'Italia quindi, puo' assumere il ruolo strategico di piattaforma programmatica di sviluppo nazionale. Così come avvenne qualche lustro fa in Spagna, dove Barcellona, citta' poliedrica e multiculturale, fu la chiave di volta per il rilancio dell'intera penisola Iberica,Napoli potrebbe diventare la nuova Capitale del Mediterraneo, permettendo un forte slancio dell'economia nazionale all'interno del sistema Europa.

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