venerdì 23 maggio 2008

NAPOLI: MILITARIZZARE LA CITTA'

Napoli ha in modo ingigantito, le diverse componenti negative tipiche di una metropoli.
E' una citta' con una elevata densita' abitativa rispetto alle sue dimensioni.
E' inoltre una citta' di mare, storicamente sempre un agglomerato piu' incontrollabile nelle persone e nelle merci.
Inoltre e' una citta' del sud, quindi tartassata da atavici problemi quali sottosviluppo e disoccupazione.
E' anche una citta' simbolo negativo per la presenza storica di famiglie malavitose.
E' una citta' che ha prodotto eccellenze a livello di professionalita' inserite in vari ambiti ma e' anche un luogo dove la cultura media popolare e' molto bassa.
Inoltre e' una citta' immersa in un piu' ampio contesto territoriale, amministrato sempre dalle stesse forze politiche. Cio' ha determinato anche indirettamente, involontariamente, un crogiuolo di convivenze e di acquiescenze tali, da provocare un vero immobilismo nel ricambio generazionale di una classe dirigente, che per molti anni ha finto di non vedere la decadenza progressiva che si stava perpetuando nel territorio, in una forma di crepuscolare oscurantismo.
Il fenomeno dell'emergenza rifiuti non e' purtroppo che la punta di un iceberg.
Anzi, il richiamo dei media attratti a documentare le immagini della tragedia spazzatura, hanno permesso di far vedere una serie di altri drammi che assillano la citta'.
Napoli e' un vulcano che sta per esplodere anzi, implodere nei suoi limiti, nella sua inadeguata arretratezza anche sociale e culturale.
Periferie degradate, veri bronx abbandonati dove tra i poveri e derelitti abitanti, vige la legge del piu' forte, in un completo stato di anarchia.
Incuria e trascuratezza un po' dovunque, fanno da cornice a scenari dove i cittadini si sono ormai rassegnati a vivere in un contesto di diversita' esistenziale.
Tali motivazioni, pericolose frustrazioni di classe, portano gli stessi abitanti a non credere piu' nelle Istituzioni, a non rispettare regole e leggi dello Stato, a sentirsi autorizzati a determinare propri comportamenti di autoregolamentazione.
Napoli e' diventata una Mogadiscio della poverta', una Beirut della distruzione, una Bagdad violenta all'ombra del Vesuvio.

La situazione e' tale che solo una peculiare e diffusa militarizzazione del territorio puo' riportare un certo ordine in questa terra , divenuta ormai un mix di convivenze pericolose tra malavitosi, pericolosi clandestini e disperati locali che non hanno piu' niente da perdere e sono pronti per pochi euro, a commettere crimini efferati.
Altro che militari a controllo delle discariche, qui servirebbero caschi blu dell'ONU per determinare la ristabilizzazione dell'ordine, truppe scelte della NATO per rastrellare l'intero territorio cittadino.
Penso che a volte ci sia meno liberta' a vivere in una democrazia degradata ed epurata dei suoi autentici valori, che in un regime che ti offre minime garanzie di civile vivibilita'.




1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo che i rifiuti siano stati un problema ovunque, anche qui a Pc anni fa li portavamo in altre province limitrofe, poi hanno fatto il termovalizzatore, in qualche mondo ognuno deve smaltire il proprio scarto, li da voi non c'è stata una presa di coscenza da parte dei cittadini, penso e così la politica locale e la camorra, hanno fatto il loro interesse senza pensare alle conseguenze e adesso è sotto agli acchi di tutti.
Devono cominciare da una politica pulita, e differenziare come facciamo tutti, questo per come la penso e io molte cose di li io non le so.
Buona serata
Milena