venerdì 30 maggio 2008

CANNES: SPECCHIO DELL'ITALIA

All' ultimo festival di Cannes, vengono premiati film italiani che raffigurano un Paese nella sua nuda e cruda realta', argomentando storie divenute drammatici spaccati di vita vissuta.
Finalmente, vengono dati riconoscimenti importanti ad artisti italiani, in una manifestazione di primaria rilevanza internazionale.
Viene premiato Gomorra, tratto dal libro di Saviano, dove viene raffigurata in modo diretto e fin troppo realistico, uno spaccato del nostro Paese, fatto di potere mafioso ( nel caso specifico si parla piu' di camorra essendo incentrato sulle vicende di Napoli e della Campania ) e delle sue convivenze politico-sociali, dove il territorio viene descritto come un tessuto contaminato e permeato dal malaffare, dove il potere camorristico si sostituisce in tutto e per tutto allo Stato.
Nell'altro film, il Divo, viene narrata la storia di Andreotti, grande statista italiano, descrivendo l'immenso ascendente che il leader dell'ex DC ha avuto nella storia della Repubblica Italiana.
Intorno alla figura di Andreotti c'e' stata sempre una cortina di mistero, alimentata appunto dalla sua notevole personalita' e dal suo importante ruolo a livello nazionale, che hanno fatto si che nel bene e nel male qualsiasi evento di rilevante importanza per la democrazia del nostro Paese, potesse direttamente o indirettamente passare per la sua persona.
Una volta i film italiani erano ricordati perche' descrivevano l'ascesa socio-economica del nostro Paese, la cosiddetta dolce vita o rimanevano impressi per la sapienza dei loro registi.
Oggi invece, ci troviamo dinanzi ad una nuova forma di neo-realismo che dipinge purtroppo il nostro Paese, per vicende non proprio gratificanti.

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