sabato 10 maggio 2008

LIMITI CULTURALI E SOCIOLOGICI DELLA GLOBALIZZAZIONE

Viviamo un'epoca di globalizzazione. Essa si sta diffondendo non solo nella sua forma piu' spiccata, cioe' quella economica, ma si sta rilevando fenomeno aggregatore anche da un punto di vista sociale e culturale.
In merito alla cultura, assistiamo ad un appiattimento verso il basso non solo contraddistinto dalla mancanza di una certa preparazione formativa dei singoli soggetti ma anche da un'esigenza collettiva che tende a determinare forme di espressione e comportamento sociale di massa omogeneo ed appiattito.
Ci si riconosce nell'altro per taluni parametri vicendevolmente paritetici, non si cerca la differenziazione dall'altro per insite prerogative personali.
Anzi, la ricerca di un proprio io soggettivo univoco e distinto, puo' oggi apparire fenomeno di autoisolamento dal gruppo, diventato nel frattempo gregge o nei casi peggiori branco.
C'e' una sorta di ricerca di emulazione dell'altro come tentativo di realizzare uno specchio del proprio subconscio, dove guardarsi per riconoscersi soggetto in quanto tale.
In questa ricerca di appiattimento verso il proprio simile, vengono abbandonati via via alcuni valori quali, lo Stato, la fede, la famiglia, l'autorita', l'istruzione cioe' tutti quei valori dove c'e' qualche dogma o regola da rispettare o qualche soggetto diverso dal proprio simile a cui si deve far riferimento in modo subordinato.
Quindi una globalizzazione dei comportamenti come " libertinismo anarchico ", non reazionario(anche se in alcuni casi estremi praticato), ma puramente emulativo.
Compaiono nuovi riferimenti di aggregazione sociale, essenzialmente esteriori, quali un determinato telefonino, un certo capo di abbigliamento, un certo tipo di linguaggio o addirittura una stessa meta dove far le vecanze. Si creano cosi' grosse aggregazioni sociali fatte di simboli e non di contenuti, dove e' sempre meno importante essere, ma fondamentale apparire, facendolo anche in modo numeroso, poiche' la pochezza dei contenuti verrebbe parzialmente compensata dalla quantita' dei soggetti omologatamente simili partecipanti, privi tuttavia, di propria personale ed autonoma identita'.
Stiamo rotolando purtroppo verso una modesta globalizzazione dei comportamenti sociali, misera epressione del decadentismo culturale non solo del nostro Paese, ma bensì piu' grave se la consideriamo manifestazione sociologica di un'era.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie