domenica 25 maggio 2008

GLI STATES NON TEMONO PIU' L'UOMO NERO

Con forte probabilita', Barak Obama riusira' a vincere le primarie tra i democratici negli Stati Uniti.
Non sappiamo al momento se la scelta del giovane candidato sara' quella giusta.
Sappiamo pero' che e' l'unica oggi, a rappresentare il vero cambiamento.
La scelta di puntare su un candidato di colore e' indubbiamente una scelta di svolta, un cambio epocale.
Nonostante l'America viene da molti definita una moderna democrazia, sappiamo nella storia di questo Paese, quante difficolta' abbia dovuto affrontare la popolazione di colore.
Fino a quaranta anni or sono, forti erano le descriminazioni razziali. La marcia dei neri verso una completa integrazione e' stata lunga e laboriosa. Anche se gradualmente tale marginalita' e' stata superata, per la minoranza nera non si sono mai aperte le porte del "sogno americano".
Dopo tanti anni in America, si avverte nuovamente tale desiderio di cambiamento che non e' piu' il palesare un grido di protesta ma la richiesta di una reale volonta' di rinnovamento politico.
Se infatti la Clinton e' l'espressione di un certo establishment e rappresenterebbe un' investitura quasi "sacrale", quella di Obama e' fuori da qualsiasi apparato convenzionale e per tale motivo penetra la societa' americana in modo interclassista ed apolitico.
L'indicazione di Obama, indipendentemente dalle prospettive di successo finale, oggi e' l'unica che riesca a presentare una moderna societa' multietnica in modo armonico ed omnicomprensivo, dove ancora una volta, viene data la possibilita' di poter credere nell'operato delle persone a prescindere dal loro passato ma puntando essenzialmente sulla loro emozionale forza di comunicazione, senza limitazioni e retaggi socio-culturali.
Gli Stati Uniti, devono avere la forza ed il coraggio di cambiare.

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