mercoledì 28 maggio 2008

LA IV SETTIMANA E' SPARITA DAL CALENDARIO

Il nuovo Governo da poco insediatosi, ha fatto gia' tanti proclami ed anche varato qualche provvedimento ma penso, che la situazione nelle tasche degli italiani, non sia di molto cambiata.
Ci sara' l'abolizione dell'ici sulla prima casa, circa 150/200 euro risparmiate all'anno in media per le famiglie italiane. Poca roba se pensiamo che sicuramente i comuni si rifaranno con l'aumento di altre imposte.
Ci sara' poi una possibile spalmazione delle rate dei mutui ma solo a partire dal gennaio 2009.
Si detasseranno gli straordinari. Finalmente un operaio dopo altro sudore versato in fabbrica, potra' portare la famiglia in pizzeria.
Nel frattempo il caro petrolio non ferma la sua corsa. Il costo dei carburanti aumenta. Ormai le autovetture sembrano quasi fermarsi tanto e' diventato leggero il piede degli automobilisti. Si sfruttano scie, falsi piani, si rinuncia all'aria condizionata, si fa di tutto pur di non fermarsi dal distributore.
Anche i costi nei collegamenti verso le isole via mare sono notevolmente aumentati, sempre a causa dei carburanti.
In Inghilterra, Francia e Portogallo ci sono state grandi manifestazioni di protesta contro il caro carburante. In Italia non si hanno sentori in tal senso forse il numero dei "padroncini" e' diminuito.
Si annunciano realizzazioni di tipo imperialistico, come centrali atomiche e ponte sullo stretto, opere per le quali occorreranno lustri, data la storica lentezza in tal senso del nostro Paese (basti pensare alla Salerno Reggio-Calabria). Nel frattempo sempre il petrolio governera' il mercarto. l'Italia riuscira' a sopportarne i costi ormai usciti da qualsiasi regola di mercato e determinati spesso da speculazioni episodiche o emozionali?
Il costo delle bollette non scende, come restano inveriati i prezzi di tanti generi alimentari.
Gli organi d'informazione dirottano l'attenzione degli ascoltatori esclusivamente sul problema immigrazione. Tale tema e' stato non solo un cavallo di battaglia durante la campagna elettorale ma anche dopo, nel varo di alcuni provvedimenti esemplari in ordine all'immigrazione clandestina.
Diventeremo un Paese piu' sicuro forse, ma restiamo un Paese in gravi difficolta' economiche.
La produttivita' e' quasi ferma. Non attraiamo gli stranieri d'oltre oceano, sia investitori che turisti, per un euro spaventosamente alto rispetto alla mediocre situazione interna. Le esportazioni registrano cali.
Di vacanze neanche a parlarne e' roba da pochi.
In tale contesto di incertezza, non si sente piu' il liet-motiv che accompagnava tutta la fase pre-elettorale, cioe' che gli italiani non arrivassero oltre la terza settimana. Secondo voi perche'?
Dimenticavo il provvedimento piu' importante. Per decreto legge, la IV settimana e' sparita dal calendario...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e