lunedì 5 maggio 2008

EMERGENZA RIFIUTI : UN DRAMMA SENZA FINE

Anche l'ultimo dei Commissari, il Super Commissario, l'uomo di ferro, l'ennesimo responsabile di Governo in cui erano riposte le ultime speranze dei cittadini campani di veder risolta l'atavica emergenza rifiuti, non ha portato a termine la sua missione.
Nei mesi del suo operato, si e' soltanto tamponato in modo transitorio e approssimativo una tragica situazione di non ritorno.
Nei 100 giorni del suo mandato - adesso prorogati fino alla fine di questo mese - il Super Commissario non e' riuscito ad invertire quel processo vizioso di raccolta dei rifiuti, trasformandolo in virtuoso ciclo di smaltimento, da tutti sperato.
Solo le vie del centro del capoluogo partenopeo sono sgombre dai rifiuti, per cercare di salvare almeno l'ormai fissa manifestazione del maggio dei monumenti.
Le periferie sono sempre in uno stato di sofferenza, per non citare molti comuni dell'hinterland, dove dalla situazione di collasso non si e' mai usciti.
Tale fallimento era tuttavia prevedibile. In questo periodo si sono soltanto individuati, in modo discrezionale, senza una logica che rispondesse a criteri paesaggisti, naturistici e geologici zone di sversamento transitorio - che alla fine diventeranno permanenti aree di stoccaggio - per liberare i centri abitati dalle ingenti quantita' di rifiuti.
La raccolta differenziata e' partita a rilento, in modo convulso, sicuramente non in maniera capillare. Sulla stessa non credo ci saranno controlli mirati e spesso ci si affidera' a cio' che i singoli comuni dichiareranno.
Non sono state prese decisioni importanti per quanto riguarda la realizzazione dei termovalorizzatori.
Uso il plurale, perche' presumo solo quello di Acerra non possa essere sufficiente all'intero fabbisogno della regione. Inoltre sono stati prorogati ulteriolmente i tempi della sua realizzazione.
In modo scellerato si e' deciso di individuare nel vallone di Chiaiano, un'area destinata alla realizzazione di un grande parco pubblico, l'ultima mega discarica per tamponare ulteriolmente una situazione sfuggita da qualsiasi normale controllo che, a questo punto, possiamo definire tragi-comica, in termini di efficienza e progettualita'.
Sono ormai passati oltre 14 anni da quando si e' dato inizio al periodo di straordinarieta' dell'emergenza. Si sono susseguiti commissari, esperti, tecnici, funzionari che hanno determinato nel corso di quasi tre lustri, una vera casta manageriale, non dando una soluzione definitiva al problema.
Come si puo' notare, non ho menzionato nessun nome circa i colpevoli o presunti tali. Ci sara' senza dubbio chi avuto delle peculiari responsabilita' nella gestione di questa emergenza infinita. Allo stesso tempo penso sia errato ridurre il tutto all'azione della camorra, lo ritengo solo un banale modo di deresponsabilizzare chi ha avuto dallo Stato compiti di risoluzione del problema, ricevendo in ordine a tale incarico, anche ingenti risorse economiche. Penso che sia sensato porre una differenziazione tra lo sversamento illegale di rifiuti tossici, e la normale gestione dello smaltimento dei rifiuti urbani.
Faccio notare che ci sono tante regioni dove purtroppo il problema malavitoso esiste ma, solo in Campania, noi cittadini siamo sommersi dai rifiuti.
Penso che ormai i cittadini campani si siano rassegnati a convivere con la spazzatura, in una sorta di depressa assuefazione, quasi che l'elemento monnezza sia diventato una caratteristica morfologica permanente del territorio, un' appendice antropologica tutta partenopea.

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