Vittoria significativa. Alemanno partiva in svantaggio.E' riuscito a realizzare un sorpasso sorprendente. Ancor piu' sorprendente se si considera che al ballottaggio si e' registrato un grosso calo del numero dei votanti.
La sinistra e' stata battuta proprio in quei quartieri piu' popolari, dove le aspettative della gente sono state ancor piu' disilluse.
Finalmente anche nella capitale, si e' compreso che era necessario voltare pagina.Soprattutto si e' compreso che chi amministrava la cosa pubblica, lo faceva con senso statalista ed accentratore.
Questo e' il difetto e l'arroganza tipico della sinistra, piu' evidente in quella italiana. Pensare che lo Stato debba avere un' ingerenza omnicomprensiva, come se il pubblico non fosse di tutti.
Il concetto di bene collettivo si e' confuso nella pratica con qualcosa che e' divenuto espressione auto-gestita di organismi ed esponenti di apparato e non come qualcosa che dovrebbe essere controllato, pianificato e valorizzato da soggetti terzi.La sinistra ha determinato delle caste di controllo del potere per mezzo di suoi funzionari di partito che hanno determinato lobbies di apparteneza difficile da sdradicare.
Con la vittoria di Alemanno, Roma e' piu' libera.
Tale epurazione sarebbe necessaria e quanto mai benefica a Napoli e nella Campania, territori lottizzati da funzionari-manager di sinistra, divenuti piattaforme proliferanti della nuova borghesia di potere, aree colonizzate dai post-comunisti del xxi secolo.
1 commento:
Ecchediamine!
Perché un navigante dovrebbe commentare se non c'è nulla da commentare e non solo perché le nostre idee politiche sono sufficientemente differenti. Galatea ha capito, come ho fatto io, che l'Italia non ha bisogno di quella vecchia sinistra. Credo, e credo entrambi (io e lei), siamo convinti che invece l'Italia abbia bisogno di una sinistra. Se lei crede che il nostro paese possa fare a meno di una seria destra e si possa accontentare di questa credo che vediamo proprio le cose da orizzonti fin troppo distanti. Da due mondi differenti.
rispettosamente
Mario DG
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