martedì 13 aprile 2010

IL VATICANO RIABILITA I BEATLES. CALCOLO O COINCIDENZA?

Dopo oltre quaranta anni dal loro definitivo scioglimento, la Santa Sede riabilita i Beatles, riconoscendo il valore artistico assoluto del gruppo. Meglio tardi che mai. Strana coincidenza pero', visto il periodo non proprio roseo in cui e' precipitata la Chiesa.
Il famoso gruppo di Liverpool cambio' il costume dell'epoca, diventando da quel momento, un punto di riferimento imprescindibile per tutti i musicisti che da li in avanti, si avvicinarono a questo mondo.
La loro notorieta' non ha eguali al mondo. La loro arte e il contributo che diedero alla propria nazione, consentì loro di ricevere il titolo di baronetti da sua Maesta', Queen Elizabeth.
La musica che hanno lasciato ai posteri, rimane una testimonianza duratura e rappresentativa per tutto il genere cosidetto "popolare".
I Beatles, da subito, divennero leggenda, vere e proprie icone viventi.
Eppure il loro genere, il loro modo rivoluzionario di approcciarsi con il mondo esterno, la loro nuova forma di comunicazione verso le nuove generazioni dell'epoca, non piacquero alla Chiesa.
Il rapporto si incrino' definitivamente quando John Lennon dichiaro' che la loro fama e la straripante notorieta' a cui giunsero, era superiore a quella di Gesu' Cristo.
Apriti cielo. Furono considerati, spacconi, disinibiti, blasfemi, dei veri e propri artisti satanici, esempi negativi da evitare e condannare.
A distanza di tanto tempo, questa "riabilitazione ecumenica", non viene di certo accolta con entusiasmo da uno dei due artisti ancora in vita, Ringo Starr. Il batterista afferma: "I couldn't care less" che tradotto sta per " non me ne potrebbe fregare di meno".
Concordo con l'artista. La Santa Sede, mai come in questo momento, ha dell'altro a cui pensare.
Io preferisco girarvi 2 tra le tantissime "opere d'arte" che i Beatles, hanno donato all'umanita': Let it be ,
Yesterday
Buon ascolto!




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