A Napoli, nelle acque al limite della balneabilita' di "Mappatella Beach" muore un anziano settantatreenne. Il suo corpo senza vita gia' in acqua, viene portato a riva da qualche volenteroso bagnante, ma li rimane, nel piu' assoluto menefreghismo. Il 118 chiamato poco dopo, riceve una sola telefonata in merito alla disgrazia accaduta.
C'e' un morto sul bagnasciuga ma i bagnanti si godono la loro giornata di svago per limitare la forte calura. I ragazzini si tuffano in acqua, le signore si spalmano la crema, gli uomini discorrono in assoluta tranquillita'. Lo scenario immortalato da alcuni scatti, mette tanta tristezza, lascia sgomenti, attoniti, fa inorridire.
L'uomo si chiamava Antonio Sommaripa ed era residente nel quartiere Miano.
In questa occasione, il popolo napoletano non ha fatto una bella figura.
A differenza dell'episodio della fine di maggio, capitato nella metropolitana di Montesanto, dove i cittadini abbandonarono al suo destino un rom colpito da raffiche di mitraglietta, per mettere in salvo la propria incolumita', in questa occasione la morte dovuta ad un malore causato con ogni probabilita' da un colpo di calore, ha quasi infastidito i cittadini presenti sul posto, che d'improvviso vedevano "rovinata" la loro giornata di relax vacanziero.
Napoli e' sempre piu' una citta' rassegnata, abbandonata al suo destino. La capacita' di reazione dei suoi abitanti e' ormai esaurita. Questi episodi di triste fatalita' evidenziano come da queste parti tutto scorre senza far piu' clamore, senza provocare una seppur minima reazione da parte dei singoli cittadini.
Il povero Antonio e' morto per un malore. Napoli e' morta nella sua dignita'.
C'e' un morto sul bagnasciuga ma i bagnanti si godono la loro giornata di svago per limitare la forte calura. I ragazzini si tuffano in acqua, le signore si spalmano la crema, gli uomini discorrono in assoluta tranquillita'. Lo scenario immortalato da alcuni scatti, mette tanta tristezza, lascia sgomenti, attoniti, fa inorridire.
L'uomo si chiamava Antonio Sommaripa ed era residente nel quartiere Miano.
In questa occasione, il popolo napoletano non ha fatto una bella figura.
A differenza dell'episodio della fine di maggio, capitato nella metropolitana di Montesanto, dove i cittadini abbandonarono al suo destino un rom colpito da raffiche di mitraglietta, per mettere in salvo la propria incolumita', in questa occasione la morte dovuta ad un malore causato con ogni probabilita' da un colpo di calore, ha quasi infastidito i cittadini presenti sul posto, che d'improvviso vedevano "rovinata" la loro giornata di relax vacanziero.
Napoli e' sempre piu' una citta' rassegnata, abbandonata al suo destino. La capacita' di reazione dei suoi abitanti e' ormai esaurita. Questi episodi di triste fatalita' evidenziano come da queste parti tutto scorre senza far piu' clamore, senza provocare una seppur minima reazione da parte dei singoli cittadini.
Il povero Antonio e' morto per un malore. Napoli e' morta nella sua dignita'.
2 commenti:
E' uno skifo!!!Ma ke persone esistono,ma poi tutte con lo stesso atteggiamento...ke vergogna!!!
Ciao Angelo,
io sono di Milano e, ti dico, mesi fa - ero vestito bene, per un colloquio di lavoro, ed ho la faccia da bravo ragazzo - 5 persone diverse non si sono fermate alla mia richiesta di informazioni, mi hanno voltato le spalle.
Non è Napoli che è morta, è l'Italia che sta morendo.
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