martedì 25 agosto 2009

PD CAMPANO: PROVE GENERALI DI INCIUCIO

Grandi manovre nel PD campano. Cercasi disperatamente, successore di Bassolino per le regionali che si terranno il prossimo marzo. L'impresa e' davvero disperata.
Dopo anni di potere dinastico-clientelare, sua maesta' Antonio da Afragola deve, suo malgrado, mettersi da parte. Passato indenne allo scandalo rifiuti, e a quello della sanita', usato e poi rigenerato dallo stesso Premier, questa volta il Governatore e' a fine mandato.
Lui sicuramente pero', sara' il regista delle grandi manovre della sinistra campana in cerca di un nuovo leader da contrapporre al PDL, nuovo accalappiatore di consenso. L'aria e' cambiata, non certo per merito degli avversari. Come ho sempre ribadito da questo spazio, il ricambio amministrativo che stiamo vivendo, e' storico non politico.
Addirittura si ipotizzava un possibile ritorno del Governatore a Palazzo San Giacomo, qualora la Iervolino decidesse di sciogliere anticipatamente il Consiglio. Niente di piu' assurdo e mortificante per una citta' che per anni si e' illusa (grazie a dei fidi incantatori di serpenti- la cossiddetta borghersia intellettuale, poi dissoltasi nel nulla) di vivere un nuovo rinascimento.
In queste manovre di agosto, quasi da battaglia navale, spunta l'ipotesi di una grande alleanza o se vogliamo di un grande inciucio, con l'UDC di Casini.
Nella passata campagna elettorale per le amministrative e le europee, Pierferdi ribadiva nei suoi spot commerciali un preciso slogan: " Ne' a destra, ne' a sinistra. Solo per l'italia." Io aggiungerei: solo per la poltrona. Casini diventera' a breve, il nuovo Mastella, il prezzemolo in ogni minestra. Lui decidera' con chi stare, un po' da qua, un po' da la. In Sardegna con Berlusconi, in Campania con gli orfani di Bassolino.
Per dare una parvenza di scelta ponderata, strategica o se vogliamo "istituzionale" si e' fatto il nome di Nicola Mancino, di epopea democristiana, attuale vice-presidente del CSM.
Al momento pare, l'ex Senatore non voglia rinunciare al suo mandato, per onorare la carica e rispettare il voto(unanime) di chi lo ha eletto.
Ma il sasso e' stato lanciato. L'idea della grande alleanza piace agli anti-berlusconiani.
Gradira' certamente De Mita ( la cosa non e' da sottovalutare), trombato da Veltroni alle passate politiche per questioni anagrafiche (si preferi' puntare sulla sconosciuta Picierno) e passato all'UDC.
Chi sara' il nome pescato dal cilindro?

1 commento:

clem ha detto...

ho molta disistima politica di franceschini...però l'ho apprezzato quando ha detto che se sarà eletto segretario pd non candiderà bassolino a sindaco di napoli....mi sembra veramente il minimo