sabato 8 gennaio 2011

L'OTTIMISMO NON BASTA. E' TORNATA LA CRISI

Toh guarda, la crisi e' tornata. L'ha affermato Tremonti. Ma davvero?...Se non lo dicesse il Ministro, non ci avrei creduto...Eppure era tanto che non ne sentivo parlare.
Appunto. Nell'anno appena alle porte, nel nostro Paese, si e' perso tempo a discutere di altri argomenti.
Prima ci si e' concentrati su come dovesse essere "riconfezionato" l'abito anti-procedimento penale per Berlusconi. Il sarto Alfano ci ha impiegato mesi, poiche' il vestito non doveva piacere soltanto al Premier.
Altro tempo e' stato perso nell'infinita querelle estiva sulla casa di Fini a Montecarlo, i cui strascichi si sono conclusi in pieno autunno. C'e' stata poi l'estenuante battaglia all'interno della maggioranza, un logorante travaglio che ha portato alla nascita di un nuovo partito, FLI, il voto di fiducia del 14 dicembre, giorno in cui il Governo si e' salvato per il rotto della cuffia.
Durante l'anno mai una presa di posizione ufficiale da parte del Governo in ordine alla crisi economica. Eppure tutti i dati di settore non erano per niente incoraggianti. La disoccupazione (specie quella giovanile) e' continuata a crescere, così come pressocche' immutati sono rimasti il P.I.L. ed il debito pubblico. E' aumentato il numero dei cassintegrati, dei precari. E' rincarato il costo delle tariffe locali, dei servizi bancari ed assicurativi, dei treni e delle autostrade e dei carburanti. Stessa tendenza pare essere confermata anche per l'anno appena iniziato, con un aumento medio per famiglia di oltre 1000 euro.
Se a cio' aggiungiamo, il caos della campagna elettorale delle regionali (ricordiamoci la vicenda Lazio), le alluvioni, i crolli di storiche dimore, gli infiniti casi penali che hanno riguardato membri del Governo (Cosentino, Scaiola, Verdini, Brancher), l'imbarazzante posizione del Premier ed il rumore che le sue frequentazioni hanno suscitato, possiamo ben dire che un anno e' passato senza che fosse stato fatto nulla di concreto per migliorare la condizione economica degli italiani.
Il Paese e' fermo, bloccato. A parte una pioggia di tagli diffusi, il Governo non ha varato nessun intervento programmatico di crescita nel breve e medio termine. Si e' aspettato che la crisi passasse. Evidentemente, l'attesa e' destinata a durare
Tremonti ha fatto suonare un campanello d'allarme. Evidentemente, non se l'è sentita piu' di recitare come figurante in quel film di fantascienza prodotto dal Premier, in cui si fa credere alla gente che e' davvero possibile assicurarsi l'Eldorado, con la semplice profusione di un contagioso ottimismo.

2 commenti:

nicola ha detto...

quando governerà Fini si risolverà tutto.

Andrea ha detto...

X Nicola.

Nel discorso di Angelo non ho letto traccia di auspici circa un governo delle soluzioni targato Fini,ma una serie di elementari constatazioni di dati di fatto.
Probabilmente non sarà Fini o Casini o chi ti pare,a risolvere i nostri problemi..ma ammettere di averne (di problemi) è già un buon inizio per provare a risolverli.
Operazione impossibile fino a quando continuerà ad andare in onda questa fiction che sembra piacervi tanto.
Gran brutta bestia il livore,peggio se gratuito....
Andrea