lunedì 4 gennaio 2010

C'E' RIPRESA. CERTO, NELLE TARIFFE

Tutti i maggiori media annunciano con grande tripudio, che l'inflazione e' ai minimi storici. Esattemente si e' giunti ad un tasso dello 0,8%. Cio' non accadeva addirittura dal 1959.
Il Governo, per bocca del Ministro dello sviluppo Claudio Scajola, si proclama entusiasta. Si vuole sposare la tesi - per me imbarazzante per non dire mortificante - che la crisi non ha inciso sulle tasche dei cittadini. Secondo i nostri governanti, il potere d'acquisto delle famiglie, in alcuni casi, e' persino aumentato.
E si, secondo loro, ci siamo rinforzati in questo periodo. Ma voi, questa come la chiamate?
Io, semplicemente, informazione deviata.
Per la Confesercenti invece, i dati Istat confermano come sia la produzione che i consumi, siano praticamente fermi. Il calo dell'inflazione non fa che rimarcare in modo inequivocabile, questo periodo difficile. L'anno appena concluso, di una drammaticita' spaventosa, ha prodotto anche questo fenomeno che per i nostri "analisti" di governo invece, e' segno di positivita'.
I dati che andrebbero segnalati, diffusi e condannati ampiamente, dovrebbero essere quelli della Adusbef e della Federconsumatori, in merito a tutti gli aumenti di tariffe previsti dall'inizio del 2010 che porteranno ad aumento medio annuo di spesa a famiglia, intorno ai 600 euro, cifra ritenuta falsa dal Governo.
Per qualsiasi approfondimento, potete andare su google e cliccare: "aumenti tariffe 2010".
Analizziamoli.
Tariffe autostradali: aumento tra lo 0,74 ed il 15%.
Tariffe areoportuali: aumento fino a 3 euro a biglietto.
Rc auto: aumento fino a 130 euro.
Biglietti dei treni: in media in un anno si spenderanno 65 euro in piu'.
Bolletta del gas: in media un aumento di 30 euro a famiglia.
Carburanti: previsto un aumento di spesa di circa 90 euro.
Canone Rai: aumento di 1,50 euro.
Servizi banacari: maggiori spese, per circa 30 euro.
Mutui: aumenti per circa 80 euro.
Tarsu: in media rincaro per circa 35 euro.
Acqua e servizi idrici: aumento medio, di 18 euro.
In un momento storico di forte contrazione della produzione, di aumento della disoccupazione, di diffusa cassintegrazione e di perdurante incertezza e tensione internazionale, questo aumento nazionale delle tariffe, sembra ancor piu' anacronistico, dalle ripercussioni assai pesanti.
Nonostante il calo dei prezzi, la ripresa, quella economica, appare ancora lontana.



2 commenti:

adestra ha detto...

I dati che hai evidenziato mettono in rislato che le dichiarazioni relative al non mettere le mani nelle tasche degli italiani è solo una presa per i fondelli.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e