sabato 11 dicembre 2010

URGE UNO STATO DI POLIZIA

Si ipotizzava gia' da qualche giorno, cio' che pare, sia accaduto per davvero.
In Parlamento sta andando in scena, la compravendita dei voti. Mai la democrazia in questo Paese, e' scesa così in basso. Su tale questione, si e' aperta anche un'indagine della magistratura.
Non voglio soffermarmi sui nomi dei parlamentari coinvolti, ne' su quello degli esecutori e dei mandanti.
Si parla tanto di liberta' nel nostro paese. Ma c'e' davvero l'esistenza concreta di questo concetto così vago, effimero, etereo? Quali sono le reali certezze per noi cittadini votanti? Quali i nostri diritti? A cosa serve ancora una politica così sporca?
Penso che dopo l'ottimo risultato della militarizzazione delle strade per stanare i pericolosi mafiosi dai loro fortini, facendo loro terra bruciata e infliggendo pesantissime restrizioni ai loro patrimoni, sia venuto il momento di inserire i soldati anche nella pubblica amministrazione, sempre piu' intrisa di malcostume, corruzione, concussione, nepotismo clientelare.
Il malaffare in politica ha raggiunto livelli indescrivibili. Non a caso molti di questi rappresentanti, di ogni livello, dal consigliere comunale fino al parlamentare, hanno grossi problemi con la giustizia.
Tangentopoli non e' servita a niente. A quel tempo si disse che la politica era morta. Quella successivamente partorita, non ha portato a nulla di nuovo. Nel nostro Paese, continua ad esistere in politica, una naturale propensione a delinquere, da parte dei rappresentanti eletti dal popolo. Oggi, ahime', fa piu' rumore un "tradimento" politico che una compravendita di un parlamentare. Il Paese al momento, non e' di fatto governato. La tensione sociale si e' fatta incandescente.
A mali estremi, estremi rimedi. Ritengo che sia giunto il momento di militarizzare anche le istituzioni, per garantire a noi cittadini, la corretta amministrazione ed il normale funzionamento di cio' che e' di tutti noi: la cosa pubblica. Per tale scopo, la politica ha fallito la sua missione.
Di solito si chiede l'ausilio dei militari, per fronteggiare un'emergenza. Nel caso specifico, esite una palese e conclamta emergenza, nel normale svongilmento della vita democratica ed istituzionale della Nazione.
Ho sempre sostenuto che c'e' piu' liberta' in uno stato di polizia che in una democrazia epurata dei suoi principali valori.

4 commenti:

Albatros ha detto...

Non mi trovi assolutamente daccordo!! La militarizzazione non ti garantisce dai disonesti e dal malaffare, anzi!! La storia dovrebbe insegnarci a tutti qualche cosa e a questo proposito, non abbiamo un solo esempio, anzi. Mi sorprende che il ns premier non abbia già pensato a qualche cosa di simile, a un'operazione di marketing che renda l'espressioni :"colpo di stato", "presa di potere", "potere autoritario" più accettabili alla gente comune. L'unica soluzione che intravedo, è che le persone oneste tornino a far sentire la propria voce, partecipando! Occorre far politica per passione, non per rappresentare interessi. Se hai voglia e tempo passa dal mio blog, sarò lieto e grato di ricevere commenti e suggerimenti!

Anonimo ha detto...

Sei sulla stessa linea di Diliberto: “E’ una situazione agghiacciante. Da caschi blu dell’Onu. Il Paese va a rotoli, c’e’ una disperazione economica e sociale galoppante e la politica del Palazzo e’ totalmente ingessata attorno alle vicende di un premier finito, depresso e arrogante, che pur di salvarsi sta trasformando il Parlamento in un osceno mercato delle vacche grasse”.

Meno male che ci sono anche persone di buon senso; SCILIPOTI: “Non si può fare di tutta l’erba un fascio. Noi parlamentari non siamo servi sciocchi. O, peggio, impiegati. Dobbiamo essere liberi di fare le nostre scelte nell’interesse del Paese come ci chiedono i nostri elettori. Sono pronto a presentarmi in Procura. Non ho nulla da nascondere: le mie scelte sono dettate unicamente dal buonsenso e dalla responsabilità”.

Se uno non vuole mandare a casa Berlusconi deve essere indagato?
E fini no?

A proposito di fini, perchè non di dimette (temporaneamente) lunedi e martedì per votare la sfiducia e poi torna a fare il presidente della camera (cucuna e bagno)?

Albatros ha detto...

Angelo, grazie per la visita e per la precisazione. In effetti il tuo post non l'avevo colto come una provocazione!! Per quanto riguarda la questione su chi indagare, lascerei ai giudici la decisione. Purtroppo al di la della proposta di militarizzare le istituzioni, concordo sul quadro desolante della ns Italia e della politica che la vorrebbe governare, fatto da Angelo. Ma quanto sarebbe bello se un giorno, in parlamento, ci trovassimo degli onesti nei quali ci si potrebbe anche riconoscere, e che superate le logiche delle fazioni, governano con buon senso, mantendendo una condotta al di sopra di ogni ragionevole sospetto.

adestra ha detto...

Mi trovi assolutamente d'accordo in quanto siamo con le pezze al culo e con la casta che continua a derubare impunemente il nostro Paese. Hai ragione tu nel dire che la corruzione parte dal consigliere comunale e finisce alla massima carica del Governo.