Ennesimo impegno ufficiale per risolvere la crisi rifiuti a Napoli. Citta' pulita per fine anno. Ancora una volta, il premier Berlusconi ci mette la faccia, garantendo la risoluzione del problema in pochi giorni. Come nel 2008, il Presidente del Consiglio (convinto di un complotto ai suoi danni), seguira' personalmente l'evolversi della situazione.
La citta' anche nelle feste natalizie era sommersa dai rifiuti. Nelle vie dello shopping, i sacchetti erano in bella mostra, invadevano le strade, costringendo i pedoni ad improbabili slalom durante il tradizionale passeggio.
In tutti i telegiornali andati in onda a Natale, le penose immagini di Napoli passavano ripetutamente a tutte le ore, determinando inevitabilmente tra noi residenti, un forte senso di vergogna e di disarmante imbarazzo.
La citta' e' allo stremo. Questa forma di peste persistente a cavallo tra i due milleni, ha sfinito il territorio, mortificato i suoi abitanti, sfregiato in modo indelebile l'immagine di una delle metropoli piu' belle al mondo. Un'emergenza durata quasi 17 anni, ha castrato qualsiasi sogno di rinascita, dirottando inesorabilmente il capoluogo partenopeo, verso un impietoso e quanto mai scontato crepuscolo. Un'intera generazione e' vissuta nella monnezza, marchiata fin dalla nascita, da questa disdicevole e logorante onta indelebile.
I cittadini napoletani hanno smarrito anche l'orgoglio e, con esso, e' svanito anche quel senso di anarchica ribellione, di protesta virulenta contro il sopruso e l'ingiustizia. L'epoca dei Masaniello non esiste piu' all'ombra del Vesuvio. La gente e' stanca, sfiduciata, non ha piu' la voglia e le forze per reagire, accetta passivamente il suo triste destino. La prova evidente e' che i napoletanti pagano la tassa sui rifiuti piu' cara d'Italia. Al danno, segue inesorabile, la mortificante beffa. Da queste parti si dice: "cornuti e mazziati".
Bastera' l'ennesima promessa? Riuscira' l'incantesimo di fine anno? Chissa'. In Italia si sono promessi anche ponti sospesi sul mare...
Dopo un Natale in emergenza, un capodanno con il rischio incendi da petardi, speriamo che l'Epifania, tutta la monnezza porti via.
In tutti i telegiornali andati in onda a Natale, le penose immagini di Napoli passavano ripetutamente a tutte le ore, determinando inevitabilmente tra noi residenti, un forte senso di vergogna e di disarmante imbarazzo.
La citta' e' allo stremo. Questa forma di peste persistente a cavallo tra i due milleni, ha sfinito il territorio, mortificato i suoi abitanti, sfregiato in modo indelebile l'immagine di una delle metropoli piu' belle al mondo. Un'emergenza durata quasi 17 anni, ha castrato qualsiasi sogno di rinascita, dirottando inesorabilmente il capoluogo partenopeo, verso un impietoso e quanto mai scontato crepuscolo. Un'intera generazione e' vissuta nella monnezza, marchiata fin dalla nascita, da questa disdicevole e logorante onta indelebile.
I cittadini napoletani hanno smarrito anche l'orgoglio e, con esso, e' svanito anche quel senso di anarchica ribellione, di protesta virulenta contro il sopruso e l'ingiustizia. L'epoca dei Masaniello non esiste piu' all'ombra del Vesuvio. La gente e' stanca, sfiduciata, non ha piu' la voglia e le forze per reagire, accetta passivamente il suo triste destino. La prova evidente e' che i napoletanti pagano la tassa sui rifiuti piu' cara d'Italia. Al danno, segue inesorabile, la mortificante beffa. Da queste parti si dice: "cornuti e mazziati".
Bastera' l'ennesima promessa? Riuscira' l'incantesimo di fine anno? Chissa'. In Italia si sono promessi anche ponti sospesi sul mare...
Dopo un Natale in emergenza, un capodanno con il rischio incendi da petardi, speriamo che l'Epifania, tutta la monnezza porti via.
5 commenti:
Secondo me questa volta il presidente Berlusconi ha sbagliato di grosso!
Sarebbe stato meglio se avesse detto che avrebbe risolto il problema l'anno prossimo, in modo tale da essere interpretato come la letterina "dei buoni propositi" che i bambini scrivono in vista dell'anno nuovo.
Ma tanto, per chi non vive qui, per far credere di aver risolto il problema basterà non farlo più vedere in televisione. Questo, come compito, è più semplice, visto che le reti sono quasi tutte controllate direttamente o indirettamente dal governo.
Maria.
mi meraviglia che questa televisione vessata da Berlusconi, non dia notizie che tutte le sere i mezzi diretti alle discariche vengono assaltati e dati alle fiamme da un centinaio di incappucciati.
E fa bene a non dirlo altrimenti Maria esprimerebbe la sua certezza che il tutto è organizzato dal belpietro.
Caro Nicola,
Se i camion non prelevano i rifiuti, visto che sono per strada, mi spiega come mai transitano nei pressi delle discariche?
Maria.
E' l'ottavavolta che il "Cavaier monnezza" fa la stessa promessa e poi, come al solito, resterà tutto come prima.
Auguri di un Buon 2011 pieno di tutto!
marco
Ma il problema "monnezza" lo deve risolvere sempre e comunque in via emergenziale il Governo? Già una volta sono intervenuti Protezione Civile ed Esercito,per gestire la fase acuta del problema.Ma le istituzioni locali (Comune,Provincia,Regione),che hanno la competenza specifica sulla materia,non hanno proprio nessuna colpa? E se il il cittadino non fa la raccolta differenziata come può iniziare il ciclo di raccolta?
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