lunedì 6 dicembre 2010

NAPOLI, DESOLATAMENTE ULTIMA

Era inevitabile, scontato, prevedibile. Napoli, e' ultima nelle classifiche della qualita' della vita.
Una citta' stremata nelle forze, ferita nell'orgoglio, mortificata nella sua immagine.
Che tristezza da napoletano accettare questo verdetto, per una citta' ammirata da sempre in tutto il mondo, con un patrimonio artistico e paesaggistico davvero unico e che oggi vive passivamente, un conclamato crepuscolo.
Oltre 16 anni di emergenza rifiuti hanno fatto danni spaventosi. Le immagini strazianti della monnezza ammassata per le strade, hanno fatto il giro del pianeta, facendo cadere a picco il decoro della citta'. Le conseguenze, sono state pesantissime, specie in questo periodo di crisi.
Ma la monnezza, non e' l'unico problema. Ho sempre sostenuto che il dramma rifiuti, e' un bubbone che copre altre magagne.
La citta' deve rifondare la sua classe dirigente, deve darsi velocemente delle strategie di crescita che la portino a svolgere nuovamente, quel ruolo che le compete.
Troppi problemi restano irrisolti. Le periferie degradate, una rete viaria colabrodo, la mancanza di un'impiantistica sportiva degna di questo nome, la non avvenuta riconversione dell'area di Bagnoli ad ovest della citta' e quella di Ponticelli ad est, il problema traffico mai risolto, nonostante i chilometri di metroplitana realizzati che rendono la qualita' dell'aria insopportabile, la scarsita' di parcheggi, la dilagante delinquenza, ferita sempre aperta per questa citta'.
Napoli meriterebbe di diventare nuovamente capitale del mediterraneo, epicentro di aggregazione delle diverse culture tra Europa ed Africa, volano imprenscindibile per il definitivo rilancio dell'intero meridione.
Oggi, ahime', la citta' primeggia soltanto per le sue negativita'.


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