lunedì 20 ottobre 2008

MEDIA "COMMERCIALI", FINE DELL'INFORMAZIONE

Negli ultimi tempi i media sono sempre piu' specchio di una societa' accecata da meri fini commerciali.
Le tristi vicende relative ai drammi vissuti in Campania ne sono la testimoninaza piu' evidente.
Per oltre un anno, tutti gli organi d'informazione locale, nazionale ed internazionale hanno sfruttato per un proprio tornaconto commerciale i disastri perpetuati nella regione.
Prima le vicende relativi ai rifiuti presenti in gran parte della regione, poi i drammatici episodi di criminalita' organizzata nel casertano, hanno accentrato l'attenzione su tale tematiche, in modo ripetutamente monotematico.
Ci si e' resi conto, che infangare ulteriormente il territorio, mortificare senza ritegno la popolazione presente - senza mai fare dei giusti distinguo - "tirava" molto, aumentava i dati di ascolto, focalizzava l'attenzione dei fruitori il messaggio. Ci si e' perfino meravigliati che il Santo Padre, ieri a Pompei, non abbia fatto a sua volta un Suo intervento sul tema.
Sicuramente a spingere in tal senso i media e' stata la coincidente rappresentazione narrativa del marcio presente nel territorio, fatto di malavita organizzata, clientelismo politico, corruzione diffusa.
Si e' creata una sorta di velata complicita' tra i vettori dell'informazione sempre piu' orientati all'ascolto e non alla pluralita' della notizia e la presunta ma non certo plausibile narrativa neo-realista, i cui interpreti hanno assecondato maggiormente esigenze populiste e presenzialiste creando una sorta di mitologismo letterario, di natura antropologica, su un determinato territorio.
Si e' creato quindi un intreccio confuso, tra informazione, narrazione e reale realta' degli eventi che e' sfociata in un'irradiazione "mononeurotica" delle notizie.
Il territorio e' stato ucciso dal cancrenarsi della malavita organizzata.
La sua resurrezione al momento, e' stata resa vana dall'incaponimento dei media che, per scopi commerciali, hanno dato fine all'esistenza di un' informazione varia e pluritematica, sottacendo quanto vi sia ancora di buono in questa terra.

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