L'immagine che viene mostrata al mondo intero non è rassicurante ma al tempo stesso, non possono essere del tutto cancellate le peculiarità storico-paesaggistiche di questo territorio.
Il fascino della costiera sorrentina e amalfitana, l'incoparabile bellezza di Capri, l'isola azzurra, le numerose zone archeologiche di Paestum, Agropoli, Baia, Pozzuoli tutte antiche dimore e zone portuali nel periodo romano.
Il territorio campano fu di fatti prima colonia greca, in seguito divenne presidio romano.
Nel corso dei secoli, numerose furono le colonizzazioni fatte da popolazioni straniere. Normanni, Angioini, Francesi, Spagnoli hanno lasciato il segno della loro presenza in questo territorio.
L'arte, il costume, le tradizioni e anche lo stesso dialetto di noi napoletani e campani in genere ne sono la prova evidente.
Molti forse non sono a conoscenza che Napoli, prima Neapolis poi Partenope, ha un numero di chiese e chiostri superiore alla stessa Roma; che a Capua è sito il secondo anfiteatro d'Italia dopo il Colosseo, a testimoniare il grande valore del patrimonio artistico campano.
Anche la tradizione dello spettacolo è molto antica in questa zona. La canzone napoletana ad esempio, e riconosciuta come un patrimonio culturale a livello mondiale.
Lo splendore di Napoli e del territorio campano si ebbe tuttavia con i Borboni.
La dominazione spagnola, infatti, portò Napoli ad avere la prima ferrovia al mondo, la Napoli-Portici, i grandi cantieri navali nella zona di Castellamare ed uno dei piu' importanti osservatori astronomici d'Italia ancor oggi, quello di Capodimonte.
Ci fu poi, la realizzazione della reggia Vanvitelliana di Caserta, tra le più mastodontiche opere d'arte e di architettura presenti nel paese.
Tutte queste testimonianze che fanno della Campania uno tra i territori più ricchi del nostro Paese, non potranno essere mai offuscate da una difficile e quanto mai prolungata emergenza.
Il fascino della costiera sorrentina e amalfitana, l'incoparabile bellezza di Capri, l'isola azzurra, le numerose zone archeologiche di Paestum, Agropoli, Baia, Pozzuoli tutte antiche dimore e zone portuali nel periodo romano.
Il territorio campano fu di fatti prima colonia greca, in seguito divenne presidio romano.
Nel corso dei secoli, numerose furono le colonizzazioni fatte da popolazioni straniere. Normanni, Angioini, Francesi, Spagnoli hanno lasciato il segno della loro presenza in questo territorio.
L'arte, il costume, le tradizioni e anche lo stesso dialetto di noi napoletani e campani in genere ne sono la prova evidente.
Molti forse non sono a conoscenza che Napoli, prima Neapolis poi Partenope, ha un numero di chiese e chiostri superiore alla stessa Roma; che a Capua è sito il secondo anfiteatro d'Italia dopo il Colosseo, a testimoniare il grande valore del patrimonio artistico campano.
Anche la tradizione dello spettacolo è molto antica in questa zona. La canzone napoletana ad esempio, e riconosciuta come un patrimonio culturale a livello mondiale.
Lo splendore di Napoli e del territorio campano si ebbe tuttavia con i Borboni.
La dominazione spagnola, infatti, portò Napoli ad avere la prima ferrovia al mondo, la Napoli-Portici, i grandi cantieri navali nella zona di Castellamare ed uno dei piu' importanti osservatori astronomici d'Italia ancor oggi, quello di Capodimonte.
Ci fu poi, la realizzazione della reggia Vanvitelliana di Caserta, tra le più mastodontiche opere d'arte e di architettura presenti nel paese.
Tutte queste testimonianze che fanno della Campania uno tra i territori più ricchi del nostro Paese, non potranno essere mai offuscate da una difficile e quanto mai prolungata emergenza.
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