lunedì 14 marzo 2011

TRAGEDIA IN GIAPPONE: SCIACALAGGIO DEMAGOGICO

Non se ne puo' piu'. Basta! Anche la drammatica tragedia del terremoto giapponese, diventa nel nostro Paese, argomento di sterile contrapposizione politica, ennesimo esempio di rissoso contradditorio fine a se stesso.
Da un po' di tempo, chi segue questo blog, ha potuto notare che ho preso molta distanza dall'attuale Governo, pur avendo votato PDL nel 2008, non condividendone piu' la politica e, soprattutto, non sopportando piu' l'imbarazzante figura del Premier, divenuto vera zavorra per l'esecutivo. Sul Premier, non scrivero' piu', anche perche' mi sono stufato di scendere in ridicoli battibecchi da questo spazio, dovendo poi per giunta, vedermi etichettato come un "ossessionato" da Berlusconi. Per fortuna ho ben altro a cui pensare.
Tornando all'argomento del post, sono nauseato di come la sinistra italiana, stia facendo l'ennesimo sciacallaggio demagogico sulla disgrazia giapponese, una forma di vera e propria guerra santa al nucleare! Si parla ormai solo di centrali, di atomo, scorie, fusione, noccioli che un giorno fondono, l'altro tengono. Scienziati, fisici nucleari, attivisti verdi, esponenti del W.W.F. , ecologisti, sostenitori della green energy, soliti intellettuali, l'immancabile Saviano, intervengono a raffica in ogni tipo di trasmissione radio-televisiva. Tutti prendono le distanze dal Governo, criticano le scelte adottate, ma non ancora attuate, in materia di politica energetica, per l'ipotesi di allargamento al nucleare nel nostro Paese.
Non si piangono le vittime. Si cerca solo di fare proseliti politici, come se si fosse dato gia' inizio alla costruzione di una centrale atomica (chiaramente obsoleta o ancora peggio, acquistata di seconda mano da un paese sottosviluppato) sulle falde dell'Etna o all'interno del cratere del Vesuvio, le cui scorie siano gia' oggetto di traffici illeciti gestiti dalle mafie locali.
La sinistra, in emorragica ed irreversibile crisi di consenso, teme o per meglio dire, infonde timore, come se in Italia si possa ripetere cio' che accaduto in Giappone. Si prefigurano scenari danteschi, catastrofi apocalittiche, soprattutto si da per scontata a prescindere, la totale impreparazione futuribile e potenziale delle nostre autorita' a gestire un cataclisma, come se questo dovesse per forza avvenire, dopo la costruzione scellerata di centrali gia' giudicate inidonee. I politici ed i giornalisti di sinistra schierati, con un certo sarcasmo, asseriscono che le radiazioni prima di consumarti il midollo, non ti chiedono quale tessera di partito hai, dando per scontato, quasi imminente, il disastro.
Questi esponenti dimenticano che le centrali atomiche francesi, distano davvero poco dai nostri confini. Tutti continuano ad ostinarsi a voler essere schiavi del petrolio, a rimanere succubi dei paesi medio-orientali in una fase di forte instabilita', con conseguenze poco rassicuranti circa il prezzo del barile.
Costoro, soprattutto, si ostinano a credere, ad illudersi, di poter vivere soltanto con la forza del vento o perche' baciati dal sole. Strano davvero: di solito gli sciacalli, non riescono a sognare.


2 commenti:

Casaluce ha detto...

Condivido tutte le considerazioni sia su Berlusconi che sulla sinistra, ma almeno io non nutro alcun senso di colpa perchè non ho votato né l'uno né l'altra. Sul nucleare ci sarebbe da discutere, come sulle altre fonti energetiche alternative al petrolio, però a livello europeo altrimenti non ha senso che solo l'Italia ne sta fuori condividendo solo i rischi senza ottenere alcun vantaggio.

Davide ha detto...

A grandi linee sono per il nucleare.
Però, quando guardo all'Italia, vedo che non riusciamo nemmeno a far funzionare un inceneritore per rifiuti come si deve.
Mi domando a chi verranno appaltate le centrali nucleari.
Proprio guardando al Giappone, dove le centrali sono statali, noto come nonostante questo le notizie sono arrivate in ritardo. Me l'immagino in Italia dovesse mai succedere anche un piccolo incidente: non sapremmo mai niente.
Per questo, sul referendum, non voterò per il nucleare, pur essendo nuclearista. Fossimo in un altra Nazione, ma siamo in Italia, dove ci son voluti decenni per fare 3 inceneritori moderni al Sud, e ne funziona mezzo...