Cercasi aspirante Sindaco, disperatamente! Il toto amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale ha avuto il suo inizio, tra mille polemiche e molti interrogativi.
Il PD, dopo il vergognoso fallimento delle primarie, ora punta tutto sul Prefetto Mario Morcone. Avuto il placet dei vertici romani, del Commissario di partito, Andrea Orlando, ancora in citta' dopo la vicenda Cozzolino e quello della Iervolino, non piu' "dimissionata", il centro-sinistra punta su di un burocrate, originario di Caserta, poco conosciuto in citta'.
Ma il clima nel centro-sinistra non e' sereno, tutt'altro. La corrente, ancora una volta e' divisa, frantumata. Gli orfani di Bassolino con ogni probabilita', consegneranno la citta' alla destra, non per reali meriti conquistati sul campo, bensì per le proprie lotte intestine.
De Magistris, IDV, infatti, continua a voler correre da solo, spaccando la coalizione. La sua e' quasi una sfida allo stesso PD, piu' che una sensata candidatura.
Stessa cosa fa l'UDC, che nella nuova alleanza del Terzo Polo, con FLI, API e MPA, candida a sua volta una altro esponente della societa' civile, il Rettore dell'Universita' di Salerno, Raimondo Pasquino, a sua volta, personaggio poco noto in citta'.
A destra il clima non e' diverso. Sfumata la candidatura della Carfagna, ostile al capogruppo Nicola Cosentino (oggi ha inizio il suo processo), il PDL punta sull'ex Presidente degli industriali napoletani, Gianni Lettieri, una personalita' molto gradita al Premier ma che cio' nonostante, non convince appieno.
Anche su questa indicazione infatti, il consenso non e' unanime. La bocciatura proviene proprio dal mondo dell'impresa che Lettieri ha guidato per anni. L'ex Presidente di Confindustria, D'Amato, ad esempio, ritiene Lettieri una scelta non positiva per la citta'. Secondo D'Amato, la citta' e' pronta ad avere un rappresentante che provenga dalla societa' civile. Lettieri tuttavia, e' un industriale che non ha creato sviluppo in citta' ma che per il passato, e' stato molto abile a concludere esclusivamente, affari per le sue aziende.
C'e' stata anche l'autocandidatura quanto mai discutibile, dell'inossidabile Clemente Mastella, figura storica della politica Campana, ormai al crepuscolo. Penso che siano pochi i beneventani residenti a Napoli per permettere all'ex-guardasigilli di aggiudicarsi la poltrona di Sindaco. Per Mastella, e' piu' facile arrivare direttamente a Strasburgo, con i voti della sua Ceppaloni che sedersi a Palazzo San Giacomo. Interessante la sfida nella sfida con De Magistris, l'allora magistrato che lo costrinse alle dimissioni.
Gli altri condendenti di una sfida che si preannuncia molto rovente, sono Raffaele Di Monda, del PIN, in pratica uno sconosciuto, e Roberto Fico, del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, un altro candidato che portera' erosione alla sinistra.
Dopo l'estenuante emergenza rifiuti e i tanti grandi progetti inattesi, Napoli pretende una svolta. La cittadinanza si e' allontanata dalla politica. I candidati scesi in campo, non sembra portino il tanto atteso entusiasmo.
Il PD, dopo il vergognoso fallimento delle primarie, ora punta tutto sul Prefetto Mario Morcone. Avuto il placet dei vertici romani, del Commissario di partito, Andrea Orlando, ancora in citta' dopo la vicenda Cozzolino e quello della Iervolino, non piu' "dimissionata", il centro-sinistra punta su di un burocrate, originario di Caserta, poco conosciuto in citta'.
Ma il clima nel centro-sinistra non e' sereno, tutt'altro. La corrente, ancora una volta e' divisa, frantumata. Gli orfani di Bassolino con ogni probabilita', consegneranno la citta' alla destra, non per reali meriti conquistati sul campo, bensì per le proprie lotte intestine.
De Magistris, IDV, infatti, continua a voler correre da solo, spaccando la coalizione. La sua e' quasi una sfida allo stesso PD, piu' che una sensata candidatura.
Stessa cosa fa l'UDC, che nella nuova alleanza del Terzo Polo, con FLI, API e MPA, candida a sua volta una altro esponente della societa' civile, il Rettore dell'Universita' di Salerno, Raimondo Pasquino, a sua volta, personaggio poco noto in citta'.
A destra il clima non e' diverso. Sfumata la candidatura della Carfagna, ostile al capogruppo Nicola Cosentino (oggi ha inizio il suo processo), il PDL punta sull'ex Presidente degli industriali napoletani, Gianni Lettieri, una personalita' molto gradita al Premier ma che cio' nonostante, non convince appieno.
Anche su questa indicazione infatti, il consenso non e' unanime. La bocciatura proviene proprio dal mondo dell'impresa che Lettieri ha guidato per anni. L'ex Presidente di Confindustria, D'Amato, ad esempio, ritiene Lettieri una scelta non positiva per la citta'. Secondo D'Amato, la citta' e' pronta ad avere un rappresentante che provenga dalla societa' civile. Lettieri tuttavia, e' un industriale che non ha creato sviluppo in citta' ma che per il passato, e' stato molto abile a concludere esclusivamente, affari per le sue aziende.
C'e' stata anche l'autocandidatura quanto mai discutibile, dell'inossidabile Clemente Mastella, figura storica della politica Campana, ormai al crepuscolo. Penso che siano pochi i beneventani residenti a Napoli per permettere all'ex-guardasigilli di aggiudicarsi la poltrona di Sindaco. Per Mastella, e' piu' facile arrivare direttamente a Strasburgo, con i voti della sua Ceppaloni che sedersi a Palazzo San Giacomo. Interessante la sfida nella sfida con De Magistris, l'allora magistrato che lo costrinse alle dimissioni.
Gli altri condendenti di una sfida che si preannuncia molto rovente, sono Raffaele Di Monda, del PIN, in pratica uno sconosciuto, e Roberto Fico, del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, un altro candidato che portera' erosione alla sinistra.
Dopo l'estenuante emergenza rifiuti e i tanti grandi progetti inattesi, Napoli pretende una svolta. La cittadinanza si e' allontanata dalla politica. I candidati scesi in campo, non sembra portino il tanto atteso entusiasmo.
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