Le vele si gonfiano di mite libeccio, alla mente pero', mi torna il freddo maestrale
L'intenso profumo di tiglio permea il giardino, di quell'albero rimembro il suo fusto spoglio
La frenetica estate non mi da sussulto, il risveglio primaverile e' gia' un lontano acquerello
Le stagioni passano nel loro corso, come il costante mutar dell'acqua del torrente
I grappoli d'uva prendono corpo e forma, mentre il castagno prepara il suo frutto d'autunno
Il caldo e' soffocante ma la giornata, inesorabile, inizia a divenir piu' breve
Le rughe scandiscono l'incedere del tempo, il ricordo svanisce nella ripetitivita' quotidiana
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