lunedì 25 luglio 2011

FANATISMO DAGLI OCCHI AZZURRI

La strage di Oslo deve far riflettere. Oggi si riteneva che il fondamentalismo islamico, fosse l'unica forma di minaccia per le democrazie occidentali e l'insormontabile ostacolo affinche' paesi sotto pregnanti dittature, potessero aspirare a vere forme di democrazia.
Il massacro avvenuto in Norvegia, ahime', smentisce questa tesi. Il fondamentalismo e il fanatismo, non possono essere racchiusi in un'unica matrice. Un paese, storicamente evoluto ed aperto al pluralismo interculturale, multietnico e policonfessionale, esempio di convivenza interraziale, e' stato sconvolto per mano di un suo abitante autoctono, un terrorista dagli occhi azzurri, il quale, in virtu' di radicato estremismo nazionalista xenofobo, ha compiuto una strage di innocenti.
Questo barbaro eccidio, e' stato consumato per difendere l'identita' di un territorio da possibili "contaminazioni" esterne, in un momento storico in cui, la globalizzazione economica e l'integrazione culturale tra i popoli, e' un fenomeno socio-culturale non piu' arrestabile.
Il gesto brutale di un folle, animato da una convinta ma distorta ideologia filo-nazionalista, non puo' minare e limitare la propensione democratica di un paese ritenuto esempio di pacifica convivenza multietnica a cui anche noi italiani ci dovremmo ispirare.
Ritengo, che la radicalizzazione e l’eccesso di difesa delle identita’ autoctone, possa comportare anche queste pericolose manifestazioni di violenza estrema. Temo purtroppo, che il rischio di emulazione, sia assai elevato.

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