sabato 16 luglio 2011

IL TITANIC AFFONDA. L'ARCA NON E' PRONTA

Sono bastate solo 8 ore (record assoluto nella storia della Repubblica), per approvare la manovra finanziaria lacrime e sangue, tesa ad evitare il fallimento Italia. Basteranno oltre 70 miliardi in 3 anni? Ne dubito, se ai tagli non segue la crescita.
E' una manovra che chiaramente colpisce maggiormente le fasce deboli della popolazione, quelle che con i loro sacrifici, riescono a far muovere cassa. I privilegi della casta restano di fatto invariati. I tanto attesi tagli alla politica, vengono per l'ennesima volta rinviati. Anche il Colle plaude. Vergogna!
Tremonti ha asserito che come sul Titanic, anche i passeggeri di "prima classe", non scampano al pericolo. Puntuale la precisazione delle opposizioni, per bocca di Casini: "Ma il comandante della nave e tutti i suoi piu' diretti sottoposti, non si erano accorti della presenza di un grosso iceberg durante la navigazione?..."
Qualsiasi manovra che propone soltanto tagli e nessun progetto di crescita alternativo, non arreca nessun giovamento a chi la vara. Un paese che non si da una linea programmatica di sviluppo, e' destinato a fallire. Per il momento si continua a galleggiare nella melma. La spina e' ancora inserita. Il coma indotto, prosegue.
Il problema non e' solo convincere le borse ed allontanare gli speculatori. La cosa piu' complicata e' creare nuova ricchezza, muovere il famoso P.I.L. L'aumento di questo indicatore, per ammissione dello stesso Tremonti, non puo' avvenire per legge, nonostante si determini un clima di forzata ed apparente concordia nazionale.
Il "Titanic Italia" sta attraversando una grande tempesta. La piu' grande incognita, e' rappresentata dal fatto che, al momento, Noe' non ha ancora costruito l'Arca...



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Angelo non siamo sul titanic ma su un barcone in mano ai trafficanti di vite umane.
Buona giornata, ciao ciao
Maria Pia Caporuscio

Sara Santolini ha detto...

La differenza è che dal Titanic qualcuno s'è salvato.

adestra ha detto...

L'arca dei politici maviga, come sempre, in acque sicure lasciando in un mare di merda in burrasca il nostro barcone senza meta. Ho scritto sull'Islanda che potrebbe rappresentare una via d'uscita.