lunedì 13 giugno 2011

QUORUM RAGGIUNTO. GOVERNANTI, RASSEGNATEVI

Il quorum e' stato raggiunto. Il referendum ha dato risposte chiare, nette, incontrovertibili.
Il popolo italiano ha espresso la sua volonta'. Chi governa questo Paese, ne deve prendere atto.
Al referendum e' stata data volutamente, una valenza politica. Politicamente, sono arrivate puntuali, sentenze inappellabili.
Chi da anni, pensa che il popolo italiano, potesse essere "addomesticato" come un animale da circo, deve ricredersi, rassegnarsi al fatto che ogni cittadino ha una specifica soggettivita', un'autonoma coscienza critica.
In questo Paese, c'e' tanta voglia di cambiamento, di partecipazione. Nel momento di maggior difficolta' e grigiore per la Nazione, la cittadinanza si e' ripresa il controllo della cosa pubblica.
Il Premier sultano, in modo palese, esortava i suoi sudditi a non essere da ostacolo. Il monito lanciato era piu' che preciso: disertare le urne, preferendo al voto, il mare. Il popolo non ha ubbidito. O meglio, si e' goduto una giornata di svago ma non ha dimenticato di dare un segnale deciso ed inequivocabile, a chi pensava che l'indotta ipnosi catarsica continuasse a fare il suo effetto.
I governanti, replicanti inermi di un monarca al crepuscolo, si rassegnino al fatto di poter controllare l'informazione pubblica, si rassegnino ad interrompere quel tentativo vile e meschino, di ribaltare la realta' percepita, sostenendo a loro volta, di essere vittime di un'informazione deviata, manipolata dal nemico comunista sotto la regia di intellettuali antigovernativi e di giudici "terroristi".
Oggi, la maggior fonte di liberta' e' rappresentata dalla rete. Con internet, centinaia di migliaia di persone hanno posto le basi per un cambiamento epocale nella storia del nord-Africa e di altri paesi medio-orientali, da sempre sottoposti a spietate dittature. Con la rete, il popolo italiano e' riuscito ad acquisire maggiore informazione, migliore conoscenza, confronto piu' partecipato.
Gli attuali governanti, una volta e per tutte, si rassegnino ad accettare un vento di cambiamento presente nel Paese, a misurarsi con esso, ad accogliere le sue aspettative, ad assecondare soprattutto, i suoi bisogni.
L'alternativa e' una soltanto: sparire quanto prima dalla scena politica.

3 commenti:

Roberto Penna ha detto...

Se vediamo solo l'alta partecipazione in sé ai referendum, dopo sedici anni di quorum mancati, possiamo festeggiare e parlare di grande voglia di cambiamento come fai legittimamente Tu. Però se entriamo nel merito dei quesiti, soprattutto nucleare e acqua, scopriamo un'Italia masochista che fa la parte del cornuto che si evira per far dispetto alla moglie, in un quadro di disinformazione fomentata da populisti vari e predicatori alla Celentano. Come sai, sono sempre stato piuttosto critico verso il berlusco-leghismo e il tremontismo, ma rimango conservatore, liberale e di destra. Quindi, prima di divenire grillino o dipietrista, dico: un attimo! Se ne vadano pure Berlusconi, Bossi, Tremonti e Maroni, ma quali alternative sono presenti sul campo? Nel mio orticello di centrodestra Fini ha fallito miseramente e ci sono altri in grado di costruire un'alternativa liberale alle sinistre? Non vedo nessuno. Quindi rimane il sinistrume PD-SeL-IdV e francamente, pur non piangendo per Silvio e Umberto, non posso gioire per questo cosiddetto vento nuovo. Come ho già scritto sul mio blog, andiamo di male in peggio.

Angelo D'Amore ha detto...

caro roberto, se scilipoti calearo e cesaro, non avessero salvato le chiappe al cavaliere il 14 dicembre, oggi il fuggi-fuggi era verso fini.
il coraggio di osare non ha pagato.
poi ricorda che tutte le politiche di destra sociale piu' che liberale, prevedono un intervento centrale a garanzia e salvaguardia dei diritti fondamentali come quello dell'erogazione dell'acqua pubblica.
penso che una persona del tuo livello si sia stancata, per non dire vergognata, di essere rappresentato da un nano ossessionato dal sesso e da un becero ed ignorante leghista che non sa fare altro che ruttare ed emettere pernacchie.
il terzo polo potra' col suo, al momento ( il tempo e' il migliore giudice..) ridotto contributo, contribuire a moderare un centro sinistra troppo variegato e senza una leadership carismatica.

Roberto Penna ha detto...

Sì, il ruolo dei Responsabili è stato fondamentale, ma tanti sono stati gli errori di Fini e dei suoi falchetti che hanno proprio causato il fuggi-fuggi, ma verso Berlusconi; errori che sono proseguiti dopo il 14 dicembre ed hanno ridotto FLI in un partitino insignificante. So come la si pensa dalle parti della destra sociale ed aggiungo io, socialista. Infatti è una destra inadeguata che non mi piace e che avrei visto bene archiviata con Fiuggi e la conclusione dell'esperienza missina. La mia è una famiglia di storici elettori missini e da adolescente adoravo il partito della Fiamma Tricolore che tuttora giudico un partito glorioso in cui tante persone hanno pagato anche con la vita per le loro idee, ma con il tempo mi sono radicalmente convinto della necessità anche in Italia di una destra liberale, amante del mercato e di uno Stato minimo, perché ho visto come uno Stato troppo presente nella gestione di tante cose, acqua compresa, possa divenire inefficiente e costoso. Un problema per la crescita di un Paese. E gli acquedotti pubblici ridotti a colabrodo, soprattutto nel Tuo Sud, con vergognosi sperperi di acqua e denaro, sono lì a dimostrarlo. Ti ringrazio davvero per l'alta considerazione che hai di me e che mi onora sul serio. Certo che sono stanco di Silvio e Umberto, ma francamente non reputo migliore una marmellata che vada dal Terzo Polo a tutto il caravanserraglio di centrosinistra. Preferisco auspicare che avvenga al più presto una rifondazione del centrodestra non più legata agli alti e bassi di un uomo solo. Ciao!